Fin dal suo annuncio, Leggende Pokémon Arceus è stato accolto con entusiasmo e speranza. Quella di una community che da tempo desiderava qualcosa in più, una differente declinazione del proprio brand preferito. Leggende Pokémon Arceus è in un certo senso la coronazione di questo sogno: un titolo che tenta l’impossibile (per il brand), abbracciando una struttura open map e un’esperienza fortemente incentrata sull’esplorazione e sulla cattura. I mostriciattoli collezionabili hanno celebrato il loro 25° anniversario, nel 2021, e mettere in discussione i suoi capisaldi non è stata sicuramente un’operazione facile per Game Freak.
Su Leggende Pokémon Arceus ne avrete lette di ogni, probabilmente consci che questo è il titolo pokémon che avete sempre desiderato. Non c’è parola che possa spegnere quell’ardore. Quello che però le parole possono fare è costruire un dialogo e un analisi costruttiva del lavoro di Game Freak, nei suoi pregi e nei suoi difetti.
Con questo spirito ho giocato Leggende Pokémon Arceus, costruendo un pensiero su circa 40 ore di gioco. Mi sono lanciato nella regione di Hisui senza paracadute, voglioso di vivere questa nuova avventura. L’incipit in questo senso è piuttosto inusuale, con il nostro avatar che cade letteralmente dal cielo, in questa terra antica e inesplorata. Un viaggio in un altro mondo, degno del più classico degli isekai, che però ha un sapore metanarrativo non indifferente. Un allenatore, come noi, si ritrova in un mondo sì familiare, stracolmo di creature chiamate Pokémon, ma anche molto diverso.
La terra di Hisui è vasta e pericolosa, proprio a causa di quelle creature che tanto amiamo. L’unico baluardo di questo “nuovo mondo” è il villaggio Giubilo, un insediamento costruito e gestito dal Team Galassia, e hub di gioco. Quest’ultimo definisce i pokémon “creature terrificanti”, con buona pace dei valori di amicizia tramandati da Ash in vent’anni di animazione. La gente di Hisui è schiva, restia ad accettare i pokémon nella loro quotidianità.
Sono creature pericolose e spaventose, e spesso i dialoghi o alcune quest secondarie si intrecciano proprio con questa narrazione. Il nostro avatar invece è già consapevole dei Pokémon e delle loro potenzialità, un po’ come noi giocatori. Il nostro ruolo, nemmeno a dirlo, sarà fin da subito piuttosto chiaro. Completare il primo Pokédex del Professor Laven, e investigare la misteriosa calamità che si è abbattuta su Hisui.
Leggende Pokémon Arceus è un titolo imperfetto
Con la nostra caduta in questa terra, infatti, uno squarcio nel cielo ha iniziato a far imbestialire i pokémon regali, creature simbolo di ogni terra di Hisui. Toccherà a noi scoprire perché e sedare la loro rabbia. Gli eventi sono un’ottima scusa per esplorare la lore di Hisui, o Sinnoh, dando il via ad una storia Pokémon piuttosto tradizionale, ma non priva di qualche guizzo.
Intendiamoci, la scrittura si mantiene sempre su livelli piuttosto bassi, ma alcune storyline e personaggi spiccano sicuramente sul resto. Un pizzico di maturità in più nel worldbuilding, come speravo in questo articolo. La cura per i dialoghi degli NPC è invece piuttosto carente, ripetendo un po’ l’errore dei giochi Pokémon tradizionali. Linee di dialogo che fungono da tutorial o da esposizione per il giocatore, ma che non riescono a restituire la sensazione di un mondo vivo e pulsante. Con il salto a mondo aperto di Leggende Pokémon Arceus, questa mancanza si percepisce decisamente di più.
In questa svolta open map, Leggende Pokémon Arceus è sicuramente una ventata d’aria fresca per il brand. Per la prima volta abbiamo un’esperienza che pone enfasi sull’esplorazione di mappe aperte, unita ad una cattura delle creature necessaria al proseguimento, ma anche meno fine a sé stessa rispetto al passato. Leggende Pokémon Arceus offre 5 macro aree esplorabili, ognuna delle quali designata ad un pokémon regale.
