Injustice 2
22 Mag 2017

Injustice 2 – Recensione

I ragazzi di NetherRealm Studios sono tornati nuovamente a colpire duro, dopo qualche anno di assenza per riprendere fiato dall’ottimo Mortal Kombat X. A tornare con prepotenza sulle nostre console è questa volta Injustice 2, un fighting game forte di una sua identità ben definita che porta con sè un gameplay interessante e approfondito. Ancora una volta ad essere protagonisti sono gli eroi ed i cattivoni dell’universo DC, che hanno sempre affascinato il grande pubblico. I ragazzi di Chicago hanno saputo imbrigliare quella passione con maestria, creando un brand potente con una storia accattivante e profonda, che trascende le pagine dei fumetti e che sconfigge persino le acrobazie di celluloide delle recenti pellicole di Zack Snyder.

Injustice 2 è un prodotto completo, che rappresenta il passo successivo dell’evoluzione dei picchiaduro a stampo occidentale e la nuova frontiera dell’intrattenimento per gli appassionati dei multiversi editi da DC Comics. La premessa è semplice: il Joker ha drogato Superman affinché uccidesse sua moglie incinta, Lois Lane. Inoltre, Metropolis viene distrutta da un’esplosione nucleare. La psiche dell’uomo d’acciaio non ha retto a questi durissimi colpi, e lo storico paladino della giustizia si è trasformato in una macchina assassina dedita alla vendetta, un Superman diverso, pronto ad uccidere ogni criminale.

Kal-El non si è fermato ed ha reclutato altri metaumani per creare un regime totalitario dove Superman è il solo despota supremo, una divinità scesa in terra in grado di imporre la sua legge sull’intera umanità. Grazie a Batman però, il suo regno ha avuto breve durata, e l’insano Clark Kent è stato messo in una prigione speciale irradiata di Kryptonite rossa. Fino ad ora.

Injustice 2
Superman e Batman se le danno di santa ragione anche nel secondo capitolo.

La vera minaccia è infatti il sinistro Brainiac, qui rappresentato come un vero e proprio distruttore galattico, un collezionista di mondi dalle capacità intellettuali incredibili, una conoscenza sconfinata e nessun briciolo di umanità. Ed è con l’invasione aliena di Brainiac che gli eventi precipiteranno nel caos, portando i più grandi eroi e malvagi della terra a formare fragili alleanze per evitare l’estinzione. Fra colpi di scena e piacevoli cambiamenti alla continuity DC, i ragazzi capitanati da Ed Boon sono riusciti ad intrigare e catturare il giocatore nella rete di Injustice 2, con una trama completa e davvero imperdibile, che farà di tutto per tenervi incollati allo schermo. La campagna principale è uno dei punti forti della produzione Warner Bros Interactive e comprende dodici capitoli, ognuno diviso a sua volta in quattro scontri. Al contrario di quanto si possa pensare, la narrazione non trova facili scappatoie per giustificare il fatto che “uomini comuni” come Batman e Nightwing possano fare a botte con divinità viventi come Superman, Wonder Woman e Aquaman. Certo, stiamo sempre parlando di una storia basata su fumetti e quindi ben lontana da un contesto reale, ma nel complesso l’intreccio narrativo di Injustice 2 riesce ad intrattenere appieno il giocatore.

Durante la campagna principale ci troveremo ad utilizzare un variegato mix di eroi e villains provenienti da vari universi per impiegarli attraverso una storia principale che alternerà dettagliatissime cutscenes con scontri memorabili. La transazione fra i filmati di gioco, davvero eccezionalmente confezionati, e l’azione degli scontri è effettuata con una precisione ed una fluidità notevole. Non vi accorgerete del passaggio, ritrovandovi a riempire di mazzate il vostro avversario in men che non si dica. Chi vi scrive ha apprezzato moltissimo il taglio cinematico che NetherRealm ha voluto infondere nella sua ultima opera, nonostante il doppiaggio italiano non sia sempre all’altezza della situazione. Troviamo la storica voce di Batman (Lego Dimensions, la serie Arkham), Marco Balzarotti, inossidabile e credibile, scontrarsi con un Superman doppiato da Matteo Zanotti (Nathan Drake in Uncharted e lo spettro di Destiny) che risulta forse leggermente inadatto, come anche la voce di Riccardo Peroni per il Joker: perfetto nella serie Arkham ma un po’ stonato addosso ad un signore del crimine giovane (e che ricorda un po’ la versione cinematografica interpretata recentemente da Jared Leto). Qualche piccola imprecisione nel lip sync contribuisce inoltre a rendere il nostro adattamento un po’ meno performante rispetto a quello originale in lingua inglese.

