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Humanity – Recensione

Per farla breve Humanity potrebbe essere descritto come una sorta di Lemmings del nuovo millennio. Il concetto di base, del resto, è praticamente identico. Una folla virtualmente infinita di persone, letteralmente un fiume di gente, deve essere condotta verso l’uscita del livello di turno, utilizzando comandi di vario genere per superare gli ostacoli, evitare i burroni, eventualmente attivare interruttori dalle svariate funzioni. Tuttavia, come spesso accade per le produzioni più stuzzicanti ed intriganti, non c’è solo questo.

La creatura di THA Limited, che ha goduto della collaborazione tra Tetsuya Mizuguchi, game designer di Space Channel, Rez e Lumines, e Yugo Nakamura, a cui si deve il concept seminale di Humanity, è un puzzle game brillante, sorprendente, suggestivo.

Sin dalla primissima schermata, che introduce alla longeva campagna principale, si percepisce la precisa volontà degli sviluppatori di titillare l’utente con una trama enigmatica e un’ambientazione lisergica. Costretti nei panni di uno shiba lucente, divine voci fuori campo vi investiranno del compito di guidare l’umanità verso il cielo, più o meno metaforicamente parlando. Questa allegoria narrativa, totalmente asservita alle necessità di gameplay, beninteso, regge sino alla conclusione della modalità, componendo un arco narrativo flebile, ma non per questo privo di fascino o di spunti filosofici tutt’altro che scontati.

Attorno ad una trama piuttosto ispirata, troviamo un comparto grafico e sonoro assolutamente all’altezza. Da una parte uno stile minimalista, ma elegante. Gli scenari sono per lo più sospesi nel vuoto o in cieli infiniti, composti da cubi monocromi. Lo shiba, che dovrete controllare in prima persona, si muove velocemente ostentando animazioni quanto mai fluide. Il fiume di persone, dal canto suo, costringe PlayStation 5 a muovere una quantità esorbitante di modelli poligonali, per quanto stilizzati e privi di dettagli. Lo stile grafico, insomma, è semplice, eppure al tempo stesso particolarissimo e trascina il videogiocatore in una dimensione astratta, simbolica, allusiva.

Anche la soundtrack collabora al piacevole straniamento del videogiocatore. A metà strada tra la musica elettronica e la lirica, sembra quasi di ascoltare dei brani partoriti dagli Art of Noise, tra cori e basi prodotte utilizzando il sintetizzatore.

Humanity, fortunatamente, non è solo il risultato dell’unione tra una trama stramba al punto giusto ed un comparto artistico bizzarro e ispiratissimo. Anche per quanto riguarda il gameplay è un prodotto che mira e centra l’eccellenza. Tutto ruota intorno ad un level design solido e capace costantemente di rinnovarsi, sfociando spesso e volentieri nell’invasione di generi contigui.

Humanity mette a disposizione dei videogiocatori un potente editor con cui creare dei livelli da condividere online

Come già anticipato, nei vari livelli vestirete i panni di uno shiba, pronti a guidare la folla verso l’uscita. Potrete gestire il flusso lasciando lungo il percorso alcuni segnali utili a far cambiare senso di marcia, compiere salti più o meno lunghi e così via. Ogni puzzle mette a disposizione una manciata di comandi tra tutti quelli che potrete utilizzare nel corso dell’avventura, in base al tipo di ostacoli che dovrete affrontare.

Oltre a guidare l’umanità verso l’uscita, lungo il percorso potreste anche prendervi la briga di indirizzare il flusso verso i così detti Goldy, statue antropomorfe che se raggiunte e accompagnate al traguardo sbloccheranno ricompense di varia entità, tra cui anche comandi extra utili a gestire ancor meglio il flusso di umani. Si tratta, in soldoni, della classica sfida nella sfida rivolta a chi intende completare il gioco al cento per cento.

Tra livelli che vi spiungeranno a ideare intricati percorsi, altri che vi costringeranno a cambiare con tempismo la sequela di comandi, Humanity, come già detto, non si fa problemi a giocare con la sua stessa formula di gameplay. Armata la folla con spade e pistole laser, per esempio, potreste trovarvi coinvolti in una sorta di tower defense, contrapposti ad un gruppo di umani a cui è stata chiaramente tolta l’anima. Allo stesso tempo, un po’ come in Pikmin, vi toccherà anche affrontare dei veri e propri boss di fine livello.

I game designer, insomma, hanno dato prova di genialità e inventiva, confezionando una lunga campagna che stupisce di continuo, rileggendo puntualmente la formula ludica e sfidando il videogiocatore con sfide alla portata, ma sempre impegnative.

Come se non bastasse, Humanity mette a disposizione dei videogiocatori un potente editor con cui creare dei livelli da condividere online. Pur nella nostra totale incapacità in qualità di game designer, abbiamo saggiato la bontà di un editor facile da maneggiare ed utilizzare, strumento ideale che ha già dato vita a svariati puzzle ideati dagli utenti, alcuni dei quali davvero difficili da completare e che propongono soluzioni davvero brillanti.

Volendo, tra l’altro, si può giocare Humanity anche in realtà virtuale. L’utilizzo di PlayStation VR 2, che potete acquistare da GameStop, non aggiunge nulla di per sé, ma amplifica il senso di meraviglia assicurato da grafica e sonoro, oltre a rendere la visualizzazione dell’area di gioco più semplice ed intuitiva. Un plus di per sé ignorabile, ma che non mancherà di essere sfruttato dai felici possessori di un visore di Sony.

Conclusioni

Humanity è un gioco consigliatissimo agli amanti dei puzzle game.

La mano del creatore di titoli come Rez, Lumines e Meteos, l’estro del buon Tetsuya Mizuguchi per intenderci, si vede eccome, così come l’efficacia e brillantezza del concept partorito dalla mente di Yugo Nakamura che ha saputo inventarsi una geniale rilettura di Lemmings.

Trama e comparto artistico confezionano un prodotto suggestivo al punto giusto, mentre il level design si preoccupa di creare un gran numero di livelli che rileggono e innovano continuamente la formula di gioco.

L’editor dei livelli, che estende potenzialmente all’infinito la longevità del gioco, e la possibilità di fruirlo in VR sono due ulteriori feature tutt’altro che secondarie, che rendono ancor più completo e divertente il gioco.

Se siete alla ricerca di un prodotto particolare, se siete fan dei puzzle game, Humanity fa assolutamente al caso vostro.

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