L'E3 2023 è stato ufficialmente cancellato

Nella giornata di ieri è arrivata una notizia che in parte sorprende, ma che al tempo stesso si è rivelata piuttosto prevedibile alla luce delle notizie emerse nelle ultime settimane: l’E3 2023 è ufficialmente cancellato, sia in formato digitale che dal vivo.

L’indiscrezione è trapelata ieri dalle pagine di IGN, che per primo aveva rilanciato la notizia prima ancora che venisse riportata ufficialmente dai canali di comunicazione di ESA e ReedPop. Successivamente, nella serata di ieri, è arrivato l’annuncio dal profilo Twitter di E3, che potete vedere in coda all’articolo.

Ovviamente il team non ha condiviso le motivazioni di questa scelta, ma è sufficiente ricordare come quasi tutti i grossi publisher avessero declinato l’invito per capire che le possibilità di dare forma a un E3 2023 realmente all’altezza delle aspettative erano praticamente inesistenti.

Dal primo distanziamento di Microsoft, che realizzerà la sua conferenza estiva proprio a due passi dal Los Angeles Convention Center senza aver parlato di eventuali collaborazioni, passando poi per Sony, Nintendo, Ubisoft, Sega e Tencent, dileguatesi una dopo l’altra, la decisione è sembrata inevitabile ai più.

Si tratta dell’ennesima conferma all’inversione di tendenza iniziata pre-pandemia, ma che con l’arrivo delle misure restrittive ha offerto a tanti grossi nomi l’occasione di testare la comunicazione esclusivamente sui propri canali, disimpegnandosi da grosse manifestazioni come l’E3, magari solo in digitale.

Il risultato? Nessuna perdita per i publisher, anzi! La diffusione delle tecnologie digitali e la condivisione immediata di ogni contenuto disponibile ha reso gli eventi dal vivo dedicati alla stampa quasi anacronistici, non essendo più percepito, o giustificabile, il valore aggiunto della presenza sul posto che era subordinata a costi elevatissimi.

Naturale quindi che dopo i tanti tentativi di ripresentarsi, dopo l’ultima edizione del 2019 e gli eventi virtuali del 2021 e 2022, si sia arrivati a questa triste conclusione. Rimarranno negli occhi i ricordi delle celebri conferenze dei big del settore, tra annunci di console e nuovi blockbuster, mentre il buon Geoff Kieghley continuerà la sua campagna di monopolizzazione della comunicazione videoludica.

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