Just Cause 3 Mech Land Assault
30 Giu 2016

Just Cause 3: Mech Land Assault – Recensione

Avalanche Studios ci riporta nelle bellezze mediterranee dell’arcipelago di Medici, con la seconda espansione di Just Cause 3: Mech Land Assault. Il nuovo add-on fa parte del pacchetto di aggiunte previste dal pass stagionale Air, Land and Sea. Abbiamo lasciato Rico Rodriguez mentre atterrava dopo aver sconfitto l’elivelivolo eDEN nella precedente espansione Sky Fortress, ma gli eroi raramente riposanoTom Sheldon, amico di vecchia data del nostro esplosivo protagonista, ha avvertito nuovamente Rico di una nuova minaccia a nord di Medici, in una nuova e misteriosa isola che prende il nome di Lacrima. Nella nuova isola, ci aspetta una dura battaglia contro la eDen Corporation, nuovamente interessata a mettere le mani su poteri più grandi di lei. A tirare le fila pare però sia una misteriosa società segreta che prende il nome di Mano Nera.

Just Cause 3: Mech Land Assault riprende le meccaniche del gioco base, questa volta ampliandole grazie all’uso di mezzi meccanici armati o Mech. Questo elemento, esattamente come la nuova tuta alare al Bavarium di Sky Fortress, aggiunge una incredibile varietà alla componente sandbox del titolo, e si rivela un nuovo game-changer per il gioco firmato Avalanche Studios.

A bordo del mech

Anche se non avete ancora terminato la campagna principale del titolo, e siete quindi ancora in lotta contro le milizie del generale Di Ravello, i contenuti di Mech Land Assault si attiveranno non appena completata l’installazione del contenuto scaricabile. Seguiremo quindi le istruzioni di Tom Sheldon e, esattamente come in Sky Fortress, verremo introdotti a delle cutscene animate composte da tavole illustrate. Purtroppo ci teniamo a ribadire che, dal nostro punto di vista, questo tipo di intermezzo non è all’altezza di quanto visto nella campagna principale del gioco, e rimane inspiegabile la scelta stilistica intrapresa dallo studio. L’utilizzo di disegni animati piuttosto che grafica digitale è probabilmente giustificabile per motivi di budget.

just cause 3 mech land assault
Il nostro robottone in tutta la sua devastante presenza.

Facciamo quasi immediatamente conoscenza dei nostri avversari, l’oscura associazione che prende il nome di Mano Nera, e dopo i primi minuti di gioco saliamo finalmente a bordo del primo carro armato semovente e corazzato: il nostro Mech. Questo particolare veicolo è reperibile in gioco di due versioni, che si differenziano dall’arma montata sul “braccio” destro del mech. La prima è dotata di un cannone spaccabavarium, ideale per abbattere la fanteria e per distruggere dei particolari scudi protettivi dei generatori, e la seconda monta invece un classico cannone più adatto a demolire veicoli.

Tuttavia, nessuna delle due armi verrà utilizzata spesso, poiché nel braccio sinistro del nostro robottone semovente si nascondono ben due formidabili abilità offensive che non trovano finora pari all’interno del gioco. Potremo infatti colpire in corpo a corpo veicoli e strutture con la semplice pressione di un tasto, oppure utilizzare una sorta di gravity gun alla Half-Life chiamata GRIP, in grado di attrarre magneticamente qualsiasi cosa (persino carri armati o elicotteri) per poi scagliarli a decine di metri di distanza, scatenando una devastazione incredibile.

A bordo del nostro mech potremo affrontare praticamente un esercito, data la facilità con cui questo possente mezzo è in grado di ridurre in poltiglia carri armati, elicotteri e auto nemiche. La fanteria non rappresenterà più un problema, ed in generale le truppe nemiche verranno spazzate via in pochi istanti. A parte la goliardica sensazione di quasi onnipotenza, Mech Land Assault cade in un mission design piuttosto povero e ripetitivo. La nuova isola di Lacrima non introduce null’altro che avamposti da liberare, che per quanto siano utili a godere della nuova potenza di fuoco a disposizione del nostro robottone, verranno quasi subito a noia.

