Chi e’ quel giovanotto indisponente con la Vespa scoppiettante che disturba la mia pubblica quiete? No, non stiamo parlando del leggendario Super Giovane, anche se il coefficiente tamarro non è poi così distante. Quel mascellone prorompente, quegli abiti sgargianti da far impallidire la buon’anima di Elvis e quella moto scarburatissima che sfida bellamente le più note leggi della fisica possono appartenere solo a lui: Joe – ma chi t’ammazza – Danger. Dopo aver tagliato i traguardi più impensabili su PS3, Xbox 360 e su smartphone più o meno arrembanti, la prima creatura di Hello Games – quella che consacrò uno studio di quattro amici in uno degli sviluppatori più apprezzati di casa Sony – torna a far visita anche nell’handheld del colosso nipponico. L’ottimo Joe Danger 2: The Movie è disponibile da pochi giorni per PS Vita con un porting pieno di riconferme ma, allo stesso tempo, con qualche novità ulteriore sulla linea di partenza. Novità che, manco a dirlo, faranno la gioia dei fedelissimi dello stuntman più buffo dei videogiochi.
A molti di voi, probabilmente, il nome Evel Knievel dirà poco o nulla: il che non è certo un peccato capitale, visto che il più celebre stuntman su due ruote della storia non ha mai goduto, qui nel vecchio continente, della stessa fama raggiunta negli Stati Uniti. Difficile pensare che i britannici di Hello Games fossero degli aficionados incalliti di Knievel, anche se molto dello stile del loro iconico protagonista presenta tratti comuni con questa leggenda dell’entertainment.
Ok, chiuso il momento delle curiosità, iniziamo ad analizzare quali siano le novità principali introdotte in questo capitolo per PS Vita. Di sicuro non siamo di fronte ad un porting senz’anima e cuore, visto che lo sviluppatore (non direttamente Hello Games ma, rullo di tamburi, Four Door Lemon) ha concentrato gran parte dei propri sforzi sia nel comparto grafico, che appare indiscutibilmente vibrante e piacevole sulla diagonale della portatile, sia e soprattutto sulla revisione del sistema di comandi, che ora sfrutta in modo elegante le librerie touch dell’hardware Sony. Joe Danger su Vita è giocabile anche da mani non esperte – il che, come vedremo non significa affatto essere di fronte ad un gioco semplice. “Easy to play, hard to master” (facile da giocare, difficile da padroneggiare) è tutto tranne che un modo di dire.
Da un punto di vista contenutistico, Joe Danger 2: The Movie offre anche in questa variante oltre ottanta circuiti con cui sbizzarrirsi (inclusi i divertentissimi tracciati dell’Undead Movie Pack), che spaziano tra le rivisitazioni più esilaranti di set cinematografici famosi: dal Joe-Rassik Park al Beverly Thrills Cop ogni gara è un tripudio di citazionismo, di humor scanzonato in perfetto stile Joe Danger. L’introduzione “automatica” del DLC Undead Movie Pack non rappresenta l’unica novità: il roaster di aspiranti motociclisti, già di per sé nutrito nella versione originale del titolo, si arricchisce ulteriormente con l’arrivo di tre personaggi particolarmente cari al fandom Sony: Sackboy di LittleBigPlanet, Iota e Atoi del meraviglioso Tearaway. Considerando il successo di queste due IP nella variante per PS Vita, l’omaggio del team di sviluppo a PlayStation appare quanto mai azzeccato. A questi si affiancano comunque altri nuovi personaggi giocabili, presi in prestito dagli universi di Team Fortress e dell’oramai immancabile Minecraft: in termini di varietà, insomma, non ci possiamo certo lamentare. Visto e considerata la presenza della modalità Movie Maker, editor di livelli personalizzabili che, proprio in virtù dei comandi touch, pare aver trovato una seconda giovinezza.
