Harry Potter: Campioni di Quidditch – Recensione

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Una partita da babbani

Diciamocelo, tutti i/le fan di Hogwarts Legacy che, mentre vagavano per i corridoi incantati della famosa scuola, si sono chiesti: “Ma il Quidditch dov’è finito?”. E in effetti era una richiesta più che lecita, anche se probabilmente all’epoca il team di sviluppo era troppo oberato da altre questioni per pensare anche a boccini d’oro e pluffe.

Ma quel buco è stato riempito – e con stile – da Harry Potter: Campioni di Quidditch (acquistabile da GameStop a questo link), un titolo sviluppato da Unbroken Studios che si prende l’intera responsabilità di far volare i giocatori e le giocatrici nei cieli, a caccia di Boccini d’Oro per portare nuovamente lo sport dei maghi per eccellenza su console e PC.

Annunciato nel 2023, Harry Potter: Campioni di Quidditch è un titolo multiplayer competitivo basato sullo sport del Quidditch, il passatempo magico giocato sui manici di scopa che è parte integrante del mondo di Harry Potter. Il gioco permette ai giocatori e alle giocatrici di sfidarsi in squadre, prendendo parte a partite di Quidditch nei diversi ruoli tradizionali del gioco: Cacciatore, Battitore, Portiere e Cercatore. Ma sarà sufficiente a livello contenutistico per giustificare un gioco stand-alone e non un DLC per Hogwarts Legacy?

La squadra dei Grifondoro al completo.

Quando ho iniziato a giocare a Harry Potter: Campioni di Quidditch, mi aspettavo una trasposizione fedele del gioco così come l’abbiamo conosciuto nei libri e nei film: Boccini d’Oro che decidono partite intere, Battitori che impazzano con i Bolidi, e Cacciatori che segnano finché il Cercatore non chiude il gioco catturando il piccolo, sfuggente Boccino che vale 150 punti da solo. E, almeno a una prima occhiata, sembra proprio di trovarsi di fronte al Quidditch che conosciamo da oltre un ventennio. Ma bastano poche partite per rendersi conto che le regole sono state ritoccate e l’esperienza di gioco ha subito una serie di modifiche significative. Queste modifiche sono volte a rendere il gameplay più adatto alle competizioni online, tentando di rendere più giusto l’equilibrio generale del gioco.

Per cominciare, la partita non finisce automaticamente con la cattura del Boccino d’Oro, e quest’ultimo è stato palesemente nerfato e ora vale solo 30 punti, contro i 150 del canone. Inoltre, il Boccino può apparire più volte durante una partita, in genere due o tre volte, trasformandolo sì in un momento di gioco entusiasmante, ma non così decisivo da ribaltare completamente le sorti di una partita con un singolo colpo di scena. Che sia un bene o un male dipende da ciò che vi aspettate dal Quidditch. Comunque sia, ciò conferisce ai Cacciatori un ruolo di maggiore importanza, permettendo loro di accumulare punti con costanza e di contribuire al risultato della squadra in modo sostanziale. Le partite durano solo 6 minuti e il cap del punteggio è fissato a 100.

E Malfoy punta al boccino!

Anche la presenza di un solo Battitore per squadra, invece dei due canonici, è una modifica astuta: il Battitore rimane una figura potente, in grado di mettere fuori gioco temporaneamente un avversario con un colpo ben assestato, ma senza monopolizzare la dinamica della partita. Questo consente agli altri ruoli di brillare maggiormente, rendendo ogni singola azione – dal tiro a rete alla caccia del Boccino – cruciale per l’esito finale di un match competitivo.

Le regole sono state ritoccate e l’esperienza di gioco ha subito una serie di modifiche significative

Sicuramente, dal punto di vista del bilanciamento del gioco ai fini videoludici della competizione, questi cambiamenti non solo rendono le partite più bilanciate, ma evitano anche situazioni in cui una cattura del Boccino annullerebbe tutto il lavoro fatto dalla squadra fino a quel momento. Ogni tiro in porta conta, e ogni ruolo ha un peso strategico, garantendo che le partite non si trascinino per troppo tempo, in questi tempi moderni dove gli scontri competitivi durano una manciata di minuti.

Perché Weasley è il nostro re!

