Lupin The Third è un classico, un punto saldo dell’animazione giapponese che indubbiamente verrà ricordato per intere generazioni. Se ci pensate, dal 1967 il mai dimenticato Monkey Punch ha dato il via a un filone narrativo dall’incredibile successo che sembra non appannarsi mai.
E per festeggiare le oltre 50 candeline si è pensato a un ritorno alle origini, non solo per accontentare i fan più esigenti, ma per raccontare tre brillanti storie dal taglio narrativo meno scanzonato e più in linea con l’opera originale.
Questo incarico è spettato a Takeshi Koike, già noto per essere stato il character design della serie “La donna chiamata Fujiko Mine”, di cui vi abbiamo già parlato in una dedicata Manganalisi. Da questo ne è nata una serie composta da tre mediometraggi dalla durata di circa 50 minuti l’uno focalizzati su tre iconici comprimari: Jigen, Goemon e Fujiko.
Storie sì più adulte, ma Lupin rimane sempre Lupin: sicurezza, sconsideratezza e un sorriso dinnanzi alle situazioni più disparate. Una trilogia che ho apprezzato molto e valorizzata da un cofanetto a tiratura limitata di Anime Factory.
Dettagli tecnici
Prodotto: Lupin The Third – La Trilogia Limited Edition (Esclusiva FanFactory)
Durata: 160 minuti (extra esclusi)
Regia: Koike Takeshi
Versione: Home Video Blu-ray
Video: 1080p
Lingue e sottotitoli: Italiano e Giapponese 2.0 DTS-HD MA | Sottotitoli in Italiano
Extra: Trailers originali, tre Card da collezione, tre Booklet da 32 pagine
Prezzo ufficiale: 44,99 €
La Manganalisi dell’edizione home video è stata realizzata grazie al gentile supporto di Koch Media.
Analisi e impressioni
Con la trilogia di Lupin III, il maestro Koike confeziona tre storie emozionanti che possono essere tranquillamente godute senza alcuna conoscenza preliminare della serie di Monkey Punch. Ovviamente gli appassionati storici, ma soprattutto coloro che hanno apprezzato lo stile e la narrazione di “La donna chiamata Fujiko Mine” troveranno i tre mediometraggi all’altezza delle loro aspettative.
Prima di scendere nel dettaglio di ogni singolo “episodio” vi informo che in questi racconti troveremo tanta azione, momenti emozionanti e piani intricati che ci faranno comprendere ancora meglio alcuni degli aspetti caratteriali dei comprimari del ladro gentiluomo. Onestamente ho trovato il tutto estremamente funzionale, con un restyle generale che dà veramente giustizia a una narrazione fresca e immediata.
. La Lapide di Jigen Daisuke
Probabilmente vi parlo del mediometraggio più apprezzato dai fan di Lupin, un ritorno alle origini in cui Lupin e Jigen (come loro stessi affermano) erano solo soci in affari e per nulla amici, o almeno è quello che vogliono far credere.
L’obiettivo del duo è quello di mettere le mani sulla “Piccola Cometa”, un frammento di un meteorite caduto dalla Doroa Orientale. Ma, come spesso accade nelle (dis)avventure di Lupin, qualcosa non andrà secondo i piani e per di più uno spietato sicario ha inciso il nome di Jigen su una lapide con l’obiettivo di ucciderlo in un numero di colpi affidato a un lancio di dadi. C’è un piccolo spazio anche per Fujiko che si ritroverà immischiata in una brutta situazione all’interno di un privé privo di buon senso.
Il regista di Redline (un anime che vi consiglio caldamente) ha fatto delle scelte azzeccatissime nella realizzazione di questo film, con ritmi altissimi e arricchiti da atmosfere noir, crude e spazianti. Il carattere dei protagonisti è meno “giocoso” rispetto la serie classica e devo dire che funziona brillantemente.
