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22 Giu 2016

Mario e Sonic ai Giochi Olimpici di Rio 2016 (WiiU) – Recensione

Continua, imperterrita e senza sosta, la sfida di Mario e Sonic ai Giochi Olimpici per dimostrare al mondo chi è la mascotte più forte e apprezzata del mondo dei videogames. Dopo esserci lasciati con un episodio su 3DS non esattamente al top ma che tanto ci aveva fatto sperare per una ripresa in vista dell’edizione casalinga, Mario e Sonic ai Giochi Olimpici di Rio 2016 giunge su WiiU con tanta voglia di riscattarsi e dimostrare che la fiaccola olimpica dell’agonismo è ben lungi dallo spegnersi. Questo, almeno sulla carta…

…Ebbene si, non ci vuole molto per accorgersi, GamePad alla mano, che rispetto a quanto giocato pochi mesi addietro la situazione non sembra essersi evoluta come ci eravamo auspicati. Identico in tutto e per tutto a quanto giocato su 3DS, Mario e Sonic ai Giochi Olimpici di Rio 2016 si presenta sin da subito povero di contenuti ed opzioni anche in quella che dovrebbe essere la sua versione “Bigger ‘N’ Better“, riproponendo le stesse 14 discipline olimpiche dell’edizione portatile, da affrontare da soli o in compagnia, alla conquista del maggior numero possibile di Ori Olimpici.

Sparita completamente anche la modalità campagna, caratterizzata nella scorsa edizione dalla presenza di numerose attività secondarie chiamate “Eventi Allenamento” in grado di variare il numero di attività da svolgere, in questa sua nuova incarnazione, Mario e Sonic ai Giochi Olimpici di Rio 2016 appare ripulito di ogni qualsivoglia orpello o discutibile variante che non siano i minigames veri e propri. Non che questo dovesse essere per forza un male vista l’enorme mole di discipline riempitive di cui era infarcito la modalità “Verso Rio”, ma quando anche eliminati gli inutili elementi di contorno ciò che rimane è una serie di attività già viste/già fatte in centinaia di altre occasioni, allora ci si accorge che non tutto è stato svolto esattamente al massimo delle capacità del team di sviluppo.

eliminati gli inutili elementi di contorno ciò che rimane è una serie di attività già viste/già fatte in centinaia di altre occasioni

Abbandonata ogni pretesa legata alla “storia”, l’unica cosa che rimane da fare è dedicarsi a una serie di competizioni da svolgere a rotta di collo nel tentativo magari di accumulare quanti più fondi possibili da investire nell’eccentrico guardaroba messo a disposizione dalla roulette di Omochao. E magari sbloccare qualche personaggio ospite a tempo perso. Ma neanche sempre, non sia mai.

Come detto in precedenza gli sport ivi proposti sono praticamente gli stessi dell’edizione 3DS, ragion per cui potremmo scegliere anche questa volta fra Calcio, Rugby, Beach volley, BMX, 100 M, Salto triplo, Nuoto, Pugilato, Equitazione, Ginnastica, Staffetta 4 x 100 M, Giavellotto, Tiro con l’arco e il Tennis tavolo. Rispetto all’incarnazione portatile a questo giro le discipline in esame abbandonano completamente ogni sorta di sperimentalismo ludico all’insegna dei comandi tattili, motori e vocali per focalizzarsi maggiormente sull’uso dei pulsanti classici. Tutte le discipline di questa incarnazione di Mario e Sonic ai Giochi Olimpici di Rio 2016 si giocano infatti premendo solo e soltanto i tasti: non c’è nessun GamePad da oscillare per prendere la mira con il tiro con l’arco o telecomando da lanciare fuori dalla finestra simulando un giavellotto, tutto si svolge alla vecchia maniera muovendo lo stick analogico (dove previsto) o pigiando forsennatamente sui tasti in maniera neanche troppo celebrata (nella maggior parte dei casi).

Che si tratti di percorrere i 100 M, arrivare il più lontano possibile al salto triplo o completare le vasche olimpiche nel minor tempo possibile, grazie a questo passo indietro nel sistema di controllo, gli sport individuali tendono ad assomigliarsi molto più che in passato, richiedendo al giocatore la semplice pressione di un tasto per caricarsi prima del VIA e un altro per completare la gara vera e propria. Tuttavia non tutte le attività sono le brutte copie di quanto visto a più riprese in anni di party games a tema sportivo. Nello specifico, le tre attività principali, ovvero il Calcio, il Rugby e il Beach Volley, e le loro varianti “mariesche” riescono ad essere elaborate e profonde quanto basta da non risultare ripetitive al loro secondo avvio.Mario e; Sonic ai Giochi Olimpici di Rio 2016 rugby

