Luigi cuor di leone
Povero, piccolo Luigi! Timido, impacciato, pavido e costantemente vessato dalla sorte. Quello che desidera è solo pace e tranquillità, ma sembra che i guai lo vadano a cercare con il lanternino… o con la televisione, come avviene in Luigi’s Mansion 2 HD (già prenotabile da GameStop, a questo link), titolo in uscita a fine mese che abbiamo avuto modo di provare in anteprima.
C’è poco da fare: il paragone costante con il fratello di maggiore successo è inevitabile e avviene costantemente in ogni produzione, più o meno esplicitamente (Paper Mario Il Portale Millenario ci ha costruito un’intera sottotrama), restituendoci un contrasto molto simile a quello rappresentato da Paperino e Topolino o, meglio ancora, Gastone, il cugino super fortunato.
Perché anche Luigi è un eroe, a suo modo, ma ogni volta deve sudarsi la pagnotta superando le sue più grandi paure e vivendo costantemente alla mercé di personaggi che sembrano proprio godersi tutti i dispetti di cui diventa vittima nei suoi giochi. E in attesa di un nuovo e originale capitolo, dopo esserci goduti le meraviglie di quel capolavoro che è Luigi’s Mansion 3 (compratelo qui, merita tantissimo), ci troviamo a fare un passo indietro per riscoprire la sua seconda avventura, nata su Nintendo 3DS e riproposta oggi in formato casalingo
Luigi’s Mansion 2 HD è infatti un vero e proprio remake (al contrario di quanto possa sembrare dal titolo) del gioco pubblicato su console portatile nell’ormai lontano 2013, che punta ad arricchire la libreria della console della casa di Kyoto in questo anno un po’ particolare, che ha visto alternarsi tante uscite sperimentali o “di seconda fascia” verrebbe da dire, mentre dietro le quinte si lavora per stendere il tappeto rosso all’erede di Nintendo Switch.
L’effetto novità potrebbe quindi mancare per molti giocatori, tra quelli che hanno già avuto modo di provarlo in 3D stereoscopico e chi ha approcciato la serie con il terzo capitolo, ma non per questo è consigliabile perdere di vista un gioco che per sua natura potrebbe essere addirittura più calzante allo stile di gioco moderno, fatto di brevi sessioni e continue riscoperte.
Durante la nostra prova in anteprima abbiamo potuto seguire l’inizio dell’avventura del “Mario verde”, affrontando circa due ore di gioco in un contesto davvero… spettrale, senza dubbio alcuno! Postazioni comode, luci spente, nebbia artificiale e tanta atmosfera! Mancava giusto una vocina impaurita ogni tanto o qualche tentativo di jumpscare, ma l’effetto finale è risultato azzeccato.
Contorno a parte, che poco c’entra con il gioco, ci si è trovati davanti una classica produzione Nintendo, capace di proporre in modo competente e curato anche titoli con ormai qualche annetto in più sulle spalle. Sappiamo bene infatti come Luigi’s Mansion 2 non fosse certo un gioco brutto da vedere già su Nintendo 3DS (potere della direzione artistica e dello stile inconfondibile della casa), ma fin dai primissimi istanti si nota come il lavoro svolto sia davvero consistente.
Al netto della preservazione di qualche asset studiato appositamente per l’effetto 3D originale (ad esempio l’effetto della nebbia / delle nuvole quando viene visualizzata la mappa completa delle aree), complicato da sostituire senza andare a “rompere” la visione d’insieme, è stato compiuto un restauro davvero consistente in ogni aspetto, partendo dalla mole poligonale esponenzialmente aumentata per passare alle texture, prima quasi assenti e ora molto ricercate con gradevoli giochi di trama nei tessuti.
Certo non siamo di fronte alle meraviglie di Luigi’s Mansion 3, probabilmente il titolo più impressionante “da vedere” sulla console, ma lo scarto non è così marcato come si può pensare ed è stato davvero piacevole tornare a spulciare ogni stanza della magine visitata per scoprire tanti piccoli dettagli tra tende, tappeti, luci, etc., così come tutti gli altri elementi 3D pronti a interagire con la potenza del nostro Poltergust 5000.
Come accennavamo in precedenza, Luigi’s Mansion 2 HD è strutturato in modo diverso rispetto al primo e al terzo capitolo, abbracciando la natura portatile dell’originale per offrire un’esperienza “segmentata”, fatta di singole missioni da affrontare che portano avanti gradualmente la trama ma al tempo stesso riconducono sempre al “campo base”, ovvero nel laboratorio del buffo Strambic.
