Essere donne e sviluppare videogiochi si può. Lo dice la Donna Australiana dell’anno, una sviluppatrice di videogiochi per l’appunto.
Siobahn Reddy, co-fondatrice dello studio di sviluppo Media Molecule, è stata scelta come Donna Australiana dell’anno durante una cerimonia organizzata dalla BBC che ha avuto luogo nella città di Londra la scorsa notte e ospitata dal programma Woman’s Hour. Il grande passo per il genere femminile nel mondo prevalentemente maschile (e maschilista) dei videogiochi ha allietato e allo stesso tempo ha sorpreso molto la sviluppatrice.
Questa nomina ha fatto scattare in Siobahn una molla che per sua stessa ammissione l’ha portata a riflettere su quanto sia esiguo il numero di donne impegnata nello sviluppo di videogames.
“Sono stata con la testa china sulle cose da fare per così tanto tempo che non sono stata brava a realizzare quanto sia basso il numero di donne coinvolto nei viodegames. Negli ultimi mesi ho iniziato a pensare di più su come potrei incoraggiare le giovani donne ad entrare in questo mondo”.
La straordinarietà della Donna Australiana dell’anno è stata sottolineata anche dalla sua apparizione nella lista delle 100 donne più potenti stilata dalla BBC Radio 4. Il ricevimento di un premio per gli sforzi compiuti dovrà però servire da incoraggiamento per quelli futuri della Reddy, come d’altronde ha personalmente ammesso; questo gesto è quindi un segno di fiducia e attenzione verso una persona che certamente, per posizione e notorietà, è più in grado di altri nel difficile compito di attrarre le nuove generazioni di sesso femminile nell’intricato e creativo mondo del gaming development.
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