News 13 Gen 2015

Il vice presidente di Oculus punta più ai film che ai giochi

Partendo dal fatto che molti giocatori vedono Facebook dietro queste dichiarazioni, pare che il vice presidente di Oculus ora sia più interessato a capire come la realtà virtuale possa rendere molto più interessanti i film, piuttosto che i giochi. Così dice Nate Mitchell:

Abbiamo detto fin dall’inizio di essere spassionati gamers e abbiamo creato Oculus per portare al consumatore la realtà virtuale, per rivoluzionare il gaming. Potrebbe però finire comunque bene se il nostro visore fosse più per i film che per i giochi.

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Questo perché a quanto pare ci sono numerose case produttrici di Hollywood che stanno prendendo in considerazione questa strada, e ovviamente Oculus (con la mano di Facebook appoggiata sulla spalla) non può perdersi una tale opportunità; un altro impiego, ben più utile, è quello militare, per l’addestramento delle truppe usando i simulatori.

Di certo è ancora troppo presto per un film blockbuster in realtà virtuale da 50 milioni di dollari, dato che non esiste alcun modo per venderli già alle persone. Però penso che potremo arrivarci nei prossimi anni. È ancora presto, non si muove ancora quasi nulla.

E nonostante Hollywood sia interessata, un grande “meh” arriva da niente meno che James Cameron: nonostante il suo attaccamento ai paesaggi interamente creati al PC e alla grafica, il regista non è per niente interessato nell’usare questa tecnologia. Dopotutto, solo le compagnie di gaming si mosse per ora nel creare dispositivi VR: Sony col Project Morpheus, Razer col suo OSVR e infine Microsoft, i cui piani sono tuttora blindati.


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