Injustice 2 rappresenta la nuova frontiera dell’intrattenimento per gli appassionati dei multiversi editi da DC Comics

Non è comunque solo la storia principale a definire la modalità giocatore singolo di Injustice 2. A sostituire le missioni S.T.A.R. Labs del primo capitolo arriva infatti la modalità Multiverso, un’interessante rivisitazione di una particolarità che i fan DC comics conoscono bene: l’esistenza di diverse realtà parallele, ognuna con una propria versione di Batman, Superman, Flash e così via. Queste sfide saranno sempre diverse, proponendo una costante varietà al giocatore: per superare queste missioni dovremo affrontare un determinato numero di avversari, utilizzare alcune mosse speciali e così via. Ogni sfida completata ci premierà con un pezzo di equipaggiamento ed altri bonus che vedremo poco più avanti. La modalità Multiverso è perfetta per prolungare la propria permanenza su Injustice 2, specie se non siete appassionati di scontri online e multigiocatore.

NetherRealm ha migliorato tutto quello che c’era di buono nel primo capitolo, a cominciare dalla varietà dei personaggi disponibili, che in questa nuova iterazione sono ben ventotto (esclusi Darkseid e Brainiac, il primo sbloccabile come bonus preorder ed il secondo come “premio” per aver completato la campagna) e comprendono uno svariato numero di new entries, che vanno dalla fantastica Supergirl sino ai meno conosciuti Swamp Thing e Doctor Fate. Ogni personaggio è ben caratterizzato ed è dotato di un set di mosse molto semplici da eseguire e spesso spettacolari: torna infatti la possibilità di eseguire una “supermossa” premendo semplicemente i due grilletti del pad quando la barra dedicata (super meter) è piena, scatenando tutta la potenza del nostro eroe contro l’avversario. Il risultato è una pioggia di danni illustrati da una breve cutscene dal taglio cinematico. Notevole Flash che viaggia nel tempo malmenando il suo nemico o Supergirl che parte con l’avversario fino al Sole e conclude lanciando il povero malcapitato sulla terra a suon di vista laser.

Injustice 2
Combo e supermosse sono eseguibili con facilità, levigando la curva d’apprendimento.

La curva di apprendimento ridotta di Injustice 2 non va mai a scapito della profondità di gioco, che rimane comunque decisamente complessa e variegata. Un plauso quindi a NetherRealm per essere riuscita a creare un picchiaduro accessibile ma profondo, difficilmente paragonabile a qualunque altro esponente del genere al momento presente sul mercato. Ogni personaggio è dotato di sue particolari combo, di mosse speciali, di una supermossa e di diverse e personalizzabili specialità che potremo decidere di equipaggiare in un menù dedicato. Il sistema di combattimento rispecchia il classico canone di NetherRealm, ed è basato su tre colpi (leggeri, medi e pesanti) attivabili con tre tasti del pad, mentre ai grilletti è lasciata la gestione delle prese, dell’interazione ambientale, del clash e l’attivazione delle supermosse.

Altra firma distintiva dello studio di Chicago è l’ampio utilizzo di prese e contro-prese, da concatenare a calci alti ed uppercut per buttarsi nel juggling più sfrenato. Imparare il timing delle mosse è essenziale, e per aiutarci in questo ingrato compito è presente un menù rapido consultabile premendo il tasto options/start, che riporta esattamente i tempi di animazione di ogni attacco che vorremo portare a termine. Risaltano anche gli scenari, mai prima d’ora così dettagliati e carichi di elementi interattivi come barili, statue, piattaforme e sistemi di sicurezza da utilizzare contro i nostri avversari. Injustice 2 è dannatamente divertente, e grazie al suo particolare gameplay si lascia giocare con facilità ed immediatezza.

NetherRealm è riuscita a creare un picchiaduro accessibile ma profondo

Ogni combattimento, anche il più semplice, premierà il giocatore con della valuta in game, alcuni elementi cosmetici e, soprattutto, con pezzi di equipaggiamento. Il gear system infatti è una grossa novità all’interno del brand e nel panorama dei picchiaduro più in generale, ed implementa un elemento tipico dei giochi di ruolo nel cuore del titolo NetherRealm. Proprio come accade nei GDR in fatti, caschi, gambali, bracciali e così via influenzeranno direttamente le statistiche del nostro combattente. Le novità introdotte dal Gear System non si limiteranno ad influenzare solamente l’aspetto e le statistiche dei nostri eroi, ma ne altererà le mosse speciali e le sembianze. Alcuni shader cambiano infatti un personaggio completamente, trasformando Flash in Reverse-Flash o Supergirl in Power Girl, personaggi con una diversa identità, una voce ed un’aspetto differente (tuttavia per sbloccarli dovremo ricorrere a parecchie ore di gioco o all’acquisto di valuta in game tramite microtransazioni, una pratica non proprio amata).

