La scorsa settimana, dal 15 al 19 marzo, si è tenuta la primissima edizione di Let’s Play, il festival del videogioco di Roma a cui sono accorsi numerosi ospiti, youtuber e personalità illustri del panorama videoludico internazionale, per confrontarsi direttamente con il grande pubblico.
L’evento, che nei 30 mila metri quadrati delle Ex caserme nel distretto Guido Reni, ha esibito oltre 350 console giocabili ed un’impressionante collezione di cimeli del retro-game, catalizzando le attenzioni di tutta Italia: oltre che presentare tornei esclusivi ( da FIFA 17 al recente For Honor, dal classico Call Of Duty a Forza Horizon 3) e alcuni titoli in anteprima assoluta, come Tekken 7, in uscita a giugno 2017 o Farpoint, entusiasmante sparatutto in soggettiva giocabile con il PlayStation VR, ha permesso ai presenti di seguire alcuni dei panel più interessanti degli ultimi tempi, ai quali hanno partecipato personalità del panorama politico nazionale (come il Ministro dell’istruzione Valeria Fedeli) e non solo, spinte dalla curiosità e dall’importanza che il medium videoludico sta assumendo negli anni, anche nel nostro paese.
Tanti infatti, sono stati gli sviluppatori indipendenti che, dal palco, hanno spiegato come il panorama videoludico italiano cresce di anno in anno, generando un fatturato che ormai supera quello del cinema e della musica e, nonostante un periodo economico tutt’altro che florido, non accenna a diminuire; questo permette alle piccole realtà di crescere, di generare competizione in un mercato globale e di guadagnare importanza e prestigio con un prodotto diffuso e conosciuto ormai da tutti.
Non a caso un intero padiglione della fiera è stato dedicato a loro, gli indie game italiani, che nel corso degli anni hanno conquistato un posto predominante sulle piattaforme di gioco odierne, ottenendo riconoscimenti su Steam, Xbox Live, PlayStation Network ed Apple Store, solo per citarne alcuni.
Nonostante le novità presentate non fossero moltissime, le tante postazioni da gioco di console Sony, Microsoft e Nintendo, oltre che un’ampia area dedicata al PC gaming, hanno permesso ore ed ore di puro divertimento ai partecipanti che hanno potuto cimentarsi in numerose attività.
Tanto spazio dedicato alla realtà virtuale di PlayStation ad esempio, dove si sono potute assaporare le potenzialità di questa nuova tecnologia; non inferiore il successo della nuova console Nintendo, Switch che grazie alla sua duplice natura (casalinga e portatile, senza però rinunciare alla qualità) ha attratto decine e decine di persone, incuriosite dalle sfide di 1-2 Switch ed affascinate dalla straordinaria bellezza di Zelda: Breath Of The Wild.
Molta importanza è stata data anche al multiplayer online, di cui Microsoft fa da padrona, grazie al servizio Live che da anni soddisfa milioni di videogiocatori su Xbox, che al Let’s Play hanno potuto provare Titanfall 2, Call Of Duty Infinite Warfare e il già citato Forza Horizon 3, con cui da anni collaborano i marchi automobilistici più prestigiosi, compresa la Ford, protagonista di un evento esclusivo.
La serata di giovedì si è conclusa con l’assegnazione del Drago D’Oro, i premi italiani del videogioco, cerimonia tenutasi proprio all’interno del Guido Reni District e guidata da Rocco Tanica e Lucilla Agosti.
La redazione di GameSoul era ovviamente presente ed ha potuto assistere alla premiazione, di cui i videogiochi giapponesi sono stati gli assoluti protagonisti. Fumito Ueda, creatore di Ico, Shadow Of The Colossus e The Last Guardian, ha infatti ottenuto il prestigioso premio alla Carriera per il suo impegno e dedizione nel raccontare storie emozionanti e suggestive attraverso le sue opere, ritenute più delle poesie virtuali che dei veri e propri videogiochi.
Il premio come miglior videogioco dell’anno è invece andato a Final Fantasy XV ed è stato ritirato niente di meno che da Hajime Tabata, director del titolo. Tabata, visibilmente emozionato, ha ringraziato la platea ed il pubblico italiano, ammettendo quanto la bellezza paesaggistica del nostro paese abbia influenzato positivamente l’RPG nipponico, promettendo infine che per il prossimo capitolo non ci sarà da aspettare così tanto.
I votanti sul sito del Drago D’Oro hanno invece preferito Uncharted 4 – Fine Di Un Ladro come miglior videogioco del 2016, ennesimo capolavoro di Naughty Dog e killer application in esclusiva per la console PlayStation 4.
Parte della serata è stata dedicata all’industry italiana, che ha sfoggiato numerosi premi per altrettanti importanti produzioni, a conferma del felice periodo che sta vivendo il mercato nostrano in questo momento. Su tutti ha spiccato Redout, i cui sviluppatori di 34BigThings (tutti ragazzi torinesi) si sono portati a casa la “coda di drago” per il miglior gioco italiano, mentre la miglior realizzazione tecnica è andata a Valentino Rossi The Game, di cui Milestone, autorità internazionale in ambito dei giochi su 2 ruote, si è detta sempre molto orgogliosa.
Ancora una volta insomma, il videogioco italiano e non, torna ad essere assoluto protagonista. E lo fa a Roma, dove Let’s Play insieme al Premio Drago d’Oro (promosso da AESVI) hanno riscosso da subito un grande successo, che fa ben sperare per il futuro dell’evento e più in generale, del ruolo del videogioco come forma d’intrattenimento e di guadagno in Italia.
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