“Ciao, il mio nome è Larry (risatina), Larry Laffer”. È così che esordisce, fin dal lontano 1987, l’iconico protagonista di un classico del punta e clicca: Leisure Suit Larry. Se è la prima volta che ne sentite parlare, sappiate che lo scopo principale di queste avventure consiste nel sedurre donne molto attraenti e convincerle ad andare a letto con Larry, il classico quarantenne goffo ma parecchio sfacciato e irriverente.
La lunga serie di giochi targati Sierra, apparentemente, sono stati etichettati come avventure volgari, piene zeppe di riferimenti sessuali, nudità e donne provocanti: roba da far strappare i capelli alle comunità più religiose. La realtà però è ben diversa: Leisure Suit Larry sviluppa tematiche per adulti, in modo assolutamente ironico e geniale (a volte con riferimenti piuttosto espliciti), che sfociano nella maggior parte in “un due di picche” rifilato al protagonista.
Quando mi è stato proposto di recensire Leisure Suit Larry: Wet Dreams Don’t Dry, ero un bel po’ dubbioso sulla bontà del prodotto. CrazyBunch, il team tedesco dietro questo ritorno di fiamma, ha invece svolto un lavoro discreto, anche senza coinvolgere Al Lowe, la penna che ha dato vita alle avventure di Larry. Dopo aver esordito su PC lo scorso anno, ecco che il titolo arriva su PS4 e Switch, pronto a sedurre anche su console.
Larry, direttamente dalla fine degli anni ’80, si ritrova nel 2018, scoprendo che il mondo è decisamente cambiato (un evento che non incide sulla sua personalità). La vita e soprattutto gli approcci amorosi sono cambiati, spostandosi quasi completamente sull’app di Timber, unico mezzo per riuscire a conquistare l’attenzione. Ma Larry ha un obiettivo: uscire con Faith, l’assistente capo della Prune, l’azienda tecnologica più famosa del globo.
Si tratta di un’avventura vecchio stampo, il punta e clicca per eccellenza, in cui dovrete risolvere i vari enigmi e soddisfare le richieste di svariati personaggi, al fine di ottenere un punteggio sempre più alto nell’app di “rimorchio”. E l’idea è in un certo senso geniale: teletrasportare il protagonista del gioco originale in un’era in cui tutto è cambiato, sensibilizzandolo a nuove (e inquietanti) abitudini della società.
Leisure Suit Larry: Wet Dreams Don’t Dry è un’avventura grafica indirizzata a un pubblico maturo
Ho apprezzato molto il ritorno della verifica dell’età prima di cominciare la partita, ovvero una serie di domande mirate a cui solo un adulto può rispondere correttamente. L’unico aspetto negativo e che sono tutte focalizzate sulla cultura americana e a volte dovrete ricorrere a un motore di ricerca per rispondere correttamente. Non preoccupatevi, potrete anche aggirare il test, ma completarlo risulta molto divertente.
Inutile dire che Leisure Suit Larry: Wet Dreams Don’t Dry è un’avventura grafica indirizzata a un pubblico maturo, con riferimenti parecchio espliciti o caratterizzati da un erotismo nemmeno troppo velato. A differenza di “Magna Cum Laude”, capitolo distinto da seni e da orifizi evidenti, questo gioco punta un sacco sull’umorismo sessuale in quasi tutte le situazioni.
Larry viene “usato” dalle varie donne (o uomini) che incontra, ma automaticamente lui stesso se ne serve per raggiungere un obiettivo più grande. Nel complesso, gli sviluppatori hanno fatto un buon lavoro, con una storia non tra le più ispirate, ma comunque divertente e contemporanea.
La direzione artistica l’ho trovata sopra le righe, colorata, convincente e contraddistinta a volte da immagini, diciamo così, “falliche”: non a caso l’edificio tecnologico più importante della città assomiglia a un membro.
Dal punto di vista del gameplay, non vi nascondo che c’è stato più di un momento in cui non capivo cosa fare per andare avanti, soprattutto quali oggetti combinare per la risoluzione di alcuni enigmi. E vi assicuro che alcuni sono davvero surreali, tanto da spingervi a gettare il controller fuori dalla finestra. Su PlayStation 4 l’esperienza risulta ancora più scomoda, e spostare il cursore con lo stick destro su schermo non è poi il massimo.
Leisure Suit Larry: Wet Dreams Don’t Dry è divertente, con meccaniche di gameplay datate e insidiose come un tempo, ma alla fine appaganti per gli appassionati del genere. Si tratta di un gioco che si prende tutti i rischi del caso e con una narrativa indirizzata a un pubblico adulto, con personaggi impertinenti, blandi e senza peli sulla lingua. Se siete fan della serie e non vedete l’ora di tornare a essere degli “affascinanti perdenti”, allora dovrete sicuramente dare una possibilità a questa nuova re-immaginazione. |
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