. Ishikawa Goemon Getto di Sangue
Secondo appuntamento della trilogia con protagonista un giovanissimo Goemon. Assunto come bodyguard di un boss della malavita, quest’ultimo perderà la vita per mano dell’inarrestabile Hawk detto lo “Spettro delle Bermuda”. Goemon verrà accusato ingiustamente e per dimostrare la sua innocenza darà la caccia a Hawk, che a sua volta sta cercando di uccidere Lupin per motivi ancora ignoti.
A differenza del precedente film, Getto di Sangue ha degli aspetti ancora più maturi e dalle linee più crude: ad esempio i tagli della spada di Goemon questa volta generano degli zampilli. Anche qui scendiamo nella psiche del personaggio con un carattere maggiormente risoluto e messo dinnanzi a un vero e proprio scontro mortale. Ogni buon fan che si rispetti non può non apprezzare un “taglio” così profondo del protagonista della pellicola.
. La Bugia di Mine Fujiko
Fujiko ritorna a interpretare un ruolo, questa volta nelle vesti di governante di Randy, un ragioniere al servizio di una losca multinazionale a cui ha sottratto ben 500 milioni di dollari. E come ben sapete, dove ci sono ricchezze c’è la signorina Mine. Randy, braccato “dall’arma biologica” di nome Bincam, decide di farsi esplodere insieme al suo nascondiglio affidando l’amato figlioletto Gene alle cure di Fujiko.
Ovviamente la ladra “finge” di prendersi cura del bambino che diventerà anch’esso un bersaglio della multinazionale: anche il piccolo conosce i segreti riguardanti il denaro. Una trama semplice, con un villain spietato alle calcagna, che mostra quanto può essere letale la seduzione di quella volpe di Fujiko.
La Bugia di Mine Fujiko conclude la trilogia lasciando aperti molti spiragli, magari per possibili nuovi episodi, che potrebbero mettere tanta carne sul fuoco al filo conduttore delle tre pellicole. Questo terzo appuntamento forse è il meno riuscito, soprattutto per una caratterizzazione del villain meno convincente, ma resta pur sempre qualcosa da non perdere.
Uno sguardo all’edizione
Lupin The Third: la trilogia è stata prodotta in quantità limitata e in esclusiva per lo store ufficiale Fan Factory. A differenza di altre produzioni, questa volta troviamo un bollino che ci indica realmente il numero della copia prodotta su 1000: questo aspetto rende l’edizione ancora più prelibata.
All’interno del box sono presenti (ovviamente) i tre mediometraggi arricchiti dal relativo Booklet con bozzetti e una cartolina da collezione, così come ci ha prontamente ingolosito Anime Factory con le ultime edizioni in home video.
I tre film hanno una risoluzione di 1080p e 24 frame al secondo, conditi da un audio italiano e giapponese 2.0 DTS-HD Master Audio. Ritroviamo nuovamente Stefano Onofri, che presta la sua voce al brillantissimo Lupin da oltre un decennio, così come Alessandra Korompay (Fujiko) e Alessandro Maria D’Errico (Jigen).
Un’edizione semplice ma accattivante che non dovrebbe mancare a ogni fan che si rispetti.
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Cosa ne pensa il Nerd-O-Meter?
Lupin The Third: La Trilogia di Koike Takeshi rappresenta un grande omaggio all’opera originale di Monkey Punch (da brividi il tributo dedicatogli prima dei titoli di coda della terza pellicola). Il regista è stato bravissimo nel farci credere l’impossibile, come la possibilità di uccidere Jigen, o addirittura di mettere a dura prova oltre al limite uno spadaccino abile come Goemon.
Lupin è un’opera che racchiude tutto, una ricetta pazzesca condita da scorribande in giro per il globo e momenti al cardiopalma. Koike ha racchiuso tutto perfettamente, scendendo inoltre nel profondo dei tre protagonisti e con Lupin coinvolto in modo indiretto. Una narrazione più adulta sì, meno divertente forse, ma estremamente godibile e ricca di colpi di scena: non potete perdervela! Per maggiori informazioni sull’edizione vi rimandiamo al sito ufficiale.
Infine, qualora gli anime fossero una vostra passione vi ricordiamo che da GameStop potrete trovare le ricariche Crunchyroll che vi garantiranno più di 1000 serie anche in simulcast.
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