News 28 Ott 2013

Hearthstone: Heroes Of Warcraft – Hands On

Hearthstone 2

Nonostante I biblici tempi di sviluppo, Blizzard raramente ha deluso i propri fan. Dopo Starcarft 2 e Diablo 3, la famosa software house torna nel mondo fantasy di Warcraft grazie a Hearthstone: Heroes Of Warcraft, un singolare gioco da tavolo virtuale per PC di cui abbiamo avuto modo di testare il codice beta. Le giuste dinamiche, l’immediatezza del gameplay e la possibilità di scaricarlo gratuitamente (essendo un free-to-play), hanno già reso Hearthstone un piccolo fenomeno videoludico e “costretto” la Blizzard ad elargire un numero spropositato di codici di accesso, con un conseguente boom di iscrizioni al servizio Battlenet. Ma di cosa si tratta? Dell’ennesimo colpo messo a segno della software house statunitense o di un triste fuoco di paglia, figlio di un entusiasmo che scemerà in fretta?

Scopriamolo insieme.

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Ad introdurre quelle che sono le dinamiche di Hearthstone è un pratico e veloce tutorial che Blizzard ha messo a punto sia per chi possiede già una certa confidenza con giochi del genere, sia per chi si affaccia per la prima volta ai Trading Card Game virtuali. Attraverso 6 partite quindi si impareranno le tecniche di base, quali evocazione, attacco, difesa ed utilizzo di incantesimi personali. Lo svolgimento è molto semplice, quasi basilare: i due giocatori coinvolti nella partita devono battersi utilizzando al meglio le 30 carte del proprio mazzo ed eliminare l’avversario portando a zero i suoi punti vita. Ad ogni turno si accumuleranno le gemme del mana, che ci consentiranno di evocare creature o incantesimi con i quali debilitare l’avversario. Sarà possibile scegliere tra 9 classi (Ladro, Guerriero, Sciamano, Paladino, Druido, Sacerdote, Mago, Stregone e Cacciatore) impersonate da 9 volti noti dell’universo di Warcraft; ognuno di questi profili avrà delle carte uniche che offrono una varietà strategica importante e permettono quindi una selezione specifica in base allo stile di gioco che si vuole intraprendere.

Il Mago ad esempio, avrà dalla sua un gran numero di incantesimi e creature deboli che però aumentano la potenza magica, mentre il Guerriero, privo di grandi poteri occulti, riuscirà a creare un piccolo esercito di orchi e troll dalla forza inaudita in pochi turni. Tutte le classi posseggono inoltre una particolare abilità, attivabile solo una volta per turno, che consente di ottenere un piccolo vantaggio tattico, rallentando le manovre nemiche o recuperando preziosi punti vita. Anche le carte creatura più potenti saranno dotate di alcune interessanti capacità: ad esempio Provocazione obbliga l’avversario a concentrare il proprio attacco su quella specifica creatura, mentre Carica le permette di attaccare già dal turno dell’evocazione. Non essendo possibile in nessun modo interrompere il turno avversario (come ad esempio accade in altri giochi simili), il corretto utilizzo del tempo a propria disposizione risulterà fondamentale per portare a casa la vittoria: attenta osservazione, astuzia e un pizzico di fortuna sarà tutto ciò di cui avrete bisogno per competere con gli altri giocatori. Tuttavia, prima di cimentarvi nel multiplayer competitivo online, la modalità Pratica sarà un buon campo di addestramento dove prendere confidenza con ognuno dei nove mazzi pre-costruiti (o all’occorrenza crearne uno da zero in base alle proprie preferenze) sfidando l’IA del gioco. Dopo ogni partita, a seconda dell’esito vi verranno attribuiti un certo quantitativo di punti esperienza che vi consentiranno di salire di livello e sbloccare nuova carte da inserire nel mazzo.

