Logitech G231 Prodigy – Recensione

Da tempo quasi immemore Logitech accompagna la vita quotidiana di chi, per lavoro o per diletto, usa un personal computer. Senza ombra di dubbio è una delle aziende leader nel settore, e l’essere in attività da più di trentacinque anni dovrebbe essere già di per sé una garanzia nel dimostrare di saper fare il proprio mestiere.

Ma dai tempi in cui la società ha cominciato a produrre solo mouse ne è passata di acqua sotto i ponti, e con il modificarsi delle esigenze degli utenti, anche la produzione dell’azienda svizzera ha subito frequenti cambiamenti. L’avvento della nuova “razza” dei pro gamers ha creato la necessità di avere periferiche sempre migliori e più performanti, e l’arrivo poi di altre piattaforme di gioco come le console casalinghe non ha fatto altro che ingigantire tali richieste; specie al giorno d’oggi, in cui determinati accessori possono effettivamente fare la differenza durante il gioco competitivo.

Tutti probabilmente ci siamo ritrovati almeno una volta a giocare online in squadra con amici o conoscenti, e di sicuro ci siamo resi conto di quanto possa essere importante riuscire a comunicare con i propri compagni, in modo da riuscire ad organizzare eventuali strategie. In questi frangenti, un headset che faccia il proprio dovere in entrata ed in uscita risulta essere fondamentale e di vitale importanza per sentire l’avvicinarsi di un nemico o per avvertire in tempo un compagno di un pericolo incombente.

Ed è proprio di un headset che vi parliamo oggi, e più specificatamente del modello G231 Prodigy chiaramente di Logitech, uno dei pochi modelli ad essere compatibile sia con il PC che con le console, e quindi anche con PlayStation 4 ed Xbox One.

Esteticamente si presentano con un corpo grigio con inserti arancione, con il logo della serie G di Logitech sulla parte esterna di entrambi i padiglioni.
Come chiaramente dice anche l’azienda, i gamer non sono tutti uguali, non hanno la stessa età né la stessa altezza o circonferenza della testa, e di conseguenza hanno bisogno di una diversa “impostazione” quando indossano delle cuffie. Proprio per questo motivo le G231 sono dotate due padiglioni rotanti fino a 90 gradi, ed in grado di inclinarsi verticalmente per adattarsi “a tutte le teste” dei gamers. Sulla parte interna dei padiglioni, la presenza di una protezione in tessuto tecnico sportivo ne sancisce e completa l’alta comodità, che rende quindi il modello molto adatto alle lunghe sessioni di gioco.

Strutturalmente dobbiamo ammettere che abbiamo riscontrato una certa rigidità, che però ci ha trasmesso stranamente più un senso di fragilità che di solidità. Tutte le volte che abbiamo indossato l’headset infatti, il timore di allargarle troppo e di danneggiarle si è sempre insinuato nella nostra mente, ma fortunatamente è stata solo una nostra impressione; le cuffie infatti resistono perfettamente al normale uso quotidiano, e non evidenziano nessun problema alla struttura portante.

Passando invece sul piano delle prestazioni, le G231 Prodigy si dimostrano in grado di fornire ai propri utenti un suono limpido, pulito, adatto principalmente ai suoni forti ed intensi, o per melodie che danno molta importanza ai bassi ed ai suoni complessi. C’è una piccola carenza sui toni alti, che tende a dare l’impressione generale di un suono leggermente più basso del normale, ma che comunque resta godibilissimo a tutti gli effetti.
Abbiamo testato l’headset su PC, Xbox One e PlayStation 4, con titoli quali Horizon Zero Dawn, Berserk and the Band of the Hawk, Gears of War 4 e Killer Instinct, effettuando ovviamente delle chat vocali con alcuni amici dall’altro lato del monitor. I risultati sono stati ovviamente più che soddisfacenti, ma è fuor di dubbio che su PC ci sia una performance un pelino migliore rispetto alle altre piattaforme. In ogni caso, la resa dei trasduttori in neodimio da 40 mm montati in questo prodotto Logitech è perfettamente adeguata per chi desidera un prodotto di buona qualità ad un prezzo abbordabile (si aggira intorno ai 60 euro), e che possa essere utilizzato in più occasioni e su più fronti.

Le G231 sono perfette per chi desidera un prodotto di buona qualità ad un prezzo abbordabile

Anche sul piano multimediale il responso è decisamente positivo, ma c’è da ammettere che molto dipende dal dispositivo su cui stiamo utilizzando le Prodigy. Abbiamo testato l’headset guardando Mad Max Fury Road, Lo Hobbit e Shin Jeeg, e lo abbiamo messo alla prova con pezzi audio come Thank You for the Demon dei Mustasch, I Am the Monster degli Elvenking, You’re Dead! Let’s Disco! dei One Morning Left, ed ovviamente anche con dei classici come Master of Puppets e For Whom the Bell Tolls dei Metallica. Tutte le prove sono andate mediamente bene, ma come anticipato molto è dipeso dal dispositivo sul quale abbiamo effettuato i test. Avere infatti un controllo diretto del volume, dei toni e quindi del flusso audio in uscita, aiuta a sfruttare meglio le G231, che infatti durante la visione di DVD e Blu-Ray su PlayStation 4 hanno un po’ claudicato sull’intensità del volume, riprendendosi però poi egregiamente su PC in maniera generale e durante l’ascolto dei brani sopracitati su Spotify su un dispositivo mobile.

