Hitman 2
14 Giu 2018

HITMAN 2 – Anteprima E3 2018

Los Angeles – L’agente 47 sta per tornare. Ammettiamolo, tutti abbiamo avuto qualche preoccupazione per il nostro letale pelato quando Square Enix ha voluto “liberarsi” di IO Interactive e del suo HITMAN, un gioco “a stagioni” che ha riscosso il favore del pubblico ma forse non ha fatto abbastanza presa dal punto di vista monetario. Per un po’ abbiamo avuto paura di non rivedere più 47 per parecchio tempo, e invece Warner Bros Interactive Entertainment ha raccolto il testimone e acquisito lo studio danese, commissionando subito una nuova iterazione del brand che avesse come protagonista l’assassino più creativo del mondo. A sorpresa è arrivato il primo trailer di HITMAN 2, e la nostra curiosità è schizzata subito alle stelle.

Vedere l’agente 47 sulle assolate strade di Miami con la sua espressione imperscrutabile nonostante gli abiti spesso ridicoli del travestimento di turno ha un qualcosa di ipnotico. Anche in questa nuova e solare ambientazione l’assassino prezzolato più amato di sempre fa la sua figura, riportandoci alla mente alcuni dei primissimi titoli del franchise.

Questa volta il focus di IO Interactive sembra essere spostato sulla creatività omicida più che sul crimine in sé: il vero obiettivo non è uccidere il nostro bersaglio, ma farlo in modo plateale,  spettacolare o particolarmente fantasioso. Il gioco premia l’inusuale, l’assurdo e anche il grottesco per creare non l’omicidio perfetto ma quello più memorabile. Abbiamo seguito l’evolversi di Hitman presso lo stand di Warner Bros Interactive Entertainment all’E3 2018, per poter toccare con mano il nuovo corso di una delle serie più iconiche del mondo del gaming.

Hitman 2

La DEMO che abbiamo avuto occasione di  provare inizia ai controlli di un evento sportivo: una corsa automobilistica che si tiene a Miami, in Florida. Il bersaglio di 47 è una pilota favorita, Sierra Knox, che corre sulla sua vettura rossa per conquistare il primo posto. Con estrema calma lasciamo che un 47 disarmato superi i controlli dell’ingresso, mentre la mia mente (di veterano di Hitman) già analizzava i dintorni alla ricerca di un posto meno in vista per poter tramortire la guardia di sicurezza di turno. Invece degli addetti in uniforme ho trovato però la mascotte della gara, ovvero un tizio in costume, che si stava preparando per il suo grande incontro con la campionessa della strada.

Non ci ho pensato due volte, ho tramortito il finto pennuto e ho travestito 47 con quell’abito ridicolo. Tenendo premuto il primo grilletto di destra ho attivato i “sensi da assassino” del nostro protagonista, che mi hanno mostrato chi dello staff della corsa conosce l’identità della mascotte, suggerendomi così quali persone evitare per non far saltare la mia copertura. Purtroppo però, sono stato impaziente e ho sconfinato dove non avrei dovuto, attirando l’attenzione della sicurezza e perdendo da lì a poco la partita. Tuttavia non mi sono assolutamente perso d’animo, perché oramai le decine di possibilità omicide offerte da Hitman mi si sono palesate in mente: potevo recuperare dell’equipaggiamento in un furgone, e quindi armare 47 per fargli sparare al bersaglio da distante; potevo entrare nel box dei meccanici per sabotare il veicolo di Sierra o inserire un esplosivo nelle sue ruote; potevo avvelenare il suo cibo o modificare i fuochi pirotecnici del podio in modo che diventassero una grezza ma letale bomba.

HITMAN 2La mia prova è stata più lunga del previsto, perché ho voluto sperimentare diversi approcci che mi hanno aiutato a comprendere il vero fine di questa nuova iterazione di Hitman: non uccidere più persone, non uccidere il bersaglio bensì avere il controllo sugli ultimi istanti della nostra vittima, sorprenderla (e sorprenderci) con la nostra letale  creatività. Certo, non aspettatevi dosi incredibili di innovazione o stravolgimenti di sorta: IO Interactive si sta dedicando a ricreare il suo Hitman, quello che sarebbe sempre dovuto essere, senza improbabili stagioni e senza uscite episodiche. Ci sono alcune piccole migliorie che faranno senza subbio sorridere i fan di vecchia data, ma il cuore del gioco resta quello visto nel primo Hitman con i dovuti accorgimenti del caso. Nonostante sia ancora presto per dare un giudizio sul nuovo titolo dedicato all’agente 47, è chiaro che più che sull’impatto grafico o sulla narrazione, IO Interactive si è concentrata sulla creatività e sul gamplay, affinando una formula già rodata e riproponendola con il giusto compromesso fra miglioramenti alla giocabilità e creatività omicida.

47 sta per tornare, probabilmente più forte che mai. L’assassino prezzolato più iconico di sempre è nuovamente in campo per sfoggiare tutta la sua stravagante professionalità. Non importa in quanto tempo deciderete di fare fuori il vostro obiettivo, non importa nemmeno che l’obiettivo sia morto: importa solamente come è morto, con tutto il percorso di scelte e conseguenze che ne derivano. L’attesa del piacere è essa stessa il piacere, e questo proverbio è una valida metafora del modus operandi di HITMAN 2: non è tanto il completare la missione che vi farà divertire, ma è il come l’avrete completata. Tirando noci di cocco o colpendo il vostro bersaglio a morte con un pesce? Si può fare. Avvelenare il cibo vestendosi da cuoco? Si può fare. Vestirsi da mascotte e ucciderlo a sorpresa? Si può fare. Si può fare tutto ciò che potete immaginare interagendo con l’ambiente. Bentornato 47, abbiamo un nuovo incarico pronto per te. 


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