News 07 Ago 2015

Hitman – Anteprima gamescom 2015


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Il numero 47, oltre ad essere un numero primo (indi unico, indivisibile ed irripetibile), da oramai quasi quattro lustri identifica, agli occhi di ogni gamer che si rispetti, il killer prezzolato per eccellenza, colui che, anni ed anni prima dei vari Altair, Ezio, Connor e progenie varia ed eventuale, si è occupato del lavoro sporco per eccellenza: l’eliminazione mirata di personaggi scomodi… l’arte dell’assassinio. Niente scelte etiche o lotte secolari però: nel background dell’Agente 47 solo la “fidelizzazione” al cliente di turno, pronto a pagarlo profumatamente per eliminare presenze scomode e, soprattutto, difficilmente accessibili ai “normali” killer presenti sul mercato.

I/O Interactive, software house responsabile della creazione di questo iconico personaggio, ha contribuito a ri-portarlo in auge tre anni fa mediante Absolution, primo capitolo mosso dal generosissimo Glacier Engine 2, motore proprietario palesemente in odore di next-gen. Ed eccoci qui, sempre in quel di Colonia, a mettere le mani sul primissimo capitolo progettato esclusivamente per le macchine da gioco di nuova generazione, con uno studio consapevole dell’appeal raggiunto da 47 con l’ultimo episodio e deciso per questo a spingere ancora oltre la fama del suo (anti)eroe principe.

Hitman-2015-Game

La Rolling demo mostrataci presso il booth Square Enix ci ha permesso dunque di interfacciarci, seppure in modo passivo, per la prima volta con questa nuova iterazione delle avventure dell’agente 47, mostrandoci come il gameplay si sia evoluto in questi tre anni di silenzio da parte di I/O Interactive.

Citando testualmente le parole del community manager della software house danese: “Hitman è uno Stealth Action Game creativo, una esperienza che cresce, evolvendosi episodio dopo episodio”. Rispetto al precedente capitolo la principale novità risiede nel potenziamento degli aspetti di gioco che hanno fatto la forza di Absolution: la vastità dei livelli, già imponente nel precedente episodio, è stata ulteriormente maggiorata innestando l’azione di gioco in immensi livelli sandbox e garantendo, marchio epistemiologico della serie, una libertà di azione e di approccio al bersaglio praticamente infinita.

Il video mostratoci, una versione estesa del footage leakato circa una settima fa, evidenzia sin da subito le potenzialità del Glacier Engine 2 chiarendo, qual’ora ce ne fosse bisogno, la natura spiccatamente next-gen del motore proprietario I/O interactive: sia in termini grafici che di interazione con personaggi ed ambiente è palese il passo in avanti fatto rispetto alla precedente iterazione. Sarà infatti possibile approcciarsi al bersaglio oggetto delle nostre “attenzioni” in molteplici modi: potremo optare per un approccio stealth oppure per un ingresso alla Rambo, potremo deliziarci ad mietere vittime con una Katana o far sfoggio delle nostre arti eliminatorie grazie ad un cacciavite o ad una chiave inglese, girare per i livelli con una accetta o regolare i nostri conti mediante un fucile da cecchino; la libertà di azione ben si coniugherà con degli immensi livelli sandbox che però, a dispetto della loro vastità, reagiranno in modo dinamico alla eco delle nostre azioni proponendoci un livello di sfida sempre più elevato al recepimento di ogni nostra “infrazione” alle rigide misure di sicurezza allestite per proteggere il soggetto target. Glaciale, letale, inarrestabile: 47 è tornato!

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Tornano prepotentemente le caratteristiche peculiari della serie Hitman. L’analisi ambientale, già importante nei precedenti capitoli, viene a rivestire, per via della natura sandbox e della maggiore complessità dei livelli di gioco, un ruolo ancora più importante: sarà infatti impossibile avvicinare la vittima senza aver prima completato una fase di ricognizione atta a studiare eventuali debolezze strutturali della mappa di gioco, debolezze utili sia a fini di infiltrazione che a delineare possibilità ed entità di eventuali margini di interazione ambientale utili a raggiungere il nostro scopo. Una corretta procedura di mimetizzazione sarà nostra alleata ai fini della riuscita delle procedure di infiltrazione: rispetto ad Absolution, in questo capitolo ci saranno anche personaggi con diversi livelli di accesso alle zone di gioco. Sarà dunque nostra cura identificare i soggetti in questione e tendere loro agguati ai fini di ottenere, mediante dinamiche di travestimento, accesso a zone altrimenti inaccessibili. Sarà inoltre necessario procurarsi l’abbigliamento e, ovviamente, nascondere i corpi dei personaggi uccisi (o semplicemente storditi) nel farlo. L’occultamento dei cadaveri occuperà una parte fondamentale nell’esperienza di gioco e si arricchirà di un criterio di dinamismo grazie al quale, almeno in determinate circostanze, saremo obbligati a calcolare il momento esatto per approcciarci ad una potenziale vittima in modo da non allertare la sicurezza nei paraggi all’effettuazione della nostra procedura di ko mirato. Non sarà sufficente inoltre camuffarsi per entrare nelle restricted-areas del gioco: le guardie, a conoscenza del personale che lavora abitualmente nella zona, saranno comunque insospettite dalla presenza di un volto nuovo e tenderanno a perquisirci per evitare l’introduzione di armi in zone sensibili della mappa: da qui la necessità di studiare i movimenti dei personaggi autorizzati all’ingresso alla zona per far passare l’armamentario nella zona dedicata all’approccio.

Dulcis in fundo torna, seppure leggermente depotenziato, il sistema di Istinto, grazie al quale l’Agente 47 potrà garantirsi un vantaggio (seppure irrisorio) che gli consentirà di interpretare meglio le azioni dei personaggi a schermo per infiltrarsi debitamente nelle zone protette.

Glaciale, letale, inarrestabile: 47 è tornato!

Fattore Soul

L’Agente 47 si presenta dunque, nella sua prima incarnazione next-gen, carico di novità che andranno ad aumentare una esperienza di gioco già in passato incredibilmente variegata e coinvolgente, garantendo agli aficionados della serie un gameplay ancora più immersivo e una libertà di azione unica nel suo genere.

Attendiamo dunque Dicembre per poter mettere le mani su questo nuovo capitolo, carichi però di fiducia riguardo l’operato di I/O Interactive che, fedele al suo curriculum, difficilmente ci deluderà.

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