Chainsaw Man
Speciale 06 Dic 2020

Manganalisi di Chainsaw Man Volume 1 – Planet Manga

Chainsaw Man è uno dei fenomeni del mondo manga degli ultimi anni. Scritto e illustrato da Tatsuki Fujimoto, la serie ha iniziato la serializzazione su Shōnen Jump a dicembre 2018 e ha riscosso un grande successo tra il pubblico giapponese (e non solo), ottenendo ottimi piazzamenti in vari Award e il 10° posto come “Most Wanted Anime Adaptation” nel sondaggio di AnimeJapan (esatto, tenete gli occhi aperti, sarei stupita se non vedessimo presto un adattamento anime).

Qualcuno potrebbe ricordarsi di Fujimoto da Fire Punch, la sua prima serie arrivata in Italia nel 2017 grazie a Star Comics, anche se il suo secondo tentativo ha avuto decisamente più successo. A portare la sua nuova opera in terra nostrana è invece Panini Comics con la sua firma Planet Manga, partendo subito alla grande con un’edizione Cover Variant da leccarsi i baffi.

La storia è incentrata sulle vicende di Denji, un ragazzino costretto a lavorare come cacciatore di demoni per ripagare un debito dalle proporzioni infinite contratto dal padre (ormai deceduto) con la Yakuza. Ad aiutarlo nella sua “professione” è un piccolo demone cane-motosega che ha salvato e deciso di tenere con sé. È grazie a lui che Denji diventerà in grado di trasformarsi esso stesso in un Chainsaw Man.

Chainsaw Man


Dettagli tecnici

LemillionProdotto: Chainsaw Man Manga N°1
Editore: Panini Comics / Planet Manga
Edizione: Prima edizione italiana, brossurato, bianco e nero
Autore:
Tatsuki Fujimoto
Volumi:
1/11
Pagine: 192
Formato: 11.5×17.5
Data d’uscita:  22/10/2020
Prezzo ufficiale: 4,90 € (Standard)/ 6,50 € (Cover Variant)

La Manganalisi di Chainsaw Man N°1 è stata realizzata grazie al gentile supporto di Panini Comics


Chainsaw Man N°1: prime impressioni

Il primo numero di Chainsaw Man mi ha lasciata un po’ spiazzata a essere sincera, suscitandomi opinioni contrastanti su vari elementi del manga.

La storia tratta temi molto “pesanti” inizialmente, con un ragazzino che vediamo addirittura costretto a vendere alcuni organi per ripagare il debito che il padre ha contratto con la Yakuza, e vivere in condizioni a dir poco disastrose con a malapena una fetta di pane in cassetta da mangiare al giorno. L’unico amico che ha al mondo è Pochita, il piccolo demone cane-motosega che lo aiuta a cacciare i suoi simili per guadagnare qualche soldo.

Questa fase viene però abbandonata nel giro di mezzo capitolo, quando il boss mafioso al quale doveva una cifra sproposita viene posseduto da un demone zombie e Denji è costretto ad affettarlo per bene insieme a tutta la banda. Peccato che la cosa non vada proprio benissimo e il protagonista letteralmente muoia al primo tentativo: fatto a pezzi e buttato in un cassonetto, viene salvato da Pochita, che si fonde con il suo corpo in una scena che dovrebbe essere commovente… ma in realtà a questo punto abbiamo avuto letteralmente solo 5 minuti per conoscere questi due personaggi, perciò spreca gran parte del suo pathos potenziale.

Da questo punto in poi Denji diventa in grado di trasformarsi in un demone-motosega, una roba davvero fighissima: il design è fantastico, con le motoseghe che gli tagliano a metà gli avambracci, una testa con un becco metallico dai denti aguzzi e una terza motosega che gli spunta da in mezzo alla fronte – un vero capolavoro di terrore. Peccato che nel corso del primo volume non abbiamo l’occasione di vederla troppo, perché i combattimenti durano un totale di due vignette e vengono presto abbandonati in favore di, letteralmente, tette.

Giustamente. Un ragazzino che ha vissuto nella spazzatura fino al giorno prima si ritrova a vivere una vita “normale”, almeno dal punto di vista finanziario, grazie all’intervento della Pubblica Sicurezza che lo trova e lo inserisce in un gruppo sperimentale di demoni “collaborativi” (con la promessa di farli secchi se anche provano a dire un solo no), ed è giusto che dopo aver mangiato ed essersi fatto un bagno, la prima cosa a cui pensi sono le tette.

Il cambiamento di temi così repentino lascia però leggermente spiazzati e da qui fino alla fine del primo volume il tono noir sembra completamente abbandonato in favore della demenzialità (ma sì, andiamo a salvare gattini per vedere dei seni, tanto ormai gli organi mi sono ricresciuti!).

Insomma, nonostante la generale coerenza, è la velocità della narrazione a fare un po’ girare la testa e non lasciare a mio parere il tempo per godersi i momenti importanti, che fornirebbero invece una caratterizzazione del protagonista davvero eccezionale. Chainsaw Man ha un grande potenziale, che spero venga meglio sfruttato nei prossimi volumi dell’opera, e visto il grande successo che ha avuto sono abbastanza certa che lo farà.

Chainsaw Man


Uno sguardo all’edizione

Il primo volume di Chainsaw Man arriva in due diverse edizioni con copertina brossurata a colori e interno in bianco e nero: Standard e Cover Variant. La prima raffigura il nostro protagonista nella sua spaventosa forma demoniaca mentre si fa un bel bagno nel sangue dei suoi nemici: un vero spettacolo di colori e violenza.

La versione Cover Variant presenta invece Denji con in spalla il suo inseparabile (letteralmente ormai) Pochita. Le due motoseghe sono metallizzate e se osservata con la giusta angolazione, quella in mano al protagonista mostra il volto di Makima, l’ufficiale della Pubblica Sicurezza che lo recluta e per il quale il nostro Denji ha una certa cotta.

Entrambi i volumi, di 192 pagine, contengono i primi 7 capitoli del manga e una breve vignetta comica finale come extra. Si sente un po’ la mancanza dei classici commenti dell’autore che non appaiono da nessuna parte.

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Cosa ne pensa il Nerd-O-Meter?

Il primo volume di Chainsaw Man non mi ha convinta pienamente nella sua singolarità, ma getta delle valide fondamenta per una storia che ha grandi potenzialità per diventare appassionante.

Il character design del protagonista è fantastico e la sua genesi promette toni noir da brividi. Purtroppo questi punti di forza non sono stati sfruttati al massimo nel primo volume, ma confido che Fujimoto ne abbia fatto buon uso in quelli successivi. Tutto sommato, sono curiosa di sapere come se la caverà Denji con la sua nuova vita… ma soprattutto, voglio vedere quelle motoseghe all’opera come si deve!

Il primo volume è disponibile presso la propria fumetteria di fiducia o direttamente nello shop ufficiale di Panini Comics.


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