Just Cause 3 Mech Land Assault
Sradicare costruzioni in cemento? Nessun problema!

L’assalto della ripetitività

Questo contenuto scaricabile infatti cavalca la filosofia del “bigger, better, faster”, proponendo una sorta di formula concentrata di quanto già visto nella campagna principale. Il problema più evidente è la carenza di un qualsiasi tipo di trama interessante sotto ogni punto di vista. Manca un cattivo degno di questo nome, e anche di un qualunque motivo di coinvolgimento da parte del giocatore. A parte le due missioni più importanti, ovvero quelle iniziali e finali, per tutta la durata del DLC ci ritroveremo costretti a liberare avamposti nemici uno dopo l’altro, nelle quattro provincie dell’isola prigione di Lacrima.

L’unico lato positivo di questo continuo ripetersi dell’esperienza di gioco è la volontà di Avalanche di mescolare un po’ le carte e rendere le roccaforti nemiche più caratteristiche, dandoci come requisito di vittoria la liberazione di prigionieri di guerra e del loro leader, la possibilità di armare i neo evasi ed infine resistere ai tentativi della Mano Nera di riprendere possesso dell’avamposto. Tuttavia, dopo i primi tre fortini della mano nera il gameplay scivolerà ben presto nella ripetitività. Nonostante la nuova storyline ci terrà impegnati per circa tre-quattro ore, la dimenticheremo piuttosto in fretta.

A parte la goliardica sensazione di quasi onnipotenza, Mech Land Assault cade in un mission design piuttosto povero e ripetitivo

Diverso il discorso che riguarda le sfide, tramite le quali potremo sbloccare nuove mods per il nostro mech: queste si rivelano infatti un’alternativa interessante e divertente che ci permetterà di sfoderare tutto il nostro arsenale bellico e scatenare la potenza devastatrice del nostro Mech. Nel menù di upgrade potremo inoltre aumentare la velocità del nostro carro armato semovente, migliorare l’arma GRIP aumentandone portata e rapidità, per arrivare a costruire la macchina di distruzione perfetta. Oltre alle sfide, il DLC ci darà accesso ad una nuova arma, il fucile Bavarium Power Core, in grado di disattivare gli scudi al Bavarium della Mano Nera. Tuttavia non si tratta di un’arma particolarmente degna di nota, in quanto nel nostro arsenale di base sono già presenti attrezzature ben più devastanti.

Conclusioni

Nonostante pecchi di ripetitività per quanto riguarda la missione principale, l’ultima espansione di Just Cause 3 aggiunge nel complesso una quantità di divertimento elevata, complice la devastazione che mezzi come i mech sono in grado di scatenare. Gli amanti della serie non potranno ignorare questo contenuto scaricabile, tuttavia se le prodezze un po’ tamarre di Rico Rodriguez non vi hanno entusiasmato, non vi consigliamo di procedere all’acquisto, poiché questo DLC è un “more of the same” sotto steroidi.

Avalanche Studios è riuscita comunque a mettere un po’ di pepe in più nella rodata formula di Just Cause 3, e insieme agli upgrades di Sky Fortress, questo contenuto scaricabile stravolge l’esperienza di gioco in modo definitivo, dando ai giocatori amanti del caos e della componente sandbox del titolo un fantastico motivo per riprendere in mano il pad e gettarsi nuovamente nel paradiso mediterraneo di Medici.

Il pack di Just Cause 3: Mech Land Assault é disponibile al prezzo di € 11.99 come espansione stand alone, prezzo forse un tantino salato per la quantità di ore di gioco offerte. Altrimenti è possibile reperirlo all’interno del Season Pass Air, Land & Sea, al prezzo di € 24.99, un’offerta decisamente più attraente e che comprende il buon Sky Fortress. L’ultima espansione, Bavarium Sea Heist, arriverà entro fine estate.