07 Apr 2016

Mario e Sonic ai Giochi Olimpici di Rio 2016 (Nintendo 3DS) – Recensione

Con una puntualità che ormai ha quasi raggiunto la cadenza annuale dei più ben noti FIFA e NBA, anche quest’anno, in occasione delle prossime competizioni olimpiche di Rio, tornano a darsi battaglia nel nuovoMario e Sonic ai Giochi Olimpici di Rio 2016 l’idraulico rosso più famoso al mondo e il super sonico porcospino blu di SEGA.

Con una formula ormai pluricollaudata e indirizzata, come da tradizione, a un pubblico di giovanissimi, vediamo quest’anno come si è comportata l’edizione tascabile del titolo in questione, in attesa di quella (si spera più rifinita) che arriverà a giugno sulla home console Nintendo. Ai blocchi di partenza!

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Tenendo ancora una volta fede alla formula di gioco che ha decretato il successo della serie ad oggi, anche a questo giro Mario e Sonic ai Giochi Olimpici di Rio 2016 si presenta come una raccolta di minigames a carattere sportivo che fa dell’immediatezza e del carisma delle sue due mascotte le sue principali armi vincenti, ma anche i suoi più grandi limiti.

Accolti dal solito tripudio di luci, colori e motivetti in pieno stile samba, il menù principale chiarisce sin da subito che quanto andremo ad affrontare sarà un’esperienza da gustare a piccole, ragionate, dosi onde evitare di annoiarsi preventivamente una volta visto tutto quello che il gioco ha da offrire. È bene infatti precisare sin da subito come il gioco in questione sia stato pensato palesemente per una fascia di età molto giovane e non per patiti dello sport vero e proprio. Detto questo andiamo a vedere cosa è cambiato esattamente rispetto alla scorsa edizione invernale e quali sono le (poche) novità ereditate durante la trasferta brasiliana.

Mario e Sonic ai Giochi Olimpici di Rio 2016 si presenta come una raccolta di minigame a carattere sportivo che fa dell’immediatezza e del carisma delle sue due mascotte le sue principali armi vincenti

A fianco dell’immancabile scelta libera in cui affrontare a proprio piacimento le varie discipline sportive proposte, la modalità principale di Mario e Sonic ai Giochi Olimpici di Rio 2016, “Verso Rio” rappresenta una variante più articolata della classica scalata verso la vetta alla caccia del maggior numero di Ori Olimpici attraverso cui darsi battaglia con i personaggi più famosi del mondo di Mario (o di Sonic a seconda della propria scelta iniziale) nei panni del proprio Mii.

A spasso per Rio è possibile muoversi liberamente per le spiagge e le strade della città, andando di volta in volta alla ricerca delle varie palestre dove mettersi alla prova o luoghi di interesse che portino avanti la “trama” (virgolette d’obbligo), il tutto al fine di accrescere le abilità del proprio atleta attraverso l’accumulo di Punti Allenamento e frutta da scambiare con gli Yoshi nell’apposito mercato. Questi ultimi in particolare offrono al giocatore diversi abiti e potenziamenti in grado di alterare le doti del proprio Mii (attraverso velocità, potenza, abilità e resistenza) o utilizzare mosse speciali di Mario, Sonic e via discorrendo.

Per quanto non particolarmente elaborata e ben lungi dalle profondità a cui possono averci abituato esperimenti del genere, nel suo complesso la formula adottata si è rivelata discretamente funzionale ai fini del target di riferimento e utile a tenere alto l’interesse quanto basta, per una ventata d’aria fresca decisamente più intrigante rispetto alla classica sfilze di prove da affrontare a testa bassa fino allo sfinimento. Rispetto alla lista dei singoli sport, infatti, “Verso Rio” propone anche tutta una serie di attività inedite assenti invece nella modalità classica, che seppur certe volte altro non siano se non delle versione più semplificate di quanto provato nei precedenti episodi, nel loro complesso aiutano a spezzare il ritmo con attività simpatiche come l’hockey sul prato e il lancio del martello in cui urlare al microfono per ottenere una maggiore carica energetica.

