News 29 Gen 2018

Hearthstone: Coboldi e Catacombe – Le armi più usate

Tra le diverse novità arrivate nella taverna di Hearthstone lo scorso dicembre, abbiamo visto l’introduzione delle armi leggendarie per ogni classe. Se ci fossimo soffermati a guardare il metagame poco dopo l’uscita dell’espansione, tutti saremmo corsi a craftare le armi di ogni personaggio, perché i mazzi che le vedevano protagoniste abbondavano in ogni grado della classifica. Potevamo incontrare i mazzi più disparati, dai Recruit Warrior a Spell Hunter, passando da Dragon Priest a Ramp Druid. Ma ora, a quasi due mesi di distanza, la situazione sembra essere cambiata… andiamo quindi a vedere le armi più utilizzate.

3. Teschio dei Man’ari

armi leggendarie

L’arma dello stregone è entrata di prepotenza all’interno di gran parte delle liste di Demon Warlock, facendo qualche apparizione anche in Rinilock. La prima è una lista fondata sull’uso di demoni come Signore del Vuoto e Demone Guardiano, per i quali la nostra arma torna più che utile, sia per anticipare l’entrata in campo di un servitore da 9 mana, sia per evitare il fastidioso effetto di grido di battaglia del Demone Guardiano. A queste carte poi si accostano anche altre come Gul’dan il Razziasangue e Cubo Carnivoro. Ma per quanto ci possa agevolare il gioco, il Teschio si rivela essere comunque una carta secondaria, spesso sostituita da altre carte più sinergiche con i demoni.

2. Valanyr

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Se il Teschio è considerabile una carta sostituibile, Val’anyr è invece diventata un punto fermo per gran parte delle liste del paladino, sia per aggro che per control o midrange. Il continuo ricambio e potenziamento che si ha dopo il suo utilizzo, permette di avere sempre un 4/2 a portata di mano, che sia a forma di arma o incarnato come potenziamento a un servitore. Forme diverse, ma danni sempre assicurati. Siamo a cavallo se, nel distruggersi, Val’anyr finisce per potenziare carte chiave come Tirion Fordring o Custode del Sole Talrim, già capaci di ribaltare le partite da soli, il primo grazie a scudo divino e provocazione, il secondo per via del grido di battaglia che “ridimensiona” tutti gli altri servitori in semplici 3/3. Il ciclo di morte e rinascita di quest’arma può sembrare infinito, ma ha due punti deboli che lo interrompono. Il primo è la mancanza di un servitore in mano al momento della distruzione dell’arma, il secondo è il silenziamento del servitore che Val’anyr sta potenziando. Forte si, ma con dei limiti.

1. Rovina dei Re

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La più utilizzata è sicuramente Rovina dei Re, l’arma del ladro che ha portato alla creazione di diverse liste “armacentriche”, ovvero concentrate sull’uso smodato di questa singola leggendaria. Infatti, grazie alla capacità di ritornare nel mazzo ogni volta che viene distrutta, la rende pressoché immortale e i modi per pescarla facilmente il gioco ce li mette a disposizione. In più se consideriamo che conserva ogni potenziamento ricevuto (dal +2 attacco di Veleno Mortale al furto vitale di Veleno Prosciugante), la possiamo considerare come l’arma più forte tra quelle di Coboldi e Catacombe. La possiamo distruggere con Boomerang della Rovina e farcela ritornare in mano, così come possiamo ripescarla grazie a Cercacosi delle Caverne o Rovistatore Coboldo, sfruttando magari la sinergia con lo Scavafosse, che si potenzia ogniqualvolta una nostra arma viene distrutta.

E le altre armi??

Ma terminata questa piccola classifica ci sono ancora sei armi di cui non abbiamo parlato. Armi che, dopo due mesi dall’uscita dell’espansione, sono sparite totalmente dal metagame e a stenti le si vede in liste curiose che cercano di portare qualcosa di originale, generalmente a livelli bassi come tra il 20 e il 17 della ranked. Se provassimo ad esempio a ricordare il nome dell’arma del druido o dello sciamano, in quanti potrebbero rispondere? Pochi… pochissimi… forse solo chi le ha sbustate o ha voluto crederci e le ha craftate. Ma per tutti gli altri la risposta rimane solo un vuoto mentale assoluto.
Anima del Drago, l’arma del sacerdote, non riesce a interagire bene con le attuali liste (anche quelle a tema draconico) e finisce per essere scartata in favore di carte a 3 mana più utili come Radigemma Curiosa. Ramo dell’Albero del Mondo, l’arma del druido, poteva sembrare interessante in ottica ramp, ma a 5 mana il druido preferisce una magia come Nutrizione piuttosto che una 1/5 che solo dopo 5 attacchi può rivelare il suo potere… troppo lenta.
Rhok’delar, l’arma del cacciatore, ogni tanto la si vede negli ormai rarissimi spell hunter rimasti… purtroppo ha un grido di battaglia troppo condizionato, o ci costruiamo il mazzo intorno, oppure non potremo usarla al meglio.
Aluneth, l’arma del mago, è forse la peggiore… la si vede un po’ più spesso nelle liste dei poveri maghi che ci credono. Fa pescare tre carte alla fine di ogni turno e spesso è il mago stesso a rimetterci, riempiendosi la mano di magie che non potrà lanciare e finendo molto più velocemente le carte del mazzo.
Lancia delle Rune, l’arma dello sciamano, sarebbe anche interessante se non fosse che la magia rinvenuta finisce per essere lanciata su bersagli casuali… uno spera magari di distruggere un servitore pericoloso e finisce per distruggersene uno suo; oppure si sceglie una magia di cura che finirà col curare l’avversario. Insomma, troppa RNG per un’arma a 8 mana che non vale il turno perso per giocarla.
Infine Schiavizzatrice, l’arma del guerriero, è sinergica con la nuova abilità reclutare e starebbe benissimo in questo archetipo se non fosse che ancora non è sufficientemente competitivo o sviluppato da poterne trarre il meglio e quindi si preferisce scegliere altre liste… o direttamente altri eroi visto che il guerriero ultimamente è veramente poco utilizzato.

In conclusione, al momento molte delle armi non hanno avuto l’impatto sperato sul metagame nel lungo periodo. Tuttavia hanno tutte del potenziale che potrebbe essere sfruttato da qualche carta di prossima uscita… sappiamo che a marzo ci sarà la prossima espansione che potrebbe dar nuova linfa vitale alle armi cadute nel dimenticatoio.


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