A conti fatti non è che si vada a stravolgere troppo il design sequenziale dell’esperienza, che comunque ha sempre previsto di raggiungere uno specifico obiettivo alla volta e sbloccare gradualmente poteri e accessi, ma bisogna un attimo abituarsi all’idea che una volta completata la missione in corso verrà interrotta l’esplorazione, dovendola rimandare a quando sarà completata la cutscene con il dottore e al momento in cui Luigi sarà rispedito all’avventura.
Nel mentre un po’ tutto viene “riposizionato” a dovere (che in ottica di casa dei fantasmi ci sta anche tutta come scelta), spezzando un po’ l’idea di continuità nella ricerca dei segreti, in cui si lascia da parte una stanza per ripulirla bene in seguito, venendo poi però privati dell’occasione di farlo. Inezie nel divertimento generale, comunque.
La suddivisione in missioni dal canto suo permette di “orchestrare” meglio le prove poste al giocatore, richiedendogli tempo e impegno in giuste dosi, lasciando poi che ci si perda alla ricerca di tutti gli extra nei tempi e nei modi preferiti – perché, inevitabilmente, all’inizio di ogni missione si andrà a esplorare le aree già viste per capire se ci si sia persi qualcosa.
A rendere frizzante questo incedere scandito in modo un po’ rigido ci pensa l’enorme simpatia che viene trasmessa dai personaggi principali e dai fantasmi, caratterizzati tutti in modo davvero peculiare e a tratti irresistibile, in particolare quando vanno a replicare i comportamenti umani un po’ in forma di derisione e un po’ come fossero “bambini che giocano a fare i grandi”, tradendo quindi l’aspetto quasi infantile (quando non volutamente goliardico) della loro natura.
Buffe, irridenti, dispettose e imprevedibili: le creature spettrali si sono dimostrate sempre pronte a cogliere di sorpresa il giocatore, nascondendosi quando in un vaso, quando in un cassetto, in un armadio o, perché no, dietro la tendina della doccia. La nostra curiosità che ci porta a ribaltare ogni angolo della magione (nel gioco finale ci saranno però diverse aree) alla ricerca di soldi e collezionabili è anche lo strumento perfetto per guidarci verso la prossima marachella o trappola, da cui uscire dimostrando la propria abilità.
Il sistema di controllo di Luigi’s Mansion 2 HD rimane tendenzialmente quello tipico della serie, che consente di muoversi in sinergia usando levette e sensore di movimento, e richiede solo un po’ di pazienza e di tempo per metabolizzare alcune dinamiche motorie non proprio comuni nei videogiochi – l’originalità è di casa in Nintendo, lo sappiamo bene.
Con un po’ di rodaggio in breve sono diventato abilissimo nel sollevare tappeti, aprire tende, togliere tovaglie senza far cadere le stoviglie (applausi, prego) e ovviamente anche a catturare fantasmi – che poi sarebbe l’obiettivo principale… ma con tante distrazioni sotto il naso, non è semplice rimanere concentrati! È però fondamentale giocare d’osservazione, perché alcune cose che sembrano banali potrebbero invece nascondere la via d’uscita verso i livelli successivi o la risoluzione di un particolare enigma.
Avrei sinceramente voluto che la prova potesse durare di più, così da affrontare un maggior numero di nemici e provare più poteri, ma già così ho potuto rendermi conto di come il gameplay loop classico della serie funzioni sempre, perfino “meglio” in alcune situazioni quando vincolato alla struttura in missioni di questo secondo capitolo.
In breve è esplosa la voglia di curiosare in ogni anfratto, spulciare ogni fessura, girare intorno a porte chiuse per carpirne i segreti e i passaggi: è sorprendente fermarsi a pensare a come questo gioco venga da una console portatile, a testimonianza di come anche in uno dei periodi ritenuti dai più come “meno brillanti” per Nintendo, a causa dei risultati di Wii U, la produzione fosse invece di qualità.
La nuova release di Luigi’s Mansion 2 HD potrebbe quindi essere l’occasione perfetta per recuperare una gemma ormai non più accessibile, riproposta e riconfezionata a dovere per le nuove generazioni e perfetto complemento per il gioco sia in portatile che da casa. Restiamo in attesa di scoprire se ci sarà qualche extra dedicato o come si comporterà a lungo termine il redesign delle funzionalità (come la mappa, non più su uno schermo dedicato) nella fruizione generale.
Nel mentre possiamo dire che Paperin-ehm, Luigi è tornato ed è pronto a farci divertire nuovamente con la sua espressività, i suoi versi e la sua capacità di mettersi nei guai. Basterà per colorare a dovere l’estate 2024 di Nintendo Switch? Lo scopriremo presto!