Insidia recensione

Insidia – Recensione

Bad Seed è uno studio italiano fondato nel 2014, che ha prodotto negli anni alcuni titoli piccoli ma interessanti, come Sleep Attack e The Beggar’s Ride. Questa volta i ragazzi milanesi capeggiati da Jacopo Musso hanno deciso di dedicarsi ad un genere davvero particolare, quello dei giochi strategici a turni, filone videoludico tornato sotto i riflettori grazie a titoli come X-Com 2 e anche Mario + Rabbids: Kingdom Battle, attirando nuovo pubblico e riaccendendo la passione nel cuore degli appassionati più stagionati.

Il nuovo lavoro di Bad Seed è proprio uno strategico con forti influenze MOBA, completamente gratuito e già disponibile su Steam per Windows, MacOS e Linux: Insidia. Per assicurarsi una buona base di utenti, lo studio milanese si è infatti affidato alla formula “free to play”, un modello di business ben rodato e oramai conosciutissimo anche grazie a giochi come DotA 2 e League of Legends. Lo scopo è ovviamente quello di aumentare facilmente il numero di copie installate e, possibilmente, anche la fanbase del nuovo titolo. Il caso di Insidia è però leggermente diverso dai giganti del free to play sopracitati, perché la monetizzazione avviene principalmente grazie all’acquisto (opzionale) di uno o più pacchetti di contenuti che daranno accesso a nuovi campioni, nuove skin e persino ad un (poco bilanciato) bonus di esperienza del 100%. Insidia cerca, senza mezzi termini, di essere accessibile alla più vasta fetta di utenti possibile, e questa scelta commerciale aiuterà sicuramente lo studio milanese a diffondere il loro nuovo prodotto con facilità.

Insidia

Insidia ci accoglie con un menù gradevole e user-friendly, che mette a disposizione del giocatore tre modi diversi per imparare le regole del gioco: un tutorial da circa 10 minuti, una battaglia contro la CPU o (la scelta peggiore) un match online contro avversari umani. La prima cosa che salta all’occhio però è la totale assenza della localizzazione italiana. Insomma, ce lo potevamo aspettare da uno studio indipendente estero, ma la mancanza dell’idioma italico in un prodotto Made in Italy lascia sicuramente perplessi. Anche perché la scheda del prodotto su Steam è perfettamente compilata in italiano, forse per attirare anche i meno anglofoni che si ritroveranno però un’amara sorpresa. A parte questo, Insidia mette a disposizione del giocatore una decina di campioni, disponibili immediatamente per chi avesse acquistato il Founder’s Pack o tramite esperienza per chi non volesse spendere. La scelta è abbastanza ampia e variegata, e ci permette di attuare una strategia mirata sin dal primo pick. Infatti ogni personaggio ha un suo determinato ruolo predefinito, esattamente come nei MOBA più blasonati: abbiamo l’assassino, il tank, il supporto, il guerriero e così via.

Una volta che avremo scelto un numero di quattro campioni fra i vari disponibili, potremo procedere a cominciare il nostro match tenendo a mente di dover cercare di selezionare una squadra più eterogenea ed equilibrata possibile per primeggiare contro il nostro avversario. Ognuno dei nostri campioni ha a sua disposizione alcuni attributi specifici, riguardanti ad esempio salute o attacco, e diverse abilità. Queste ultime possono essere di tre tipi: una attiva, utilizzabile subito dopo il movimento; una passiva, che avrà sempre effetto durante tutto il match; infine la ultimate, ovvero l’abilità definitiva del nostro campione, che sarà attivabile con un forte dispendio di energia. Durante il turno di gioco potremo attivare un solo personaggio, che potrà effettuate un’azione di movimento ed attivare una delle sue abilità. Dovremo ponderare con calma l’azione da intraprendere, perché dopo aver utilizzato un campione, questi non sarà disponibile per tutto il turno successivo. La mancata disponibilità del nostro eroe capiterà anche in caso la sua salute scenda sotto lo zero; dovremo aspettare un turno per il respawn, che costerà oltretutto salute alla nostra struttura difensiva della base.

