Dr. Stone è uno dei fenomeni post-apocalittici degli ultimi anni: il manga, serializzato dal 2017 su Weekly Shonen Jump è ancora in corso di pubblicazione, ma ha già ricevuto due serie anime (con una terza in lavorazione) e c’è persino un gioco mobile dedicato previsto per l’uscita nel 2021.
Insomma, la storia scritta da Riichirō Inagaki e disegnata da Boichi ha già riscosso un enorme successo… nonostante questo, ammetto fin da subito che ho approcciato Dr. Stone Reboot: Byakuya senza sapere nemmeno dell’esistenza di quest’opera. La cosa non mi ha minimamente impedito di piangere come una bambina a cui è caduto il gelato per metà dell’albo.
L’umanità è rimasta pietrificata in seguito ad un inspiegabile fenomeno che ha colpito il mondo intero, e così resterà per ben 3700 anni prima che le persone inizino a risvegliarsi poco alla volta. Lo spin-off Reboot: Byakuya racconta l’impresa di un gruppo di astronauti che durante la tragedia si trovava sull’ISS (Stazione Spaziale Internazionale)… tra cui il padre del geniale Senku.
Dettagli tecnici
Prodotto: Dr. Stone Reboot: Byakuya
Editore: Edizioni Star Comics
Edizione: Brossurato con sovracopertina
Autore: Boichi
Volumi: Unico
Pagine: 192
Formato: 11.75×17.5
Data d’uscita: 03/03/2021
Prezzo ufficiale: 4,90 €
La Manganalisi di Dr. Stone Reboot: Byakuya è stata realizzata grazie al gentile supporto di Edizioni Star Comics
Analisi ed impressioni
Immaginate di aver coronato il sogno della vostra vita: diventare astronauti e lavorare con alcune delle più incredibile menti del mondo sull’ISS… solo per vedere con i vostri occhi la fine dell’umanità; ogni persona venire tramutata in pietra in seguito ad un fenomeno inspiegabile. Eh sì, sarebbe un duro colpo per chiunque, ma non è certo abbastanza per fermare Byakuya, padre del ragazzino più geniale sulla faccia della Terra (e protagonista della serie Dr. Stone): Senku.
Insieme agli altri cinque membri dell’equipaggio presenti sulla Stazione e con l’aiuto di Rei37, robot da lui stesso costruito, l’uomo inizierà una corsa contro il tempo per tornare a casa prima che gli strumenti che possono permettere l’impresa smettano di funzionare in assenza del monitoraggio umano.
Prima di lasciare l’ISS nel disperato tentativo di salvare l’umanità, Byakuya assicura all’adorabile robottino Rei che tornerà, nonostante sappia bene che non ci sia alcuna speranza. Questo però Rei non lo sa, e perciò farà qualsiasi cosa in suo potere per preservare la Stazione in attesa del ritorno del suo creatore.
Dr. Stone Reboot: Byakuya racconta una storia tragica: da una parte un padre determinato a fornire ogni aiuto possibile ad un figlio che non sa quando si risveglierà, dall’altra un piccolo robot altrettanto determinato a mantenere la promessa fatta al suo creatore senza sapere che non lo rivedrà mai più. In pratica è stato come riguardare il film di Hachiko, ma con uno strato in più di sofferenza.
A fare da impalcatura alla narrazione sono tonnellate di scienza “plausibile”, se non proprio esatta ─ come sottolinea la consulente scientifica Dr. Soyeon Yi (che sull’ISS c’è stata, nel 2008) ─ che lascia spazio ad imprese titaniche in grado di suscitare l’ammirazione dei lettori.
Uno sguardo all’edizione
Dr. Stone Reboot: Byakuya arriva in un’edizione brossurata con sovracopertina davvero spettacolare. La cover è un’illustrazione che prende interamente fronte-retro, regalando il quadro completo solo aprendo l’albo (cosa che adoro).
Il protagonista prende la parte frontale insieme al robottino Rei37, mentre sul retro troviamo l’ISS nella sua forma finale: sullo sfondo la Terra e lo spazio in tutta la loro bellezza. I giochi di luci sono davvero meravigliosi. Con uno spettacolo per gli occhi simile non oso lamentarmi del fatto che anche la copertina sottostante riporti la stessa illustrazione in bianco e nero.
La cosa che più apprezzo di questo albo sono però i commenti. Sull’aletta destra troviamo il commento di Boichi, entusiasta del fatto che gli sia stata lasciata carta bianca sullo script; su quella sinistra Riichirō Inagaki sottolinea di non aver partecipato alla realizzazione dell’albo e di esserselo goduto da lettore. La Dr. Soyeon Yi si prende invece due pagine intere per parlarci della sua esperienza da consulente e del suo tentativo di rendere il tutto scientificamente plausibile, ma senza troppa pignoleria per non inficiare sulla narrativa.
Molto utili anche le pagine introduttive di presentazione dei personaggi coinvolti nella missione sull’ISS, che mettono subito i lettori in grado di capire i ruoli e le competenze di ogni scienziato e non (e sono pure fighe da vedere).
Questo spin-off è realizzato in un formato “standard”: 192 pagine da 11.75×17.5 cm, ma non ha certo paura di edizioni ben più prestigiose (o almeno costose). Un acquisto immancabile per soli 4,90 €.
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Cosa ne pensa il Nerd-O-Meter?
Dr. Stone Reboot: Byakuya è lo spin-off di una serie che negli ultimi anni ha conquistato un pubblico assai folto… e dopo aver letto quest’albo capisco perché. Mi sono lanciata nella lettura senza sapere niente di chi fosse Senku, ma Boichi è riuscito a farmi affezionare ad ogni personaggio presente e farmi piangere con tanto di singhiozzi e fazzolettini.
La storia di Byakuya e del gruppo di astronauti, impegnati in una lotta contro il tempo quasi impossibile per salvare un’umanità che potrebbe essere ormai perduta per sempre, è struggente ed eroica. Allo stesso tempo soddisfa anche i bisogni nerd di noi scienziati, con imprese che richiedono non forza bruta, ma intelligenza ed inflessibile determinazione.
Se non si fosse ancora capito, ho amato questo albo alla follia e consiglio ad ogni nerd là fuori di dargli una chance, che conosca Dr. Stone o meno (io intanto ho iniziato l’anime in attesa di passare in fumetteria, tanto per la cronaca).
Dr. Stone Reboot: Byakuya è disponibile presso la propria fumetteria di fiducia o direttamente sul sito ufficiale Edizioni Star Comics.
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Cresciuta con un fratello più grande di 7 anni, le console sono state il suo pane quotidiano fin dalla nascita. Dopo l'uscita della PlayStation si è buttata sui j-rpg, ma nel suo cuore rimane indelebile il ricordo del riccio supersonico targato Sega.
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