Mario e Sonic ai Giochi Olimpici di Rio 2016 start

Messa da parte quella principale, l’unica altra modalità inedita è quella denominata “Maratona”, la quale si avvale delle funzionalità streetpass e contapassi della console per emulare la storica prova di resistenza di 42,195 km a suon di camminate da completare, giornalmente, passo dopo passo. A conti fatti si tratta sicuramente dell’aspetto meno ludico dell’intero pacchetto ma anche della novità più intrigante per come è stata concepita e che siamo sicuri spingerà molti giocatori a ore e ore di camminate nel tentativo di sbloccare il costume dei propri sogni e contemporaneamente mettersi alla prova con gli altri atleti che avranno deciso di intraprendere il medesimo compito.

Analizzando invece nel dettaglio le altre singole discipline proposte, gli eventi proposti sono 14 di base a cui però si aggiungono le equivalenti versioni “Plus” che un po’ come gli “Eventi Sogno” delle precedenti edizioni stravolgono le regole del gioco aggiungendo tutta una serie di caratteristiche e ostacoli mutuati dirittamente dal mondo di Mario Kart e altri prodotti analoghi. Abbiamo quindi l’immancabile calcio, il ritorno del tiro con l’arco, il golf, il beach volley, il tennis tavolo, i 100 metri lisci o ad ostacoli, il salto in lungo, il lancio del giavellotto, il nuoto, il pugilato, la ginnastica ritmica, l’equitazione e perfino la BMX. Ognuno di questi eventi prevede la partecipazione di un diverso numero di personaggi che possono parteciparvi ma sopratutto un diverso approccio al minigame scelto, il quale, in base alle richieste, utilizzerà in maniera peculiare i vari metodi di controllo che il 3DS mette a disposizione.

Ognuno di questi eventi prevede un diverso approccio al minigame scelto, il quale, in base alle richieste, utilizzerà in maniera peculiare i vari metodi di controllo che il 3DS mette a disposizione

Non tutti gli sport tuttavia risultano ugualmente riusciti, ed è questo il caso delle varie prove di atletica come i 100 m piani e i 110 ad ostacoli, discipline che in maniera non troppo fantasiosa richiedono la semplice e forsennata pressione di un tasso fino al raggiungimento del traguardo. L’idea generale è quella che nel tentativo di sfruttare il più possibile tutte le peculiarità della console alcune scelte siano state forse un po’ troppo forzate, finendo per banalizzare, in certi frangenti, l’esperienza come nel caso della Boxe, o rendere invece il tutto tremendamente farraginoso e complicato come invece accade con le mulinate di pennino sul touch screen all’interno del nuoto

La presenza delle varianti “Plus” in grado di aggiungere alla formula categnacci, bersagli mobili e chi più ne ha più ne metta, mitiga in parte alcune lacune di carattere ludico, ma generalmente permane la sensazione che gli sport più brutti rimangano tali anche se affrontati fra goomba e piante piranha in mezzo a movimentare l’azione.

Conclusioni

Che la formula di gioco iniziasse a sentire un po’ di stanca era cosa ormai certa dopo 7 anni di attività sempre uguali a se stessi. Proseguendo sul solco della tradizione tracciato dai precedenti episodi dunque,Mario e Sonic ai Giochi Olimpici di Rio 2016 continua una strada in salita che solo a sprazzi lascia intravedere qualcosa di buono per il futuro della serie, confermandosi semplicemente come un poco più che buono passatempo dalle non grandi pretese piuttosto che non un nuovo punto di riferimento per il genere dei party games.Pur con i suoi 40 personaggi, le personalizzazioni sbloccabili per il proprio Mii e la caccia ai record mondiali, Mario e Sonic ai Giochi Olimpici di Rio 2016 soffre di una ripetitività di base che non permette al titolo di riuscire ad attrarre indistintamente grandi e piccini come invece spesso è successo per altre produzioni analoghe in grado di tirare in ballo Super Mario e compagni.

I più giovani potranno andare ancora una volta sul sicuro quindi, ritrovandosi fra le mani un’esperienza all’insegna di tantissime sfide da affrontare in compagnia (anche in modalità download) e tantissimi costumi di cui vantarsi con i propri amici. Per quanto riguarda i giocatori più navigati, invece, forse è il caso di attendere la versione casalinga in vista magari di una maggiore varietà e di gioco e, soprattutto, di una modalità online, ancora una volta, non pervenuta in questa versione portatile.