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How to Survive 2 – Recensione

Il panorama dei giochi a stampo survival è in continua crescita da qualche anno. Sicuramente ad ampliare il bacino di utenza di questo tipo di titoli hanno contribuito TV show di fama internazionale come The Walking Dead e Z Nation, che hanno fatto esplodere nuovamente la voglia di far fuori zombies e sopravvivere in mondi post-apocalittici crudeli e spietati. Non sorprende quindi come EKO Software, studio di sviluppo francese reduce dal successo del primo How To Survive, abbia deciso di continuare la sua personalissima saga a tema zombie e sopravvivenza con How To Survive 2, disponibile da tempo su PC ed approdato dal 6 febbraio su console PS4 e Xbox One.

Il titolo, edito da 505 Games, è uno strano ibrido a visuale isometrica che mescola elementi puramente survival con altri tipici dei giochi gestionali e dei GDR d’azione. Il setting del nuovo capitolo è la Louisiana, con le sue città di stampo francese, le ambientazioni abbandonate e via dicendo. Ad accoglierci e guidarci attraverso l’apocalisse zombi è il buon Kovac, un russo completamente pazzo e psicotico che abbiamo già avuto modo di conoscere in maniera piuttosto approfondita nel primo capitolo. Il personaggio di Kovac funge proprio da guida attraverso il caotico mondo di How To Survive 2, e dal suo bunker sotterraneo fungerà da aiuto al giocatore alle prese con città in rovina e non morti alle porte, dandoci le prime missioni e spiegandoci come sopravvivere in una città dominata dagli zombie.

how to survive 2

Il titolo di EKO Software si basa sostanzialmente su due elementi cardine: le missioni e la gestione del nostro campo base. Le prime ci verranno assegnate inizialmente da Kovac, anche se il russo non sarà l’unico personaggio in grado di attivare le quest, che potranno arrivare anche da altri NPC e via radio. La varietà delle missioni non è però uno dei punti forti di How To Survive 2, che si riducono in una serie di fetch quest dove dovremo recarci in un’area, uccidere i non morti e raccogliere il loot. Spesso la ripetitività delle missioni ci costringerà al grinding, ovvero quel fenomeno che porta a ripetere una determinata missione decine e decine di volte per raccogliere determinate risorse e potenziamenti, oltre che per fare esperienza. Col passare del tempo, la nostra esperienza in How To Survive 2 si farà più difficile, sbloccando missioni di livello Elite per guadagnare più risorse con una sfida più impegnativa; purtroppo anche queste soffrono dello stesso problema di ripetitività delle quest più comuni.

Proseguendo nelle missioni avremo la possibilità di espandere il nostro campo base e di spendere esperienza per personalizzare il nostro personaggio. Avere un rifugio solido e funzionale è necessario per sopravvivere nel mondo di How to Survive 2; facendo aumentare di livello il campo base potremo infatti sbloccare nuove unità come l’armeria, la cucina ed il laboratorio. Queste strutture contribuiranno al crafting di nuovi oggetti e alla difesa del rifugio stesso dagli assalti dei non morti, dai quali potremo difenderci con trappole letali e costruzioni rinforzate. Dobbiamo però stare molto attenti durante la fase di progettazione, perché una volta posizionate, le strutture non potranno in nessun modo essere spostate. Il nostro personaggio invece verrà sviluppato su due grossi “tronconi”, uno dedicato alla sua resistenza fisica (che comprende un miglioramento alla stamina e alla resistenza a fame/sete) e l’altro dedicato alle capacità puramente offensive (incrementare la potenza e l’efficenza di attacchi a base mischia e distanza).

How To Survive 2 mostra i muscoli in un gameplay solido, funzionale e sopratutto divertente.

Il comparto narrativo durante le missioni è invece strettamente limitato a qualche riga testuale che ci introdurrà al compito che staremo per affrontare, sacrificando moltissimo in termini di profondità. Ed è un peccato perché avere un’impalcatura narritiva più curata e personaggi principali più memorabili avrebbe senza dubbio giovato ad un gioco come questo. Tuttavia How To Survive 2 mostra i muscoli in quello che è un gameplay solido, funzionale e sopratutto divertente. Il combattimento presenta un doppio sistema di gioco, che si divide tra armi da mischia e armi a distanza. I primi sono vere e proprie mazzate corpo a corpo con combo annesse, che andranno a devastare i bersagli più vicini.

