News 30 Ott 2019

Junichi Masuda ammette che la timeline dei giochi Pokémon “non ha senso”

In questi 20 anni di giochi Pokémon abbiamo vissuto diverse avventure e conosciuto tanti personaggi e mostriciattoli tascabili… ma come si collegano temporalmente i vari giochi tra loro?

In alcuni capitoli dei personaggi tornano in versione adulta (basti pensare a Red, protagonista del primo gioco, presente anche in Oro/Argento e Sole/Luna) oppure con altri collegamenti, per cui i fan hanno sempre tentato di capire la timeline effettiva, ma senza un vero e proprio risultato visto che spesso si trovano delle contraddizioni.

Non è colpa dei fan non essere riusciti a capire la timeline dei giochi… semplicemente perché non ha senso.

A rivelarlo è la stesso Junichi Masuda, producer di Pokémon Spada e Scudo, in una intervista per GameSpot:

Comincia ad essere un po’ troppo complicato porre attenzione alla timeline. Ad esempio, potrebbe esserci un professore che appare in un gioco ma che non avrebbe senso applicando una logica temporale. Quindi non pensateci troppo.

In Pokémon ciò che conta è l’espansione del mondo, ovvero le regioni, che diventa più grande ad ogni capitolo.

Più che parlare di una timeline, parlerei di aggiunte allo spazio fisico.

Insomma, potete anche smettere di cercare di dare un senso a tutto e godervi i singoli giochi per quello che sono, senza stare a pensare a come e perché siano presenti certi personaggi.

Una scusa per non ammettere alcuni errori?

Forse, ma nel frattempo iniziamo a chiederci se magari troveremo qualche collegamento anche in Pokémon Spada e Scudo, che vi ricordiamo saranno disponibili dal 15 novembre e potete prenotarli qui.


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