terra di mezzo l'ombra della guerra
23 Mag 2017

L’Ombra della Guerra – Anteprima

Greetings from Mordor, wish you were here. Difficile non notare, nell’affollato show floor della Microsoft House di via Pasubio 21, la curiosa t-shirt indossata da una sorridente ragazza di Monolith. Lo ammettiamo, avremmo venduto un paio di arti per avere anche noi una t-shirt simile, ma la nostra visita nella città meneghina organizzata da Warner Bros aveva uno scopo decisamente più nobile: provare, per la prima volta, un estratto succulento de L’Ombra della Guerra, sequel attesissimo dell’acclamato L’Ombra di Mordor, disponibile su PS4, Xbox One e PC (questi ultimi legati dalla formula Play Anywhere di Microsoft) dal prossimo 25 Agosto. Un titolo per il quale non servono troppe presentazioni, e al cui riguardo nemmeno tre mesi fa abbiamo realizzato un’approfondita anteprima direttamente dalle strade di San Francisco in occasione della GDC.

Un “open world third person RPG“, per usare la definizione utilizzata dallo stesso Designer Director nel corso della presentazione iniziale de L’Ombra della Guerra, un sequel mosso dal semplice (si fa per dire) obiettivo di espandere all’inverosimile quanto di buono era già stato fatto, nella passata generazione, dal dinamico duo composto da Talion e Celebrimbor.Del resto, la storia de L’Ombra di Mordor è simile a quella di un calciatore poco conosciuto che, approdato quasi a sorpresa nella serie maggiore, inanella una serie di successi così eclatanti da renderlo un autentico prodigio“. Seppur non esente da qualche difetto di gioventù, lo spin-off incentrato sul leggendario creatore dell’Unico Anello riuscì perfettamente nel proprio scopo, introducendo le platee di giocatori ad un gameplay open world vario ed entusiasmante e, più di ogni altra cosa, ad una meccanica, quella del Nemesys System, tanto inedita quanto avvincente.

A distanza di quasi tre anni, più che lecito attendersi da Warner e dai ragazzi di Monolith qualcosa di ancor più eclatante e memorabile: sia in termini narrativi, con l’approfondimento sulle vicende di Talion e del suo peregrinare nelle lande di Mordor, sia in termini di giocabilità. Richieste, desideri ed aspettative che abbiamo avuto il piacere di verificare noi stessi, pad alla mano, nel corso dei circa 45 minuti di hands on, dove per la prima volta in assoluto ci siamo cimentati nella conquista di una roccaforte nemica, dominata da un terribile Overlord e controllata a vista da un esercito personale fatto di generali, Warchief e altre creature tutto tranne che raccomandabili.

L'Ombra della GuerraQuanto provato oggi, una fase di gioco non eccessivamente avanzata in termini narrativi ma indubbiamente vantaggiosa in termini di skill tree di Talion, ci ha permesso di capire da vicino la meccanica del Siege, ovvero di conquista di una roccaforte nemica. Posto di avere a propria disposizione un “esercito” ragionevolmente rodato – in termini di gameplay, ciò si traduce in un livello maggiore a seconda dei progressi siglati da Talion e orcheschi compagni di squadra – è fondamentale approcciare la battaglia nel modo corretto prima ancora di scendere in campo. La fase preparatoria alla conquista permette infatti di andare a comporre la nostra armata, scegliendo tra tre differenti opzioni, tra quelle disponibili e “sbloccate” nell’avventura principale, per ciascuna tipologia offensiva. Potremo ad esempio dotarci di un set di enormi orchi, lenti come baobab ma abili a distruggere le mura difensive nemiche; oppure optare per mostriciattoli meno “forti” e resistenti, ma numericamente più consistenti e capaci di sfiancare i generali più tosti prima del colpo di grazia. Potremo farci affiancare da Orchi epici dediti all’utilizzo di fuoco, veleno o “long range”, o richiamare un drago sputafuoco ai nostri servigi – che non starà certo a far distinzione tra orchi buoni e cattivi quando si tratta di far fuoco, ma non saremo certo noi a dirvi quanto sia dannatamente efficace quando il campo di battaglia si riempie…

Mordor è piena di sorprese

Fatta questa scelta iniziale e, in modo del tutto facoltativo, scelta una guardia del corpo tra le nostre fila, che accorrerà in nostro aiuto quando la situazione si fa pericolosa, la conquista odierna ci ha visti dapprima conquistare tre punti di interesse, eliminandone gran parte della resistenza che li pattugliava – tra cui, immancabili, numerosi generali con annessi punti di forza e succulente debolezze, per poi guadagnarci l’accesso alla sala del “trono” principale per uno scontro – non certo faccia a faccia – con l’Overlord di turno. Overlord, immancabilmente, difeso a vista da una dozzina abbondante di creature, un paio delle quali alte come una palazzina e armate di tutto punto. La bontà della demo, che ci permetteva di comandare un Talion particolarmente agguerrito e non certo privo di skill moves da farci gridare compiaciuti, ci ha permesso di saggiare alcune delle nuove mosse dell’epico eroe Tolkeniano – tra cui una sorta di power-slide con rallentamento temporale, utile per aprire come si deve gruppetti di nemici armati pesanti, o un utilissimo affondo congelante che, portato a segno, innesca una serie fulminea (e spesso letale) di attacchi combo.