Insidia cerca di essere accessibile alla più vasta fetta di utenti possibile

La vittoria, in Insidia, viene conseguita entrando nella base avversaria e sabotandola di conseguenza. Per entrare nella roccaforte dei nostri nemici dovremo prima fare i conti con i tre portali d’ingresso, che rimarranno chiusi fino a quando non riusciremo a prendere possesso del cannone centrale per abbatterli. Per effettuare questa operazione dovremo riuscire a piazzare, e di conseguenza a difendere, uno o più campioni sul terreno centrale a forma di croce per un determinato numero di turni. Se riusciremo a mantenere il controllo del centro, un raggio laser abbatterà i portali per noi. Sostanzialmente il gioco è tutto qui: la mappa è solo una, anche se Bad Seed sta lavorando a nuove versioni che aggiungano più varietà al paesaggio. Il vero divertimento sta nel cercare di scegliere una squadra che abbia sinergia in attacco e difesa, ed ovviamente nel riuscire ad utilizzare tutte le abilità dei nostri campioni nel miglior modo possibile. Ognuno dei nostri eroi potrà fare affidamento su trappole, imboscate, attacchi a lungo e corto raggio, teletrasporto e via dicendo. Sostanzialmente la padronanza e la conoscenza di ogni campione trasformano il gioco in una intricata partita a scacchi, dove chi sa pianificare al meglio le sue mosse avrà la meglio. A differenza dei MOBA più blasonati, la possibilità di poter utilizzare un solo campione a turno rallenta la velocità del gioco ma non il divertimento, che andrà in crescendo una volta iniziato a prendere dimestichezza con le abilità dei nostri personaggi.

Insidia è un titolo chiaramente rivolto alla competitività online: non è presente infatti alcuna modalità storia, e non c’è altro modo per godersi appieno il titolo se non quello di affrontare un match contro un avversario umano. Certo, è presente una modalità “Practice” dove potremo affrontare dei bot, ma si tratta a tutti gli effetti di un’alternativa semplificata e alla lunga priva di mordente. Ad arricchire ulteriormente l’offerta (e gli stimoli) per il multiplayer ci pensano oggetti cosmetici di vario tipo, achievements e persino una leaderboard. Il comparto grafico è qualcosa che sa di già visto, uno stile cartoonesco piuttosto anonimo che però non graverà affatto sulle prestazioni del vostro PC, anche se l’aspetto semplicistico del gioco a volte sembra mancare della cura adeguata che un titolo del genere dovrebbe avere. Tuttavia Bad Seed crede molto nel design dei personaggi, così tanto da aver aperto una pagina Kickstarter per realizzare delle miniature basate sui Campioni di Insidia. La colonna sonora (purtroppo) non è affatto memorabile, spesso ci ritroveremo ad abbassare il volume per evitare di ascoltare per la centesima volta lo stesso brano ripetuto.

Conclusioni

Insidia è un titolo che può divertire molto, e non vi nascondiamo che vediamo nel lavoro di Bad Seed un buon potenziale per il futuro. Certo, al momento l’intera struttura del gioco è improntata esclusivamente sul comparto multigiocatore, ma gli sviluppatori sono attenti e all’ascolto, e hanno già dichiarato di essere al lavoro su una nuova mappa e su altre interessanti novità. Lo strategico di Bad Seed è diverso dalla maggioranza dei prodotti della concorrenza, e questo è un bene: l’offerta gratuita di Insidia è sufficiente per intrattenervi per parecchio tempo, e la totale assenza di meccaniche pay to win è un ulteriore punto a favore per gli sviluppatori milanesi.

Insomma, Insidia non vi chiede null’altro che un po’ di tempo per essere apprezzato, e noi glielo abbiamo dato volentieri. Alcune imperfezioni visive sono solamente un peccato di gioventù che siamo sicuri cambierà presto. Peccato per la mancata localizzazione italiana, che in un gioco realizzato da italiani sa tanto di smacco. Non possiamo fare altro che consigliarvi di provarlo, specie se siete amanti del genere. Dopotutto è lì su Steam che vi aspetta, ad un click di distanza dal vostro hard disk.


 

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