La nostra esplorazione segue quindi dei binari un po’ differenti, portandoci prima a catturare quanti più pokemon possibili per arricchire il pokédex, e poi a calmare una di queste creature. L’arricchimento del Pokédex diventa quindi il motore per muovere i passi in queste terre, ed è chiaro fin da subito che il feeling è ben diverso dal passato. I pokémon vagano liberamente per le mappe, costringendoci a scoprirne gli habitat, i gusti o persino gli orari indicati. Il tutto intrecciato a doppio filo con i nostri progressi nel pokédex.
La cattura diventa l’essenza stessa del gioco. Gli incontri casuali lasciano spazio all’avventura e alla scoperta. Muovendosi accovacciati per l’erba, preparando le pokéball e aspettando il momento giusto per lanciarle. Magari mettendo a segno un lancio di spalle, o dando alla creatura una piccola esca, aumentando le chance di cattura. Ogni lancio ha il brivido dell’attesa, finché uno scoppio della sfera non decreterà il nostro successo. Una sensazione appagante, anche rispetto al passato.
Leggende Pokémon Arceus è più vicino ad un survival che ad una tradizionale esperienza pokémon, con un sistema di raccolta dei materiali e crafting che pone enfasi sul concetto di esplorazione e di preparazione della stessa. Potremo costruire il necessario grazie al faidate portatile, raccogliendo risorse sparse per la mappa o in dei punti di raccolta, che siano giacimenti minerari o alberi di bacche. Anche la possibilità del nostro avatar di essere ferito ricade perfettamente in quella definizione, rendendo l’avvicinamento dei pokémon più aggressivi, gli Alfa, un pericolo per i progressi della nostra esplorazione.
Qui sarebbe buona norma lanciare i propri pokémon, dando il via ad una battaglia, come i vecchi tempi. Leggende Pokémon Arceus, pur non ponendo particolare enfasi sulle battaglie, introduce un sistema di turni piuttosto diverso. Con la “tecnica rapida” e “tecnica potente”, ogni mossa può essere più veloce, sacrificando quindi la potenza di attacco, e viceversa. Un elemento che aggiunge un pizzico di strategia nella gestione dei turni, ma che a conti fatti non cambia poi così tanto l’approccio agli scontri tradizionale.
L’esperienza di Game Freak è divertente e a suo modo magica
Leggende Pokémon Arceus riesce ad essere divertente e assuefacente, pur offrendo un gameplay loop estremamente ripetitivo. C’è ben poco da fare ad Hisui oltre a catturare Pokémon, farmare materiali e aumentare il proprio rango nel Team Galassia. Il tutto si intreccia in modo soddisfacente al miglioramento dei nostri mezzi, e di conseguenza a maggiori possibilità di poter catturare i Pokémon più rari o sfuggenti. I pokémon regali sono un bel diversivo, ponendosi come vere e proprie boss fight. Bisognerà calmarli lanciandogli addosso delle Sferezen, abbassando la loro barra di furia per vincere lo scontro. L’idea di avere delle boss fight in Pokémon è affascinante, soprattutto se declinate in tempo reale come un qualsiasi action adventure.
I Pokémon regali si muovono per le piccole arene con pattern più o meno complessi, richiedendo al giocatore dei riflessi pronti. Alcuni di loro sono sicuramente più convincenti di altri, ma la sorpresa si esaurisce quando l’idea di base viene ripetuta senza particolari guizzi per le 30/40 ore di gioco. Qui, Leggende Pokémon Arceus mostra tutti i suoi limiti. Un’esperienza fondata su nuove idee, ma che non vengono mai esplorate o strutturate a fondo.
