Nella giornata di ieri, Square Enix ha annunciato di aver eliminato diversi DLC di Final Fantasy XV dalla roadmap di sviluppo. Oltre alle dimissioni di Hajime Tabata, un altro motivo che ha influito nel taglio dei contenuti aggiuntivi potrebbe risiedere nelle vendite che generano i DLC single player.
A svelarlo è Jason Schreier, giornalista che collabora con Kotaku. Secondo alcune sue fonti, infatti, molti studi di sviluppo non lanciano DLC single player che arricchiscono la storia di un videogioco perché semplicemente non sempre vendono bene. Chiaramente non c’è nessuna conferma che Square Enix abbia tagliato i contenuti aggiuntivi previsti per questa ragione, ma è molto probabile che i dati di vendita possano aver influito nella decisione.
Secondo Schreier, infine, una soluzione adottata da alcune case di sviluppo è trasformare questi DLC in veri e propri giochi stand alone, come accaduto ad esempio con Dishonored 2 e Uncharted 4. Bethesda e Naughty Dog decisero, infatti, di pubblicare due vere e proprie espansioni invece che due “semplici” contenuti aggiuntivi giocabili solamente da chi avesse avuto entrambi i titoli.
BTW, something I've heard from a fair number of developers over the last few years is that single-player story DLC doesn't often sell very well. That's why we've seen DLC for the likes of Dishonored 2 and Uncharted 4 morph into stand-alone games.
— Jason Schreier (@jasonschreier) November 8, 2018
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