Circa un anno dopo la sua uscita su Nintendo Switch, Hyrule Warriors L’era della Calamità ha raggiunto il suo (apparente) traguardo. Dopo un primo contenuto volto ad arricchire il gameplay con diversi contenuti secondari e nuovi personaggi giocabili, è il turno de Il Guardiano dei ricordi. Questo secondo e ultimo DLC vuole essere per Hyrule Warriors ciò che La Ballata dei Campioni fu per Breath of the Wild.
Un’espansione dedicata alla componente narrativa del titolo, che lo arricchisce di nuove scene, interazioni e in generale di elementi che ne impreziosiscono il racconto originale. Il Guardiano dei ricordi in questo senso è fin da subito piuttosto diretto, permettendo di selezionare sulla mappa di gioco alcune nuove missioni, ognuna dedicata ad un diverso campione o ad uno specifico frangente del racconto.
Se Il battito ancestrale, il primo DLC, attraverso il laboratorio di corte ci costringeva ad un farming smodato, in vista di nuovi elementi ed equipaggiamenti da utilizzare, questo contenuto è decisamente più immediato, pur permettendo di espandere il parco mosse di alcuni personaggi e il roster, con qualche piacevole sorpresa. Il Guardiano dei ricordi racconta di alcune “memorie” perdute dal piccolo Terrako, che ci mostrano attraverso nuove cutscene alcune battaglie e frangenti narrativi inesplorati.
Di fatto questo DLC non prosegue quanto visto nel gioco base, né esplora questa nuova e curiosa timeline. I racconti non fanno altro che approfondire i Campioni e i loro discendenti, snocciolando ulteriormente alcuni rapporti o impreziosendo il contesto di alcuni momenti in cui ci siamo mossi nel gioco base. In questo senso questo DLC di Hyrule Warriors L’era della Calamità è una parziale delusione, poiché non aggiunge nulla di particolarmente significativo a quanto visto in precedenza.
I nuovi personaggi aggiunti sono peculiari e divertenti, ma le novità in termini narrativi non sono così eclatanti come ci si poteva aspettare
Se la Ballata dei Campioni si pone come un contenuto imprescindibile per poter apprezzare e contestualizzare i suoi personaggi rispetto all’avventura principale, questo DLC è più vicino al fanservice che altro. Nel farlo è comunque piacevole e curato, soprattutto grazie ad un doppiaggio italiano eccellente, ma è indubbiamente un po’ fine a sé stesso. Sul fronte gameplay Hyrule Warriors L’era della Calamità riceve un’ulteriore conferma, con nuove “azioni EX” per alcuni personaggi e alcune aggiunte al roster.
I più attesi sono ovviamente Rovely e Pruna, i due ricercatori tanto amati dai giocatori, già protagonisti del primo DLC ma ora finalmente giocabili. Nonostante il salto logico sia notevole, il duo di bizzarri scienziati sono considerati un personaggio unico, con Rovely impegnato a brandire due braccia meccaniche, mentre la cara Pruna lo segue a mo’ di supporto. Non sono gli unici personaggi aggiunti, ma eviteremo di spoilerarvi la sorpresa. La grande mancanza è sicuramente un approfondimento del personaggio di Astor, lo stregone portatore della calamità Ganon. Il suo gameplay sarebbe stato sicuramente interessante rispetto agli altri personaggi, sicuramente altalenanti in termini di move set e divertimento.
Hyrule Warriors L’era della Calamità “Il Guardiano dei ricordi” è un DLC contenutisticamente convincente, così come lo era anche il precedente. In questi termini il gioco Tecmo Koei e Nintendo non delude, offrendo molte ore di gioco per gli appassionati. I nuovi personaggi aggiunti sono peculiari e divertenti, ma le novità in termini narrativi non sono così eclatanti come ci si poteva aspettare. Il racconto offre un nuovo punti di vista su alcuni degli eventi visti nel gioco base, approfondendo ulteriormente i Campioni e i discendenti. Manca quel sapore di “imprescindibile”, che rende queste aggiunte più vicine al fanservice che altro. Consigliato a chi non è ha ancora riposto la cartuccia sulla mensola, ora arricchita da un season pass tutto sommato convincente. Hyrule Warriors: L’era della calamità – Pass di Espansione è disponibile da GameStopZing Italia. |