Montagna, mare, campagna... e videogiochi!
Alle persone un po’ più grandicelle come il sottoscritto, che vorrebbero approfittare dell’estate per giocare a qualche titolo rimasto indietro o godersi le vacanze, capita di trovarsi di fronte a dei “reality check” belli tosti, i quali ci sbattono in faccia come la nostra vita non sia più quella leggera dell’adolescente e invece sia ricolma di impegni e responsabilità, con ben poco spazio da dedicare al divertimento frivolo.
Allora guardiamo al nostro passato con occhi lucidi e cuore nostalgico, godendoci un po’ di quel calore (no, non parlo di temperatura) che ancora permea tra i nostri ricordi. La scuola che finiva a inizio giugno, i 3 mesi di “vacanza” da godersi con gli amichetti o con la famiglia e i compiti da ignorare se non all’ultima settimana prima di ricominciare.
E in quelle estati, i videogiochi ci hanno fatto compagnia, regalandoci tantissime ore di divertimento ed emozioni quando ci capitava che gli amici fossero tutti partiti o che fossimo noi quelli spediti per mesi nelle campagne sperdute di qualche parente. In occasione di questo ferragosto ricco di ricordi, ecco una manciata di titoli che hanno segnato le mie estati videoludiche, con tanto di possibili candidati con cui provare a ripetere le stesse esperienze oggi (tempo permettendo).
1 Il JRPG grosso su cui spendere centinaia di ore: Final Fantasy VII (ma anche l’VIII)
Dicevamo, sono un po’ grandicello… quindi è normale che tra i titoli che hanno segnato le mie estati ci siano anche giochi precedenti al 2000. Tra questi, ovviamente, non potevano mancare quei giochi che ti tenevano incollati allo schermo per centinaia di ore per scoprire gli intrighi della storia e, quando possibile, esplorare ogni angolo di mondo per trovare tutti i segreti più assurdi. A patto di avere una guida, ovvio.
Final Fantasy VII mi prese tantissimo di un’estate per via dell’allevamento dei Chocobo, su cui ho consumato decine di ore in maniera totalmente sregolata in quanto all’oscuro dei segreti per ottenere il mitico Chocobo d’oro. Internet non c’era, e dopo aver sprecato tanto tempo senza ottenere risultati, ebbi la fortuna di trovare una guida in edicola, che mi fece ottenere prestante pennuto e di conseguenza la leggendaria materia Knights of the Round. E mi ricordo che feci lo stesso con Final Fantasy VIII, tra armi da potenziare e misteri da scoprire (Eden? Gli ufo? L’isola più vicina al paradiso?) che sembravano non finire mai!
Quale titolo potremmo prendere in considerazione oggi per vivere un’esperienza simile? Beh, ovviamente la più rapida associazione sarebbe con la doppietta Final Fantasy VII Remake e Rebirth, in particolare per via della mole gigantesca di contenuti presenti nel secondo capitolo, ma si tratta comunque di una produzione a disposizione solo dei giocatori PlayStation 5.
Per questo opterei invece per una release più recente e multipiattaforma: nel corso dell’estate è infatti uscito Shin Megami Tensei V: Vengeance, il quinto capitolo della celebre serie ATLUS ripubblicato nella sua versione definitiva su tutte le piattaforme. Se non avete giocato il titolo originale, pubblicato nel 2021, vi aspettano oltre 150 ore di contenuto base (senza scherzo) e tantissime missioni secondarie, senza contare il reclutamento di tutti i demoni e la gestione degli allineamenti. Se avete tempo da perdere, sapete a chi dedicarlo.
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1 Botte da orbi, da soli o con gli amici: Street Fighter II
Vi sembrava fossi andato troppo indietro con l’era PlayStation? Allora preparatevi, perché è tempo di tornare fino ai 16 bit del Super Nintendo e della sua clamorosa conversione di Street Fighter II. L’originale, niente suffisso “Turbo” o prefisso “Super”: parliamo del titolo che ha fatto la storia con 8 personaggi giocabili e 4 boss da scoprire, una modalità arcade da spolpare su 7 livelli di difficoltà e un multiplayer basilare.
In ogni caso, una bomba: personaggi e stage bellissimi da vedere (al tempo) e accompagnati da un audio che sintetizzava temi diventati epici, nonché colpi speciali per sui si sprecavano interpretazioni e traduzioni (“attacckensplughen” vi dice niente?). Ci ho passato settimane a perfezionare 2-3 personaggi, finendo il gioco alla massima difficoltà con Ryu, Ken e Chun Li, provando poi cambiare personaggio arrivati a M. Bison per vedere tutti i finali.
Oggi caso vuole che ci sia proprio un nuovo capitolo della serie disponibile, il più completo e accessibile di sempre: Street Fighter 6 è nel bel mezzo delle release dei personaggi del suo secondo pass combattenti e ha appena accolto proprio il redivivo M. Bison. Con uno story mode lungo e corposo, nonché tante modalità per allenarsi e portare al limite delle abilità i tanti personaggi presenti, compresi i classici eroi riproposti in versione moderna.