Ogni pezzo di equipaggiamento necessiterà di un livello minimo del personaggio per poter essere utilizzato, e apporterà modifiche sostanziali alle statistiche ed all’aspetto del nostro eroe preferito. Chi vi scrive ha gradito molto la novità, che trasforma il mero “cambio costume” in qualcosa di più profondo e articolato. Inoltre sono disponibili veri e propri set tematici che garantiscono bonus particolari contro un determinato tipo di nemici. Batman potrà equipaggiare un costume con Kryptonite verde ed ottenere un buff contro Superman e Supergirl, Cyborg può upgradare la sua matrice per uno specifico tipo di avversari e così via. Con un incredibile numero di pezzi di equipaggiamento, shaders e versioni alternative del proprio alter ego, è praticamente impossibile incorrere in un altro eroe che abbia le vostre stesse fattezze, anche online.

Injustice 2
Il Dottor Fate ed Atrocitus sono due nuove entry nel roster di Injustice.

Un’intera sezione del menù principale, denominata Caveau di Brother Eye (il supercomputer ideato da Batman) ci metterà di fronte alle scatole madri, vere e proprie box piene di sorprese nelle quali trovare vari “pack” di equipaggiamento. Le scatole si classificano per rarità dei componenti in bronzo, argento, oro, platino e diamante; ognuno di questi preziosi contenitori vi darà immediatamente accesso ad un nuovo ninnolo per il vostro lottatore preferito. Le scatole madri sono acquistabili esclusivamente tramite valuta in game o vengono assegnate al compimento di determinate sfide (completare la campagna principale o il multiverso). I puristi del picchiaduro potrebbero non gradire il gear system ed i vari bonus che esso conferisce, tuttavia per le battaglie PVP il livello dei personaggi viene parificato istantaneamente, eliminando così il gap e permettendo uno scontro equo. Nei tornei e nelle competizioni ufficiali poi, i bonus dovuti all’equipaggiamento saranno completamente assenti.

Dal punto di vista del bilanciamento, ci troviamo di fronte ad un gioco che presenta qualche pecca. NetherRealm è nota per le continue patch ed il continuo lavoro sui personaggi che trasformano completamente la scena professionistica da un momento all’altro. Al momento ci sentiamo di dire che alcuni personaggi tipicamente zoner come Deadshot, sono decisamente sbilanciati e permettono di controllare eccessivamente il campo di battaglia, tenendo l’avversario a distanza e vincendo il match con estrema facilità. Sicuramente gli sviluppatori metteranno presto mano su questi “problemi”, ma se state per gettarvi nel caos delle partite competitive di Injustice 2, tenete conto che incapperete sicuramente in questo tipo di avversari, che aumenteranno di gran lunga la vostra frustrazione.

Injustice 2 è dannatamente divertente

Tecnicamente invece il lavoro di NetherRealm è encomiabile: il gioco è bello da vedere e da giocare, con i suoi sessanta FPS granitici, il supporto all’HDR e la risoluzione aumentata su PS4 Pro. La palette di colori vivaci rende bene sulla console Sony, proponendo un’estetica piacevole e ben realizzata. Il comparto audio è eccezionale, con musiche evocative (il tema di Brainiac vi risuonerà in testa per un po’) che ricordano i blockbuster cinematografici prodotti recentemente da DC e Warner Bros. Altro plauso va al netcode per gli scontri online, che ha funzionato alla perfezione, trovando avversari istantaneamente e velocemente, senza lag o problemi di sorta.

Conclusioni

NetherRealm ce l’ha fatta di nuovo, ed Injustice 2 è esattamente il picchiaduro che i fan di DC Comics stavano aspettando. Una storia ben scritta ed appassionante, un gameplay fresco e coinvolgente e diverse modalità presenti sin dal primo giorno contribuiscono a fare di Injustice 2 uno dei giochi più imperdibili della stagione estiva. Pochi difetti macchiano questo picchiaduro, tra i quali un evidente sbilanciamento per alcuni personaggi, un doppiaggio italiano non esattamente superbo e qualche animazione un po’ legnosa.

Impossibile non consigliare il nuovo lavoro di NetherRealm a tutti gli appassionati di fighting games, a tutti gli amanti dell’universo DC ed anche ai novizi che si avvicinano per la prima volta al genere, complice un gameplay davvero user friendly che si adatterà facilmente a tutti i livelli di esperienza. Ed Boon ed il suo team hanno sorpreso nuovamente, e la mole di contenuti che Injustice 2 offre al suo pubblico è così vasta ed interessante da essere praticamente impossibile da ignorare.



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