Per il resto, Harry Potter: Campioni di Quidditch ruota tutto attorno alle vostre abilità con la scopa, esattamente come ci si aspetterebbe da un gioco dedicato al magico sport volante. La sensazione di librarsi in aria su una scopa è davvero soddisfacente, e la precisione dei controlli è notevole. La velocità di volo è ben bilanciata, permettendo di sentirsi rapidi e agili senza mai perdere il controllo del personaggio, il che rende ogni partita dinamica e coinvolgente. Il boost è un’aggiunta graditissima, perfetta per sfrecciare a tutta velocità dietro alla Pluffa o al Boccino d’Oro, mentre le schivate permettono di creare movimenti fluidi e coreografici che risultano davvero spettacolari, soprattutto quando riesci a evitare un Bolide all’ultimo secondo o ti infili abilmente tra i difensori avversari.

Comunque sia, ogni ruolo ha una sua specifica funzione divertente e tendenzialmente utile, rendendo il gameplay sufficientemente variegato, almeno per le prime ore di gioco. Giocare come Cercatore, per esempio, rimane una delle esperienze più appaganti, soprattutto per chi come me ama la caccia al Boccino d’Oro. Anche se il Boccino è stato “depotenziato” rispetto alle versioni canoniche del Quidditch, il fascino di inseguire quella piccola sfera dorata rimane inalterato, e la sensazione di vittoria quando lo catturi è impagabile. Ma anche gli altri ruoli sono interessanti: i Cacciatori hanno un compito dinamico e complesso, costantemente impegnati con gli avversari in scontri frenetici per rubarsi la Pluffa, scattando avanti e indietro per il campo e ovviamente affrontando il Portiere con tiri precisi e potenti. E poi c’è il Battitore, un ruolo sostanzialmente di controllo da non sottovalutare, perché può fare davvero la differenza: lanciare un Bolide al momento giusto può interrompere l’azione del Cercatore avversario proprio quando sta per catturare il Boccino, può fermare un Cacciatore o neutralizzare il Portiere. Il tutto a vantaggio del team.

Pronti a battere!

Dal punto di vista della gestione del menù di gioco e delle meccaniche di progressione, Harry Potter: Campioni di Quidditch sembra seguire la scia dei titoli free-to-play, nonostante il prezzo di lancio sia di circa 40 euro. Questo si riflette soprattutto nella possibilità di sbloccare personaggi iconici del mondo magico come Harry, Ron, Draco Malfoy e Angelina Johnson, il che dà sicuramente una marcia in più al senso di immersione per i/le fan della saga. Tuttavia, il sistema di sblocco appare più vicino a quello di giochi con microtransazioni, e la progressione potrebbe risultare lenta per chi non è abituato a questo tipo di dinamica.

Il single player di Harry Potter: Campioni di Quidditch si presenta come un’esperienza piacevole, ma piuttosto breve e lineare. La modalità vi permette di partecipare a quattro tornei, dove ogni competizione si articola in una serie di partite che culminano nella possibilità di vincere la tanto ambita coppa del mondo di Quidditch. Tuttavia, se speravate in un lungo e impegnativo viaggio verso la gloria sportiva, potreste rimanere delusi: in una manciata di ore sarete già campioni. Letteralmente. Il ritmo incalzante delle partite e la semplicità con cui si possono superare gli avversari rendono questa modalità adatta a chi cerca un passatempo senza troppo impegno, ma al tempo stesso espone il gioco al rischio di sembrare superficiale per chi desidera una sfida più lunga e complessa.

Harry Potter: Campioni di Quidditch sembra seguire la scia dei titoli free-to-play

Il cuore strategico del gioco risiede nella composizione della squadra, che è formata da sei giocatori, ognuno con le proprie abilità e peculiarità. Questo aspetto tattico offre delle possibilità interessanti per i match, ma è nel multiplayer 3 vs 3 che il gioco cerca di brillare, con ogni giocatore che deve scegliere due ruoli tra i quattro disponibili (Cacciatore, Cercatore, Battitore, Portiere) e alternarsi tra essi durante la partita. In teoria, questo dovrebbe garantire varietà e frenesia nelle partite online, ma nella pratica non riesce a raggiungere quel livello di divertimento che ci si aspetterebbe da un titolo dedicato al Quidditch. Sebbene le partite siano frenetiche e competitive, manca quel “quid” in grado di catturare l’attenzione del giocatore per ore.

Il campo vicino alla Tana.