Approfittando del test musicale, abbiamo testato l’headset anche in ambito telefonico, dove si comporta decisamente bene, al pari delle prestazioni precedentemente citate su Xbox Live, PSN e Skype. In tutte le comunicazioni effettuate sui vari canali, la voce è arrivata chiara e senza eccessive interferenze dall’esterno dovute al rumore di sottofondo (in alcuni casi prodotto volontariamente per il test), ed anche in fase di ascolto non si sono riscontrati problemi di sorta. L’unica scomodità nell’uso delle G231 con il cellulare è solo la loro dimensione, che le rende forse un po’ ingombranti da portare in giro. Ricordiamo che per l’uso su smartphone non forniti di ingresso jack (ogni riferimento all’iPhone 7 è puramente casuale), o su alcuni modelli di controller, sarà necessario un particolare adattatore venduto separatamente.

Siccome poi non ci facciamo mancare proprio nulla, abbiamo provato l’headset anche in combinazione con PlayStation VR, e per alcuni versi non possiamo che riconfermare quanto detto fino ad ora. L’isolamento acustico una volta indossate le cuffie, è buono anche se non completamente perfetto. Saranno “nascosti” i rumori o i suoni con una normale intensità, ma quelli un po’ più forti, anche se con la dovuta smorzatura, saranno percepiti. Resta invariato il senso di rigidità della struttura che vi avevamo palesato prima, ma anche con indosso il visore di Sony le G231 restano ugualmente comodissime.

Logitech G231 Prodigy: Specifiche Tecniche

ModelloLogitech G231 ProdigyCodice prodotto981-000627
Trasduttore1,6 pollici (40 mm)Risposta in frequenza20 Hz – 20 KHz
Impedenza32 ohmSensibilità90 dB SPL/mW
Rilevamento microfonocardioide (unidirezionale)Tipo microfonoa condensatore a elettrete con gradiente di pressione
Risposta in frequenza mic.50 Hz – 20 KHzSensibilità mic.-40 dBV/Pa
Tipo di connessioneconnettore da 3,5 mm a 4 poliSpie LEDno
Schermo LCDnoTipo di cuffiecuffie stereo analogiche
Cablata o WirelesscablataDimensione trasduttore40 mm
Impedenza ingresso32 ohmLivello di pressione sonora (SPL max)90 dB SPL/mw
Controlli audiocontrollo volume, disattivazione microfonoEliminazione del rumoreno
Altezza189 mm (7,44 pollici)Larghezza184 mm (7,24 pollici)
Profondità89,2 mm (4,0 pollici)Peso255 g (9.0 libbre) senza cavi
Cavo2 mEstensione cavo microfono e audio12 cm

Conclusioni

Tirando un po’ le somme di quanto abbiamo potuto provare con mano (e con orecchio) sulle Logitech G231 Prodigy, ci siamo accorti sia di alcuni pregi di questo headset che di alcune cosette che potrebbero essere invece migliorate.
A loro favore ci sono sicuramente un bel po’ di cosucce, tra cui in primis il rapporto qualità/prezzo ed i padiglioni in tessuto tecnico sportivo, che non sono assolutamente da sottovalutare. Questi infatti sono rimovibili e lavabili, e non tendono quindi a disintegrarsi come i rivestimenti sintetici in simil pelle delle cuffie più comuni. Anche il cavo in tessuto che le collega al telecomando del volume ed allo spinotto è decisamente utile, in quanto aiuta a non sfaldare le giunture tra tali componenti. Comode, regolabilissime ed adattabili a qualunque testa, sono decisamente ideali per l’uso prolungato di tutti i giorni.
Dall’altro lato però, le G231 non sono la perfezione assoluta. Il microfono è solo retrattile e non rimovibile, cosa che non le rende proprio adatte (e diciamolo, fashion) per l’uso mobile in giro per la città. Altro punto leggermente a sfavore è la presenza esclusiva del jack da 3,5 mm come connessione, e quindi la mancanza di una gestione migliore dell’audio tramite cavo USB ove consentito (nella confezione a dire il vero è incluso anche lo splitter microfono/cuffie per i dispositivi che ancora possiedono il doppio ingresso, ma di certo non sarà un accessorio che userete molto spesso).
Per essere diretti, le Logitech G231 Prodigy sono un ottimo compromesso per chi cerca un headset da usare giornalmente su diverse piattaforme, che sia di buona qualità, e che resti ad un prezzo abbordabile. Ovviamente, se siete in cerca del non plus ultra nel campo audio, questo modello non riuscirà a soddisfarvi, ma se riuscite ad accontentarvi, potrebbero salvarvi veramente la giornata.

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