Che lo si ami o lo si odi, è indubbio che il lavoro svolto da Hideo Kojima dietro una serie come Metal Gear Solid ha del gran fascino, lo stesso che da anni riesce a catturare l’immaginario e la curiosità degli appassionati. Così il noto game designer ha svelato su Twitter i retroscena che hanno portato alla nascita di più “Snake”, e alle motivazioni dietro i loro nomi.
La ragione per cui ho usato Snake come nome in codice in Metal Gear è perché un serpente rappresenta il modo più appropriato per indicare un essere che nasconde la sua presenza, e si muove senza fare rumore. La ragione per cui non ho utilizzato dei nomi specifici come cobra, vipera o anaconda era poiché il giocatore era il protagonista. Ho usato SOLID per dare la sensazione opposta a qualcosa di soffice.
Come per tutti i finali di qualsiasi serie, l’apparizione di un nemico più forte era un must per Metal Gear Solid. E’ il Serpente che supera il Serpente. Così ho creato un “clone”. La lotta tra SOLIDO e LIQUIDO è alla base di Metal Gear Solid.
Come ho iniziato lo sviluppo del sequel, era necessario un terzo “Snake”. Visto che Solid & Liquid esprimono uno stato d’aggregazione naturale, il prossimo sarebbe stato ovviamente “Gas”, ma Gas Snake sarebbe un umano fatto di gas, ma purtroppo il nome non suona così bene. Quindi ho preso in, prestito il termine fisico “solidus/liquidus”. SOLIDUS non è infatti un reale stato di aggregazione, ma indica il confine tra liquido e solido.
Insomma, nell’attesa di mettere le mani su Metal Gear Solid V: Ground Zeroes questo genere di retroscena sono senza dubbio graditi.
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