Un’altra nota dolente è l’assenza di una vera modalità 6 contro 6, una caratteristica che, per un gioco basato sul Quidditch, sembra un’omissione piuttosto significativa. La presenza di soli tre giocatori per squadra limita in parte il potenziale strategico e la complessità delle partite, riducendo anche il coinvolgimento che si potrebbe avere con una squadra più numerosa, in cui ogni ruolo è ricoperto da un giocatore umano. Questo potrebbe far storcere il naso ai fan più esigenti, che si aspettano di poter vivere una vera e propria esperienza da stadio, dove ogni ruolo è coperto e ogni azione ha un impatto diretto sull’esito del match. Speriamo che Unbroken Studios intervenga al più presto con aggiornamenti che possano risolvere queste mancanze, magari introducendo proprio la modalità 6 contro 6 tanto desiderata, perché al momento questa assenza si fa sentire e riduce il potenziale del titolo.

La ripetitività è sicuramente uno dei maggiori punti deboli del single player. Nonostante l’azione sia frenetica e divertente nelle prime ore, la mancanza di varietà nelle modalità di gioco e negli obiettivi potrebbe farvi sentire come se aveste già visto tutto quello che Campioni di Quidditch ha da offrire ben prima di completare tutti i tornei. Le meccaniche di gioco restano piacevoli, certo, ma non c’è abbastanza evoluzione o profondità per mantenere alto l’interesse sul lungo periodo. In meno di dieci ore, potreste trovarvi a chiedervi se valga la pena continuare, soprattutto se la componente multiplayer non vi attira.

Fortunatamente, il comparto tecnico riesce a risollevare in parte l’esperienza. Le animazioni dei giocatori mentre sfrecciano sulle scope, inseguono la Pluffa o si scontrano con i Bolidi sono ben realizzate e fluide, conferendo al gioco una dinamica visiva accattivante. I movimenti risultano naturali, e ogni azione sul campo di gioco ha una sua soddisfazione estetica. Anche il comparto sonoro è di buon livello: gli effetti sonori delle scope che sfrecciano, i colpi di blaster magici e i rumori di fondo del pubblico riescono a dare vita a una partita di Quidditch entusiasmante. La colonna sonora, pur non essendo memorabile quanto quella dei film di Harry Potter, accompagna efficacemente l’azione senza mai risultare invadente.

Conclusioni

Harry Potter: Campioni di Quidditch è un gioco che punta a colmare un vuoto importante per i fan del magico sport più famoso del mondo. Sebbene riesca a catturare vagamente l’essenza frenetica del Quidditch con un gameplay dinamico e soddisfacente, soffre di una certa ripetitività, soprattutto in modalità single player. La mancanza di una vera sfida duratura e la decisione di non implementare una modalità 6 contro 6 possono lasciare un po’ di amaro in bocca, soprattutto per chi cercava un’esperienza più fedele all’immaginario di Harry Potter.

Tuttavia, per chi vuole divertirsi con partite rapide e coinvolgenti, soprattutto nel multiplayer online, Campioni di Quidditch offre comunque un’ottima alternativa che unisce azione, strategia e un pizzico di magia. Sicuramente, per i fan sfegatati del Quidditch, resta un titolo da provare, se non altro per la sensazione di librarsi in volo su una scopa e inseguire il leggendario Boccino d’Oro.

Harry Potter: Campioni di Quidditch è acquistabile da GameStop a questo link.

  • Good
    +Il Quidditch a portata di chiunque
    +Buoni controlli e ottimo feeling nelle partite
  • Bad
    -Alcuni ruoli sono più noiosi di altri
    -Molto ripetitivo
    -Scarno di contenuti
  • 6 Babbano

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Conclusioni

Harry Potter: Campioni di Quidditch è un gioco che punta a colmare un vuoto importante per i fan del magico sport più famoso del mondo. Sebbene riesca a catturare vagamente l’essenza frenetica del Quidditch con un gameplay dinamico e soddisfacente, soffre di una certa ripetitività, soprattutto in modalità single player. La mancanza di una vera sfida duratura e la decisione di non implementare una modalità 6 contro 6 possono lasciare un po’ di amaro in bocca, soprattutto per chi cercava un’esperienza più fedele all’immaginario di Harry Potter.

Tuttavia, per chi vuole divertirsi con partite rapide e coinvolgenti, soprattutto nel multiplayer online, Campioni di Quidditch offre comunque un’ottima alternativa che unisce azione, strategia e un pizzico di magia. Sicuramente, per i fan sfegatati del Quidditch, resta un titolo da provare, se non altro per la sensazione di librarsi in volo su una scopa e inseguire il leggendario Boccino d’Oro.

Harry Potter: Campioni di Quidditch è acquistabile da GameStop a questo link.

  • Good
    +Il Quidditch a portata di chiunque
    +Buoni controlli e ottimo feeling nelle partite
  • Bad
    -Alcuni ruoli sono più noiosi di altri
    -Molto ripetitivo
    -Scarno di contenuti
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