Leggende Pokémon Arceus è il gioco perfetto per gli amanti del grinding, quelli che non trovano un limite nel ripetere metodicamente le stesse azioni per decine e decine di ore. Tutti gli altri potrebbero rendersi conto presto che in Leggende Pokémon Arceus non c’è molto altro, se non il gusto del completismo o, ancora meglio, della scoperta. Questo elemento è piuttosto palese quando si affrontano le missioni secondarie, tutte più o meno simili tra loro e con addirittura delle quest ripetute in ogni zona di Hisui.
Leggende Pokémon Arceus ha anche delle ingenuità di design piuttosto palesi, con alcune azioni che richiedono l’utilizzo di più menù per essere completate, o la necessità di spostarsi in diversi punti del Villaggio Giubilo per essere svolte. Tanti piccoli elementi che dimostrano quanto, nonostante il salto, Leggende Pokémon Arceus sia un gioco concettualmente vecchio per ciò che si prefigge di fare.
Il tutto è esacerbato da una componente tecnologica davvero mediocre, con un motore di gioco semplicemente inadeguato a gestire questi spazi aperti. Tralasciando per un secondo la pochezza di dettaglio delle texture, dei modelli e dell’illuminazione, che dà vita a degli artefatti visivi davvero scadenti, Leggende Pokémon Arceus soffre di un problema ben più grave.
Mi riferisco alla draw distance, ovvero alla distanza entro cui gli oggetti nel campo visivo del giocatore vengono renderizzati dal motore grafico. In Leggende Pokémon Arceus è davvero scarsa, inficiando anche l’esperienza di gioco. Non riuscire a vedere i pokémon nelle immediate vicinanze può diventare un problema, soprattutto se a bordo di una cavalcatura. I pokémon possono fuggire, o dare il via a spiacevoli incontri con i più aggressivi. Non solo, vista la pochezza di dettagli, anche individuare gli oggetti utili al crafting può rivelarsi difficile, dando il via a simpatiche strizzate di occhi per interpretare ciò che appare a schermo.
Leggende Pokémon Arceus è un titolo imperfetto. I suoi difetti sono evidenti, nonché presenti in diversi suoi aspetti. Dalla ripetitività del loop di gameplay, alle ingenuità di design nella gestione dell’open map e dei suoi sistemi. Un’esperienza concettualmente vecchia per il genere, eppure così nuova e fresca per un titolo Pokémon. Un gioco difficile da inquadrare, poiché al di là del brand a cui appartiene uscirebbe sconfitto a più riprese. Allo stesso tempo, questo non esclude che l’esperienza di Game Freak sia divertente e a suo modo magica. Vagare per la Landa Ossidiana per la prima volta lo è, con un delizioso accompagnamento sonoro a sottofondo delle nostre prime catture. Il gameplay loop è stringente e ripetitivo, ma è anche una bellissima espressione dell’essenza stessa del brand Pokémon: la cattura. Vagare per i diversi biomi, scoprire e catturare le diverse specie di Pokémon, magari avvistandoli per la prima volta, è divertente e appagante. Leggende Pokémon Arceus è un gioco in cui perdersi per ore, nonostante i suoi evidenti limiti. I pokémon regali sono un bel diversivo, ma meritavano una cura maggiore per gli scontri. Dall’altro lato, le battaglie continuano ad essere divertenti e appaganti, nonostante le Tecniche non siano così rivoluzionarie come era lecito aspettarsi. Nonostante tutto, Leggende Pokémon Arceus è una bella avventura Pokémon, la più inusuale e interessante degli ultimi anni. Declina il suo mondo toccando delle corde ben specifiche. Vedere i pokémon interagire o vagare per la mappa e rispondere alla nostra presenza è un’esperienza unica, ma che viene soffocata da limiti tecnologici fin troppo evidenti. Quando la grafica diventa un limite per l’esperienza che hai creato, ciò non è più giustificabile. Leggende Pokémon Arceus continuerà a divertire e a far sognare i giocatori che riusciranno a superarne i difetti. Allo stesso tempo, non può essere considerato come un punto di arrivo, ma bensì come un punto di partenza per il futuro del brand. |