Pistole, shotgun, mitragliatori, archi e via dicendo compongono invece l’arsenale dedicato agli attacchi a distanza, che trasformano How To Survive 2 in un twin-stick shooter con mira automatica in stile Torchlight e Diablo. Prima di far fuoco con le armi a lunga gittata dovremo però muovere il cursore del mirino ed aspettare qualche secondo, rallentando lievemente il ritmo (già abbastanza frenetico) del gioco. Per ovviare a questo problema possiamo passare in un istante da un set di armi all’altro, premendo un pulsante del pad per alterare le armi bianche alle armi da fuoco. Le prime ci faranno sfoltire velocemente le orde troppo vicine, mentre le seconde ci aiuteranno a distruggere non morti speciali (come quelli esplosivi) prima che diventino letali per il nostro alter ego virtuale. La sopracitata armeria servirà anche per aumentare il numero di armi a nostra disposizione, senza contare la possibilità di craftare miglioramenti e nuovi oggetti offensivi direttamente dalle risorse raccolte sul campo.

How to survive 2

La componente cooperativa a quattro giocatori è forse la parte più riuscita di tutto il gioco, che unisce il combattimento serrato e divertente alla compagnia di uno o più amici intenti a recuperare risorse e loot assieme a noi. Possiamo infatti dedicarci all’esplorazione insieme ai nostri compagni, per scoprire meglio le zone nascoste della mappa, recuperare materiali e condivere anche il nostro campo base. Riguardo quest’ultima particolarità, è giusto soffermarsi sulla possibilità di creare un rifugio online aperto, accessibile a qualunque giocatore, o uno chiuso ed utilizzabile solamente dai nostri amici. Nel primo caso, qualunque giocatore potrebbe mettere mano alle nostre risorse, con tutti i pro ed i contro del caso.

La possibilità di accettare le missioni insieme ad un amico frena un po’ la monotonia del gioco, che va specificato, include anche un level design a volte decisamente poco convincente, con ambientazioni all’apparenza simili fra loro (e la cosa peggiora nelle quest con abitazioni ed interni vari di edifici). Le missioni realizzate in cooperativa sono comunque molto divertenti, e ci sentiamo di sottolinare che How To Survive 2 è piacevole se abbiamo deciso di combattere gli zombie insieme a qualche amico. Non solo il completamento degli obiettivi primari e secondari delle quest risulterà più semplice, ma il difetto del grinding va in qualche modo a ridursi in favore di un gameplay più frenetico e divertente.

La componente cooperativa unisce il combattimento serrato e divertente alla compagnia di uno o più amici

Tenendo conto che per potenziare il nostro campo base dovremo resistere a diversi attacchi portati a termine da schifose orde di non-morti, la componente multigiocatore acquisisce ancora più valore. Sottotono il comparto survival, molto incisivo nei primissimi momenti di gioco ma via via sempre meno importante man mano che il nostro personaggio salirà di livello. Inizialmente infatti le risorse a nostra disposizione saranno poche e razionate, e la necessità di mangiare e bere sarà impellente. Tuttavia, dopo i primi potenziamenti ed alle prime missioni completate, le risorse recuperate saranno così tante da rendere il consumo di cibo e acqua una quasi inutile interruzione del ritmo di gioco.

Scompare invece la gestione del sonno, presente nel primo capitolo, forse considerata troppo tediosa dai giocatori. Da questo punto di vista non possiamo che essere d’accordo con gli sviluppatori, che hanno rimosso un’altra feature in grado di rallentare inutilmente il gameplay del gioco. Segnaliamo inoltre la (divertente) presenza di animali zombie, nemici ostici in grado di strappare qualche sorriso (prima che loro strappino le nostre interiora). Per completare How To Survive 2 sono necessarie dalle dieci alle venti ore di gioco in base alla velocità con la quale affrontate le missioni. A noi ci sono volute circa 14 ore, ma un giocatore più completista sicuramente potrebbe passare più tempo nel titolo di EKO Software.

Conclusioni

Con How To Survive 2, EKO Software ha cercato di migliorare la formula già offerta dal primo capitolo, ascoltando sicuramente qualche feedback e migliorando gameplay e grafica. Tuttavia l’eccessivo ricorso al grinding, la ripetitività di ambientazioni e missioni inficiano un titolo che potenzialmente poteva e doveva dimostrare molto di più. Il titolo edito da 505 Games migliora notevolmente se giocato in cooperativa con qualche amico, diventando un Diablo-Like che farà sicuramente divertire.

Anche con l’ausilio del pur ottimo comparto co-op, il gioco non riesce a raggiungere l’eccellenza, piagato da una ripetitività d’azione piuttosto palese. Peccato, perché le potenzialità per un gran gioco c’erano tutte. Chissà che EKO Software non ci stupisca in futuro con un terzo capitolo “purificato” dai difetti da noi riscontrati. Il prezzo del titolo, fissato sugli store digitali a 14.99 euro, è sicuramente un punto a favore di How To Survive 2, che può essere considerato un acquisto interessante per gli appassionati di survival games a tema zombie.


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