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Come sempre. ampio spazio viene lasciato alle spettacolari manovre stunt: qualcosa come prendere un aereo, fare un paio di salti della morte sulle sue ali e abbandonarlo al proprio destino, mentre sfreccia inesorabile verso uno stabilimento di armi nemico. La transizione alla next generation si vede anche qui, e ora è possibile muoversi liberamente su qualsiasi veicolo “stunt”, piuttosto che doversi ancorare ad appositi punti specifici. Muoversi in libertà lungo le ali di un biplano a pochi metri dal suolo, che ci volete fare, ha un fascino mica indifferente.
Se graficamente il titolo di Avalanche Studios ci è parso solido e convincente già da questa presentazione, ad averci davvero colpito è la totale libertà di movimenti, azione ed esplorazione affidata al giocatore. L’isola di gioco è a dir poco enorme, ma è sbloccata sin dall’inizio ed è esplorabile in ogni centimetro.
Da questo, si capisce anche l’importanza di mettere a disposizione strumenti che permettono una navigazione più veloce. Just Cause 3 è free roaming all’ennesima potenza, e sembra seriamente in grado di mantenere quelle promesse a cui, ad oggi, soltanto pochi titoli hanno saputo tener fede. Alla longeva missione principale andranno dunque ad affiancarsi avventure secondarie e modalità di gioco alternative – alcune delle quali, molto interessanti, ci vedono sulla wingsuit in una zione della pellicola Speed: vietato scendere sotto una determinata velocità. Interessante anche Crash Bomb, in cui dovremo abbattere fortezze nemiche a mo’ di Kamikaze. Completare missioni secondarie e “minigame” alternativi premierà Rico con potenziamenti, mod e altri orpelli, utilizzabili tranquillamente nella campagna principale.
Dai, siate onesti, quel mattacchione chiassoso di Rico Rodriguez era mancato un po’ anche a voi. Basterebbe il solo carisma di uno dei protagonisti ingiustamente meno noti dello spettacolo videoludico a farci gioire per l’imminente arrivo della terza installazione di Just Cause. Ma la realtà dei fatti è ben altra, e per certi versi è rosea oltre le migliori aspettative: Just Cause 3 è un free roaming che aspira all’eccellenza, che gode di un comparto tecnologico (motore fisico in primis) delle grandissime occasioni e riesce a mescolare con astuzia divertimento e gameplay. Distruggere qualsiasi cosa nelle vesti di un sociopatico sfrontato che si muove nei cieli con maggior naturalezza che al suolo, che ve lo diciamo a fare, è divertentissimo: e nonostante le dimensioni esagerate dell’area di gioco, ci sono così tante cose da fare e così tanti modi per farlo che difficilmente rischieremo di incappare nel fattore noia.
Con Just Cause 3, insomma, Avalanche Studios e Square Enix rischiano di fare il proverbiale colpaccio. Che in questi giorni l’universo dell’open world sia alquanto inflazionato lo sappiamo tutti benissimo. Ma qui c’è davvero di che restare a bocca aperta.
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