Sono trascorsi ormai due mesi dal primo episodio di Life is Strange Before the Storm, “Svegliati” ci ha stupito ed emozionato, iniziando a tracciare un percorso dai risvolti decisamente inaspettati. Il primo episodio era un risveglio, di Chloe e anche nostro, in una Arcadia Bay familiare ma anche molto diversa: gli stessi corridoi della Blackwell Academy, lo stesso degradato rottamaio dove la nostra protagonista trova rifugio. Ma non la stessa Chloe, perché quella ragazza dai capelli blu col berretto un po’ sgualcito non esiste ancora, è una bozza, uno scarabocchio dal risultato ancora incerto.
Il suo primo risveglio è avvenuto conoscendo Rachel Amber, la bellissima quanto controversa reginetta di Blackwell, la Prospero de “La Tempesta” che, in preda allo sconforto e al dolore dovuti agli eventi familiari che la coinvolgono, ha con un urlo appiccato un fuoco nella riserva naturale di Arcadia Bay. Un fuoco che divampa durante tutto l’arco di questo secondo episodio: “Il Mondo Nuovo”, sia per la nostra Chloe che per Rachel.
! Nel rispetto della vostra fruizione dell’episodio, questa recensione è priva di spoiler !
“…lascia ch’io rammenti, la tua promessa ancor non mantenuta”; – “Che c’è di nuovo, spirito bizzarro, e che puoi dimandarmi ora?; “La mia libertà!”. Nelle parole dello spiritello Ariel a Prospero, c’è tanto da associare ai personaggi di Chloe e Rachel in questo secondo episodio. Nella ricerca di una libertà, una da un nucleo familiare oramai distrutto dalla perdita del padre, l’altra da un padre che ha tradito la sua fiducia e che sente oramai lontano. Entrambe vogliono fuggire, ma è Rachel quella che ha trascinato Chloe nella sua tempesta, e le ha promesso una tanta agognata libertà, oltre ad un sentimento così impulsivo e nuovo. E le due cose coincidono, perché in fin dei conti Chloe è costantemente piagata dalla solitudine, dalla convinzione di non avere un posto nel mondo. E cosa c’è di più liberatorio, al mondo, se non l’amore, in qualsiasi sua declinazione?
Life is Strange Before the Storm ci ha emozionato anche stavolta, e in modi differenti rispetto al primo episodio
In “Il Mondo Nuovo” viene esplorato ancora di più il legame nascente tra queste due giovani donne, ma anche un importante accenno alla narrazione orizzontale che troverà pieno sfogo nell’ultimo episodio, quello legato a Frank, alla misteriosa donna che sta sconvolgendo Arcadia Bay e che aleggia come una presenza inquietante sul cammino di Chloe e Rachel. Ci sono scelte importanti in questo episodio, e sebbene non ci siano scelte giuste, una in particolare ci ha tenuti con il nodo in gola, lasciandoci una leggera tristezza per ciò che vedremo nell’attesa conclusione. Life is Strange Before the Storm ci ha emozionato anche stavolta, e in modi differenti rispetto al primo episodio. Qui c’è un barlume di speranza negli occhi di Chloe, quando guarda Rachel e non vede altro che un bellissimo, caldo fuoco a illuminare la sua oscurità. Ma il fuoco si sa, può anche accecare.
Nel lavoro svolto da Deck Nine, il secondo episodio di Life is Strange Before the Storm riesce a contraddistinguersi per una splendida scrittura e caratterizzazione dei personaggi, che appaiono ancor di più reali, complessi, umani. Nei loro errori trovano la forza di risvegliarsi ancora, e attraverso le nostre scelte ciò che viene raccontato diventa ancora più personale. Una particolare scena, ci ha colpiti ed emozionati come pochi altri videogiochi hanno saputo fare. E in quella scena, Deck Nine ha dimostrato non solo di voler raccontare la storia di Chloe e Rachel, ma anche quella di persone come noi, e magari tra le persone che leggeranno questo articolo ce ne sarà una, due che troveranno in questi personaggi la forza di poter essere sé stessi, e raggiungere anche loro quel mondo nuovo che da il titolo all’episodio.
Una splendida scrittura e caratterizzazione dei personaggi
Nonostante la mancanza di un momento “Dungeon & Dragons” come lo scorso episodio, anche qui abbiamo un momento di raro splendore interattivo, che emoziona e stupisce anche e soprattutto per la sua inusuale presenza in quello che è pur sempre un videogioco. Certo, Callamastia e le sue avventure ci mancano già, ma questa è una nostra debolezza.
Questo secondo episodio di Life is Strange Before the Storm prosegue spedito la sua corsa verso un terzo, ed ultimo, episodio che si preannuncia carico di conflitti e pathos. Ma per il momento, abbiamo potuto vivere l’inizio del personaggio di Chloe come la conosciamo nell’originale Life is Strange: i suoi conflitti e la sua sofferenza, che si muove, smuove e risolve nei dialoghi con i tanti personaggi che ruotano intorno a lei in questa storia. Non solo Rachel insomma, ma una Arcadia Bay complessa e sfaccettata. Il gameplay non ha subito particolari evoluzioni, ma c’è sempre un intelligente utilizzo della meccanica del “Backtalk“, che aggiunge a determinate scelte e a determinati dialoghi un dinamismo coinvolgente e riuscito. Ma il punto cardine dell’esperienza creata da Deck Nine sta nel suo racconto, e non c’è nemmeno un secondo sprecato. Il fuoco può accecare, questo è vero, ma può anche illuminare un cielo senza stelle. La sconvolgente umanità di Life is Strange Before the Storm è ancora una volta il suo pregio più grande, ed è ciò di cui abbiamo bisogno. |
Nota editoriale. Alla luce della natura episodica del titolo in oggetto, la redazione di GameSoul ha preferito riservarsi l’assegnazione del voto all’episodio finale, per giudicarlo nella sua interezza come esperienza complessiva.