Non vi basta? Potreste optare per un altro classico, Tekken 8! Un vero e proprio erede di quel Tekken 3 che, a sua volta, ha riempito le mie estati. Proprio in questi giorni è arrivata la strepitosa Lidia, pronta a combattere la minaccia latente in una storia parallela legata a Heihachi. E c’è il Tekken Ball: più estate di così!
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1 I classici 2D da sala di casa Sega e Capcom
Quando ancora le sale giochi erano una realtà consolidata e ben lontana dalla crisi, era molto facile trovare tra i cabinati giochi eccezionali che difficilmente riuscivano poi ad arrivare su console, decisamente meno performanti dei coin-op e, in seguito, poco interessate a trasportare le esperienze arcade in casa.
I miei ricordi più intensi riguardano Golden Axe, giocato quando ero davvero piccolo e piuttosto imbranato ai comandi. Conservare le pozioni per scatenare le magie più potenti (incredibile il drago di Tyris) era entusiasmante. Anche il meno brillante ma comunque curioso Altered Beast diceva la sua, ma più per la spettacolarità delle trasformazioni che per il valore del gioco in sé. In entrambi i casi ho speso davvero tantissime monetine. Ero anche un fenomeno al coin-op di Superman, ma quello ce lo ricordiamo in 4, credo.
Con il passare del tempo e l’arrivo delle schede CPS, i giochi d’azione sono diventati sinonimo di Capcom: dai picchiaduro a scorrimento come Final Fight, Knights of the Round, Captain Commando o Cadillac & Dinosaurs passando ad altri titoli più action platform come Midnight Wanderers. Tutti bellissimi, tutti incredibili e visionari e giocabilissimi anche oggi, soprattutto in compagnia.
L’era dei picchiaduro a scorrimento è finita, ma sempre in casa Capcom, oggi, potremmo affidarci alla serie Monster Hunter: che ci si tuffi sul più recente Rise o il più celebre World, l’esperienza che ci attende può ricordare il PvE dei vecchi tempi in modo davvero entusiasmante, con l’aggiunta della componente RPG e di personalizzazione. E poi, con Monster Hunter Wilds in uscita, è bene farsi trovare pronti!
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1 I giochi dinamici, tra light gun e volanti
L’indiscutibile vantaggio che i “videogiochi da sala” hanno sempre avuto nei confronti del gaming domestico e che conservano tutt’ora è da ritrovarsi nel grande coinvolgimento che i cabinati più elaborati sono in grado di offrire. Sfrecciare al volante dei bolidi di Sega Rally o superare le missioni da cecchino di Silent Scope sono esperienze di base semplici e replicabili a casa, ma non con le strutture, gli schermi e l’hardware da sala. House of the Dead 1 e 2 nel tempo sono arrivati anche a casa, con le pistole, ma senza il “caos controllato” del cabinato!
Le follie di Point Blank e del suo sparare all’impazzata, il videogioco di Ken il Guerriero con cui logorarsi i pugni (le protezioni non si trovavano mai), le pedane di Dance Dance Revolution su cui esibirsi per conquistare la propria crush o… consegnare le pizze con il motorino di Radical Bikers: anche di fronte a una conversione per console e PC, il risultato a livello di divertimento non potrà mai essere paragonabile. Ed è per questo che passavo intere giornate alle sale giochi, anche e soprattutto quando erano vicino alle spiagge!
Ad oggi, con la scomparsa delle light-gun a causa dell’incompatibilità con i nuovi pannelli video, così come la risposta sempre meno entusiasta verso ammennicoli e periferiche varie da incastrare ai controller e che vanno a occupare spazio, ci si è affidati alla miniaturizzazione delle tecnologie per inserire sensori di movimento e mirini nei controller, in particolare nel caso di Nintendo Switch.
La console di casa Nintendo è quindi la perfetta piattaforma per chi vuole giocare in leggerezza: titoli come Nintendo Switch Sports richiamano un po’ la dinamicità delle sale giochi e permettono di godersi un po’ di movimento in compagnia (occhio al caldo, però), mentre le produzioni spiccatamente multiplayer in stile Mario Kart 8 Deluxe offrono l’occasione di divertirsi anche in modo più accanito e sfidante. Se volete un ritorno al passato, c’è il fantastico remake di House of the Dead da giocare col puntatore del Joy-Con!
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Che ne pensate di questa selezione di giochi dell’estate? C’è qualche titolo che ha significato molto per voi e di cui vorreste parlare? Venite a dire la vostra nel gruppo Facebook ufficiale di GameSoul, a portata di click! Non dimenticate poi di curiosare tra gli sconti e i vantaggi del nuovissimo GS Pro Club, a questo link, che offre anche la possibilità di ottenere l’accesso anticipato alle console e collectors più esclusive. Per chiudere in bellezza, unisciti alla festa: clicca sul banner qui sotto per scoprire i Super Gamer Days!
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