Stranglethorn

Una volta accumulata una certa sicurezza, selezionando la voce Gioco ci si potrà mettere alla prova in uno scontro con un altro giocatore. Anche in Hearthstone si può godere dell’ottimo matchmaking messo a punto da Blizzard, nonostante stiamo parlando di un gioco ancora in fase beta; sarà impossibile infatti affrontare una partita sbilanciata, scorretta o soggetta a rallentamenti e qualora l’avversario dovesse disconnettersi verranno automaticamente attribuiti a voi gli elogi della vittoria a tavolino. Durante i match più equilibrati è davvero difficile avere il controllo della partita ed ogni turno è un’opportunità per ribaltarne le sorti. In alcuni momenti però si ha la fastidiosa sensazione che le classi prediligenti un alto numero di creature sul campo a scapito delle magie possano risultare favorite nella maggior parte delle partite. Sensazioni che vengono confermate quando si nota che alcuni eroi raramente vengono utilizzati, mentre altri (come il sacerdote o il guerriero) si incontrano fin troppo spesso.

L’assenza di combo tra due o più carte limita la strategia e riduce drasticamente la varietà di opzioni a disposizione del giocatore. Perlopiù, a causa dell’esiguo numero di carte finora uscite -circa 300 tra quelle neutrali e quelle specifiche per classe-  non sarà raro trovarsi di fronte a creature o magie di cui si conoscono bene le particolarità, con il rischio di dover affrontare di continuo mazzi con carte uguali, al di là di poche eccezioni. Fortunatamente ad invogliare il giocatore ci pensano le missioni, compiti quotidiani che una volta completati ricompenseranno l’eroe con esperienza extra e oro, permettendo di acquistare le bustine, ognuna contenente 5 carte di cui almeno una rara. Le carte che più deboli o non utili al vostro mazzo potranno invece essere disincantate, ossia ridotte in polvere magica che in un secondo momento potrete usare per creare ciò di cui avete bisogno. Interessante è anche la modalità Arena, dove (come nel più classico dei draft organizzati di TCG) ogni giocatore avrà un numero di bustine da aprire e con quello cercare di creare un mazzo abbastanza competitivo da vincere il torneo. I premi in palio non differiscono molto da quello che potrete ottenere completando le missioni o avanzando di livello, ma sarà comunque un’opportunità per testare le proprie abilità e vincere medaglie che attesteranno i successi ottenuti.

Hearthstone

Graficamente Hearthstone prende a piene mani dalle colorate ambientazioni di World Of Warcraft, da cui deriva uno stile fumettoso e sopra le righe, ma mai infantile. Nel piccolo tavolo da gioco ci sono tutte le informazioni di cui potreste aver bisogno, oltre lo storico delle mosse effettuate turno per turno. Nel caso venisse evocata una carta di cui si ignorino gli effetti, basterà selezionarla con il cursore ed apparirà un’esauriente scheda esplicativa. La chat in-game è assente e per il momento si potrà conversare con l’avversario solo attraverso una sfilza di frasi fatte volte ad indicare un errore, una minaccia, un saluto oppure un plauso ad una giocata particolarmente efficace. Non c’è nessuna animazione che faccia gridare al miracolo, ma gli effetti visivi sono all’altezza della produzione e ben si incastrano con la sobria tipologia del gioco da tavolo. Quelli sonori invece, sono gli stessi udibili nelle precedenti produzioni Blizzard (interamente doppiati in italiano) e per i più affezionati a Warcraft sarà sicuramente un piacere riascoltare le minacce dialettiche di un Troll o i versi di un Murlock alla carica. Insomma la cura con cui Blizzard ha confezionato il prodotto è impeccabile, tanto da far dimenticare che in fondo si tratta ancora di una beta-build.

In attesa del rilascio ufficiale, non possiamo che consigliarvi di provare Hearthstone non appena sarà disponibile: un titolo intuitivo, immediato ed estremamente divertente, che se nel tempo riuscirà ad implementare una maggior profondità e un numero più corposo di carte a disposizione, rischia davvero di surclassare la concorrenza in men che non si dica.

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