Parlando più da vicino di meccaniche di gioco, Joe Danger 2: The Movie, come del resto ciascun esponente di questa divertentissima serie, è un atipico racer in salsa arcade, dove l’enfasi viene posta prevalentemente nella realizzazione di trick ed evoluzioni arzigogolate, pur senza negare qualche occhiata ai tempi migliori. Come sottolineato qualche riga indietro, scendere in pista con Joe Danger è quanto di più semplice si possa immaginare: presa la necessaria confidenza col command schema (operazione che non vi ruberà più di una manciata di minuti) si è perfettamente in grado di sfrecciare sull’asfalto e, con l’occasione, di fare qualche acrobatica piroetta. Il discorso cambia però radicalmente qualora l’obiettivo fosse la perfezione: raccogliere i vari collezionabili (tra cui le famigerate lettere che compongono la scritta DANGER) o siglare tempi e punteggi migliori non solo richiede dei riflessi al limite del sovrannaturale, ma una dedizione enorme alla causa di Joe Danger. Dedizione che, inutile sottolinearlo, costringe il giocatore ad un numero esorbitante di retry sullo stesso circuito, sino a quando sarà memorizzato ogni singolo ostacolo e gran parte delle azioni possibili giungono quasi automatiche. Ma fidatevi, è una strada lunga e faticosa: fortuna che l’atmosfera sconclusionata che regna in questi inverosimili set cinematografici annulla ogni eventuale traccia di frustrazione, attivando quel famelico meccanismo dell'”ancora una e poi smetto” – di cui cadrete vittime decine e decine di volte. Dovesse poi essere tutto questo troppo facile per degli stuntman navigati come voi, sappiate che è disponibile un ulteriore set di Sequenze Tagliate: ma sappiate che la difficoltà impenna forse più di quanto sa fare il nostro eroe.
L’impianto tecnologico di Joe Danger 2: The Movie è un piccolo gioiellino dell’hardware tascabile di Sony: ottima la realizzazione degli scenari, coloratissimi e ricchi di dettaglio, sulla stessa lunghezza d’onda la modellazione e la texturizzazione dei numerosi personaggi giocanti, con Sackboy e Iota (a fianco del leone, Joe) riproposti in modo encomiabile. Gradita ciliegina sulla torta è un frame rate granitico, ancorato dall’inizio alla fine a 60 frame al secondo anche nelle situazioni dove il pericolo si fa sentire: ma se fate Danger di cognome, ci vuole ben altro per spaventarvi. Nulla da dire sul comparto audio, che propone le medesime campionature della controparte da salotto articolate su jingle orecchiabili e rilassati ritagliate su misura al mood del titolo. Chiudiamo con un pizzico di amaro in bocca per quanto concerne la componente multigiocatore di questo secondo episodio, grande assente per ovvi motivi e limitata alla sola presenza di classifiche online, a fianco della possibilità di scaricare gli utilissimi ghost. Sia chiaro, Joe Danger è godibilissimo già in single player, ma arricchire ulteriormente il tutto con del sano e brutale agonismo non avrebbe certo infastidito nessuno. Sarà per la prossima gara.
In Conclusione…
Sarà per quel suo fascino sbarazzino, per quella casacca inguardabile che indossa con una naturalezza d’altri tempi o per quel coraggio che mai si direbbe proprio di un omuncolo tutto testa e poche gambe, ma Joe Danger non teme rivali nemmeno su PS Vita. La creatura di Four Door Lemon – sotto la supervisione di Hello Games – è una piccola perla che gli amanti di questo franchise non dovrebbero perdersi per alcuna ragione. La cura dei dettagli, control schema in primis, la varietà dell’offerta e lo stile unico con cui tutto sfreccia sullo schermo di Vita sono il biglietto da visita perfetto per descrivere quello che, alla fine della fiera, è tutto tranne che un semplice porting. Con un replay value a dir poco strepitoso, questa versione “slim” di Joe Danger 2: The Movie riesce nell’intento di non far rimpiangere in alcun modo le sorelle maggiori, fornendo un diversivo tanto allegro quanto impegnativo ai fedelissimi del gioco in mobilità. La mascella più dirompente dell’entertainment, insomma, colpisce ancora.
Voto: 8.5/10
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