Ubisoft ha finalmente rivelato (di nuovo) Skull and Bones e il gioco dei pirati, spesso rinviato, verrà finalmente lanciato entro la fine dell’anno. In vista di ciò, continuano ad arrivare nuovi dettagli sul gioco. In una recente intervista, il game director del gioco, Ryan Barnard, ha parlato di cosa i giocatori dovrebbero aspettarsi dal gioco per quanto riguarda la sua storia.
Secondo Barnard, Skull and Bones non porrà troppa enfasi sulla narrativa. Sebbene il gioco abbia elementi di storia, Barnard afferma che non si tratta di un’esperienza guidata dalla narrativa e si concentra invece sul consentire ai giocatori di creare la propria avventura.
Skull and Bones non è un gioco basato sulla narrativa. Abbiamo delle parti narrative: nel gioco incontrerete importanti NPC chiamati Kingpins che hanno le loro storie che imparerete man mano che svilupperete un rapporto con loro e assumendo contratti con loro. C’è una storia alla base del gioco con la quale costruiamo l’intera lore del mondo, ma non è questo l’obiettivo principale. Vogliamo che i giocatori creino le proprie storie e siano in grado di scegliere il tipo di pirata che vogliono essere. Ciò che vi guiderà attraverso il sistema di progressione che chiamiamo Infamia, è il fatto che avrete accesso a progetti nel gioco che vi forniranno diversi tipi di navi, armi e armature, e avrete bisogno di quelli mentre vi muovete ed esplorate nuovi modi per essere più efficaci contro nuovi nemici.
Rapporti recenti hanno dipinto un quadro tumultuoso sullo sviluppo di Skull and Bones, nonostante sia vicino al lancio. Gli stessi sviluppatori del gioco avrebbero affermato che l’esperienza manca di profondità, mentre è stato anche riferito che il suo rilascio è stato spinto solo perché Ubisoft ha un accordo di sussidio esistente con il governo di Singapore, dove è stato sviluppato il gioco.
Vi lasciamo al filmato cinematico mostrato ieri all’evento dedicato a Skull and Bones, ricordandovi che arriverà il prossimo 8 novembre! Potete preordinare una copia del titolo tramite questo link. Cosa ne pensate di questa ultima dichiarazione? Fatecelo sapere sul nostro gruppo Facebook.
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Nato nel medioevo videoludico, i fantastici anni ’80, Amedeo è cresciuto con i grandi classici del gaming, passando per tutte le console sulle quali riuscisse a mettere le mani. Appassionato fino alla morte di Star Wars e The Witcher, vive fra mondi fatti di LEGO e GDR cartacei. Nel tempo libero gli piace dare legnate in palestra e leggere libri.
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