News 22 Feb 2018

I rimborsi del Nintendo eShop sembrano non essere a norma europea

Il consiglio dei consumatori norvegesi ha chiesto ufficialmente a Nintendo di cambiare la sua politica in merito ai rimborsi dell’eShop. La policy della casa di Kyoto, infatti, viola alcuni diritti fondamentali dei clienti che si rivolgono allo store digitale Nintendo per acquistare i giochi.

Come riportato da GamesIndustry, Origin, Steam, Battle.net, Uplay, PlayStation Store e Xbox Store offrono dei rimborsi per l’acquisto di contenuti digitali. Alcuni sono decisamente macchinosi e niente affatto user friendly, ma il Nintendo eShop ne è privo del tutto. Nei termini infatti è ben visibile la dicitura che ogni vendita non può essere, effettivamente, rimborsata. A testimoniarlo anche una nostra vecchia mail, ricevuta dopo un acquisto di un gioco in versione digitale tramite l’eShop, che riportiamo poco più in basso.

“Il diritto di recesso scade prima in caso dei seguenti tipi di contratto:

  • contratti per i contenuti digitali non distribuiti su supporto solido se, prima che noi dessimo inizio alla esecuzione della prestazione, tu avevi dato il tuo consenso a che noi iniziassimo l’attività prima della scadenza del periodo di recesso, e avevi accettato che tramite il rilascio del tuo consenso avresti perso il tuo diritto al recesso”.

Da Nintendo of Europe, almeno per ora, non sono emerse novità né comunicati ufficiali in merito. Vedremo se il publisher di Kyoto, decisamente attivo nell’ultimo periodo, deciderà di rispondere o si limiterà a cambiare la policy dell’eShop. Vi aggiorneremo non appena ci saranno novità in merito.


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