Usciti vincitori dallo scontro, impresa che ci ha richiesto una mezz’ora abbondante di gioco ed un solo retry (ad un passo dalla vittoria, ad onor del vero, causa i riflessi annebbiati di chi vi scrive che ha lisciato bellamente un QTE con annessa ascia in mezzo agli occhi), abbiamo avuto ulteriore assaggio delle novità di questo L’Ombra della Guerra – che ora andremo ad elencare – decidendo il nuovo Overlord, questa volta alleato, della fortezza. Fortezza che, a scelta effettuata, si è trasformata sotto i nostri occhi andando ad assumere i “lineamenti” e i tratti distintivi del suo nuovo Signore. Almeno fino a quando qualche altro Uruk poco pacifico andrà a reclamarne il dominio.

L'Ombra della GuerraQuanto appena detto, lo ricorderete, rappresenta uno degli aspetti più interessanti del nuovo Nemesys System, portato all’ennesima potenza proprio in questa seconda iterazione. In L’Ombra della Guerra non sarà solo Talion a vivere faide personali, vendette o rivincite con altri NPC nemici: orchi e Uruk, che siano alleati o nemici, avranno delle storie proprie e personali le cui conseguenze potranno compiersi proprio nel campo di battaglia – non a caso, uno dei Warchief nemici è stato abbattuto da uno dei nostri, desideroso di vendetta per una violenza subita tempo addietro. La conseguenza più immediata del nuovo Nemesys è la presenza di un numero enorme di variabili, e quindi di situazioni, all’interno di ciascuna partita. Una rete di fatti, avvenimenti, tradimenti e odi mai repressi che potremo sfruttare a nostro vantaggio, se canalizzata nel giusto modo, o di cui potremo cadere vittime se trascurata al momento sbagliato.

Il Nemesys System è stato portato all’ennesima potenza, con un numero enorme di variabili

Particolarmente interessante, seppur visto soltanto parzialmente nella demo odierna, è il Gear System de L’Ombra della Guerra: Talion avrà accesso ad armi ed equipaggiamento più efficaci, eliminando di volta in volta Warlords, Warchief e altre creature ostili che popolano Mordor. Se da un lato ciò significa mettere mano a lame drasticamente più potenti o ad armature in grado di resistere maggiormente agli affondi nemici, dall’altro sarà inoltre possibile personalizzare il nostro alter ego in termini più strettamente estetici, appropriandosi di vessilli e divise dall’indubbio fascino. Da ricordare, come fattoci notare dal Producer del titolo, che non sempre l’arma più “potente in termini numerici” è quella più adatta ad un tale nemico: ancora una volta, insomma, conoscere l’avversario e sfruttarne le debolezze è la chiave del successo.

Il nuovo Gear System de L’Ombra della Guerra va a braccetto con una rivisitazione più approfondita del sistema rolistico, che si appropria di uno skill tree ramificato e nettamente più diversificato rispetto a quanto visto in precedenza: niente più crescita lineare, come affermato dal Technical Director punzecchiato ai nostri microfoni, ma una libertà decisionale decisamente maggiore, volta a personalizzare e a rendere Talion davvero unico e “affine” ai nostri gusti. Potremo così massimizzarne le skill furtive, quelle long-range o quelle close combat, a seconda della nostra condotta di gioco. Certo, potremo cercare di raggiungere il massimo in ciascun ramo dell’albero di crescita: ma, stando a quanto riferitoci, servirà parecchio tempo.

L'Ombra della GuerraL’ultimo appunto di questo primo hands on in compagnia con L’Ombra della Guerra lo riserviamo al comparto grafico, sontuoso e ammaliante – a riconferma della bontà assoluta del materiale mostrato nel corso di GDC 2017. Se la carica poligonale è anni luce al di sopra della sufficienza, così come le animazioni, l’enemy design e l’intera resa visiva di Mordor e annessi abitanti, gli unici appunti che ci sentiamo di muovere al team di sviluppo riguardano una telecamera non sempre affidabilissima (specie in alcuni combattimenti alquanto frenetici, con l’inevitabile parata tardiva e colpo avversario andato a segno) e un paio di animazioni leggermente incerte – la corsa di Talion, ad esempio, sembra avere bisogno di un paio di fotogrammi di “caricamento” prima di iniziare. Dettagli, certo, che da qui al prossimo Agosto riteniamo verranno fixati senza eccessivi intoppi.

Un comparto grafico sontuoso e ammaliante

Salutiamo dunque la Microsoft House madidi di sangue Uruk, con una collezione di arti e teste nemiche invidiabile e un sorriso felice stampato sul volto. L’Ombra della Guerra, da quanto visto in questo primo assaggio con pad alla mano, ha tutte le carte in regole per bissare a dovere il successo del proprio predecessore. Pochi dubbi sul gameplay, frenetico e coinvolgente più che mai grazie all’evoluzione – intelligentissima, permetteteci – del Nemesys System: molte speranze, invece, per la storia, grande assente di oggi ma, stando ancora una volta a quanto riferitoci nel corso della nostra chiacchierata, in grado di stupire ancor più di quanto fatto in passato. Perché Mordor è piena di sorprese, e anche quando tutto sempre essere sotto il nostro controllo l’occhio di Sauron potrebbe volgersi verso di noi. Ma non c’è dubbio che, dal prossimo 25 Agosto, saremo lì ad attenderlo.