Tim Stuart, chief executive officer di Xbox, ha chiarito durante la recente Jefferies Interactive Entertainment Virtual Conference quali sono effettivamente i piani di Microsoft in merito alla tanto chiacchierata acquisizione di Bethesda.
In particolare Stuart si sarebbe soffermato sulla scottante questione “esclusive”, dichiarando che non c’è alcuna intenzione di sottrarre giochi a Sony e Nintendo, ma che certamente l’esperienza dei titoli first party dovrà essere in qualche modo migliore sulle console Xbox.
Siamo i primi a supportare davvero Minecraft, Roblox e Fortnite su tutte le piattaforme. Incoraggiamo fortemente il cross-platform play, semplicemente perché se è buono per l’ecosistema del gaming, è buono per noi: la classica onda di marea che solleva tutte le barche.
Non abbiamo intenzione di togliere tutti i contenuti Bethesda da Sony, Nintendo o altri. Quello che vogliamo è che quel contenuto, a lungo termine, sia ‘first, better o best’ o comunque regali un’esperienza diversa sulle nostre piattaforme.
Non è una questione di esclusive. Non è una questione di aggiustare tempistiche o contenuti o road map. Ma se pensate a qualcosa come Game Pass, vogliamo che mostri il suo meglio lì e vogliamo aumentare i nostri iscritti attraverso la linea Bethesda.
Sembra quindi che gli utenti PS5 non dovranno preoccuparsi più di tanto di non vedere mai The Elder Scrolls VI, ma piuttosto di vederlo un anno dopo gli utenti Xbox e a 80€ invece che compreso nell’abbonamento Xbox Game Pass (potete rinnovarlo qui, a proposito). Si tratta alla fine dei conti di una competizione più che leale da parte di Microsoft: dopotutto, una buona parte di quegli 80€ torneranno comunque nelle sue tasche.
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