Quello che ci ha stupito di più in questo senso è il il Rugby, sport che nell’edizione per 3DS non ci aveva colpito particolarmente a causa di una lentezza di fondo che rendeva i match tendenti al soporifero, ma che qui fa veramente il diavolo a quattro quando si tratta di trainare, da solo, le sorti dell’intero gioco. Fra passaggi, placcaggi e trasformazioni di mete, infatti, il Rugby riesce a mantenere intatto tanto lo spirito originale dello sport di riferimento quanto un sistema di controllo di facile apprendimento tale da permettere anche ai giocatori alle prime armi di prendere in mano un WiiRemote e buttarsi nella mischia. Soprattutto nella sua variante a base di gusci blu e proiettili Bill, ci chiediamo come mai Nintendo non si sia ancora decisa a dedicare un intero gioco a questa nobile disciplina sportiva.

Discreti anche il calcio, anche lui poco più che un rimpiazzo del mai troppo lodato Mario Strikers ma comunque in grado di offrire parecchie risate quando affrontato in compagnia, e il Beach volley, quest’ultimo comunque il meno riuscito dei tre a causa di una reattività dei personaggi decisamente deludente.

Quello che ci ha stupito di più in questo senso è il il Rugby che qui fa veramente il diavolo a quattro quando si tratta di trainare, da solo, le sorti dell’intero gioco

Come dicevamo, però, non tutte le discipline sono state sviluppate alla stessa maniera però. Laddove infatti il Calcio, il Rugby e il Beach Volley possono contare anche sulla relative modalità a base di gusci e punti assegnati in base alle azioni, altre attività con le quali sbagliare il tiro pareva impossibile risultano invece particolarmente sottotono e monotone. È questo il caso del Pugilato e Tennis tavolo, due sport che con un po’ di applicazione e fantasia avrebbero potuto regalare ore e ore di scambi di sberle e servizi ma che invece finiscono per annoiare troppo in fretta a causa di una superficialità nei comandi e nelle meccaniche che poco spazio di manovra lasciano alle sfide con gli amici diversamente dai sopracitati sport di squadra. Discorso analogo anche per l’Equitazione e la BMX che più che delle gare vere e proprie assomigliano all’ennesima variante sul tema “premi ripetutamente il pulsante”.

Aldilà alla diversa esecuzione dei vari sport, purtroppo poco e niente rimane a differenziare questa edizione di Mario e Sonic ai Giochi Olimpici di Rio 2016 rispetto alla sua controparte portatile. La modalità “scontro fra eroi” in questo senso prova a traslare l’esperienza della rivalità fra i due team vista nella versione 3DS all’interno di un contesto di regole differente all’interno del quale i giocatori vengono eliminati man mano che si perdono gli scontri, ma anche in questo caso, siamo di fronte all’ennesima riproposizione di quanto visto e affrontato in precedenza con le prove singole. L’unico elemento insomma a cui pare aver giovato il passaggio di testimone da 3DS a WiiU è il comparto tecnico, per forza di cose decisamente più in linea con le maggiori capacità tecniche della console. Non che ci fosse altro da migliorare quando si parla degli universi di Mario e Sonic, ovvio.

Conclusioni

Mario e Sonic ai Giochi Olimpici di Rio 2016 per WiiU è una mezza delusione sotto praticamente ogni aspetto purtroppo. Le premesse di una versione portatile con alcune idee comunque interessanti ci aveva fatto ben sperare in un titolo in grado di portare sugli schermi domestici tutto la carica e il brio tipici della competizione sportiva per eccellenza, non fosse che il tutto si è rivelato semplicemente una rimasterizzazione in alta definizione di quanto già affrontato su 3DS.

Ancora una volta si tratta di un’esperienza interamente pensata per essere fruita in compagnia dei propri amici anche grazie a delle vere e proprie chicche come il Rugby, ma che a causa di di questa natura prettamente orientata al “party game” esclude completamente chiunque fosse alla ricerca della benché minima modalità o sfida da affrontare in solitaria. Anche perché come da tradizione l’unica sorta di supporto online è quello legato alle classifiche tramite Miiverse e null’altro.

Povero di modalità ma soprattutto di stimoli sul lungo periodo, ci spiace dover constatare che Mario e Sonic ai Giochi Olimpici di Rio 2016 per WiiU non è il passo in avanti che ci saremmo augurati per la serie né un titolo capace, da solo, di tenere banco sull’ammiraglia Nintendo per questa lunga e vuota estate che sembra profilarsi all’orizzonte.

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