Parliamoci francamente: quanti di voi almeno una volta nella vita non hanno fatto un salto (virtualmente parlando) nel Regno dei Funghi? Scommetteremo su quasi tutti. Eppure questo regno incantato, dove sembra che il tempo si sia inesorabilmente fermato, rappresenta il posto ideale dove vivere ma soprattutto un luogo dove non ci si annoia mai: i rapimenti sono all’ordine del giorno, i fenomeni strani accompagnano le vicende e per non farci mancare nulla sono presenti villain che incutono più simpatia che terrore (ma non ditelo a Bowser, altrimenti saranno dolori).
Ad intervallare queste scorribande ci sono pur sempre le attività collaterali, come una partita a dadi con annessi mini giochi o imprevisti, quattro calci ad un pallone e corse ad alta velocità su veicoli impensabili dotati di deltaplano o paracadute. Ma quello che non può assolutamente mancare è il Tennis. Proprio così, sono più di 20 anni che Mario e i suoi iconici compagni/avversari si uniscono sotto un’unica racchetta, pronti a sfidarsi per decretare il più forte; siamo sicuri che questo sport sia davvero il loro passatempo preferito! E proprio per questo che i ragazzi di Camelot e Nintendo hanno pensato di far debuttare Mario, Luigi, Peach, Yoshi e tutti gli altri su Switch, inaugurando effettivamente l’esordio degli sportivi sotto l’insegna del baffuto idraulico.
Mario Tennis Aces è un titolo incredibilmente divertente che, come scopriremo, non solo fa ritornare in pompa magna una gradita modalità storia ma mette effettivamente sul court nuovissime caratteristiche che rendono il gameplay, nonostante la sua natura prevalentemente arcade, da un lato di semplice apprendimento ma dall’altro estremamente tattico per chi vuole diventare un vero “Prince of Tennis”. Gli sviluppatori sono riusciti a rinfrescare una formula già ben collaudata e consegnarci effettivamente un’esperienza gratificante.
Forse lo abbiamo ripetuto fin troppe volte: in Mario Tennis Aces ritorna la storia chiamata per l’appunto Modalità Avventura, e ci perdonerete per la reiterazione ma l’attendavamo da fin troppo tempo. Iniziamo dal principio: Luigi è misteriosamente sparito durante il torneo organizzato a Marinarena – non che questa sia una novità – rapito da Wario e Waluigi, che stanno letteralmente seminando il caos sotto l’influsso di un effetto misterioso sprigionato da una misteriosa racchetta. Il torneo di tennis deve fermarsi e le due principesse mandano in missione l’astuto idraulico, non senza il fedele consigliere Toad, per risolvere questo mistero e salvare il fratello. Ma come potrete immaginare questa impresa non si rivela affatto semplice, e il viaggio li porterà ad affrontare astuti nemici (vere e proprie boss battle), sfide all’ultima pallina fino allo scontro finale con il malvagio artefatto.
Sostanzialmente la storia di Mario Tennis Aces non brilla certo di originalità, ma dobbiamo anche tenere in considerazione che per una produzione di questo tipo occorre qualcosa di spensierato e leggero che soprattutto deve far divertire. La Modalità Avventura può essere affrontata solo con Mario che può spostarsi su mappa tramite un movimento a caselle in 7 zone diverse. Il punto di partenza è Marinarena e potrete visitare a piedi – in barba ai vostri calli – le Rovine di Solarius, La Foresta delle Piante Piranha e viaggiare tramite un’imbarcazione nella parte più alta dell’isola per raggiungere Monte Nevoso. Durante questo arduo cammino non mancheranno iconici personaggi che cercheranno, apparentemente, di fermare la vostra ascesa, ma che tutto sommato vi dispenseranno preziosi consigli e a volte racchette più potenti e al passo coi tempi. Proprio così, in Mario Tennis Aces potrete correre sempre il rischio di rimanere senza il “tamburello”, poiché potrebbe spezzarsi in caso di colpi eccessivamente potenti: per evitare l’inevitabile logorio occorre effettuare delle respinte perfette, che consistono nel bloccare il colpo al momento giusto, ovvero appena impatta sulla racchetta. La feature in esame la ritroverete in qualsiasi modalità di gioco, a meno che non disputiate partite normali e allora in quel caso questa regola non sussiste, e se riuscirete a padroneggiarla nel migliore dei modi potrebbe decisamente fare la differenza in partita.
La modalità storia offre qualcosa di originale e che mancava da fin troppo tempo
Ma torniamo a noi: collezionare le racchette vi permette di percorrere la strada con più semplicità, senza dovervi preoccupare di qualche imprecisione nel respingere la pallina poiché nel vostro arco avrete un numero consistente di frecce. In alcune caselle del percorso potrete anche scoprire dei campi di allenamento, dove effettuare un punteggio prestabilito abbattendo un numero di pannelli e combinare i vari colpi per guadagnare vantaggi che fanno decisamente decollare al traguardo. Non mancheranno, in termini di mini giochi, le sfide Risposte Vincenti: bisogna eseguirne 30 con meno di 3 errori contro un avversario giocante, e tenendo in considerazione anche eventuali trabocchetti nell’area stessa (a volte, più avanti nell’avventura, non sarà facilissimo portarlo al compimento con un partita sola). Un minigame che ci ha molto divertito è la battaglia a palle di neve contro i Tipi Timidi: in un tempo limite bisogna respingere al mittente le dolorose palle e far mangiare il ghiaccio a coloro che, su carta, dovrebbero essere fin troppo riservati. Potete immaginare la gioia nel farlo?
Che vi troviate ad affrontare un avversario in un campo da tennis invaso da Koopa e Goomba, una sfida all’ultimo colpo o un mini game sappiate che riceverete dei punti esperienza, sia in caso di vittoria che di disfatta. E quest’ultima non è che ci abbia particolarmente entusiasmato: siamo d’accordo che la sconfitta degli altri è inevitabilmente frutto di soddisfazione e di accrescita delle abilità, ma perché dobbiamo migliorarci in modo esponenziale anche quando mangiamo la polvere? È vero che dalle cadute ci si rialza più forti, ma anche il troppo stroppia. L’esperienza che guadagnerete andrà ad incrementare, in modo del tutto automatico, le caratteristiche di Mario in relazione alla velocità del colpo, della corsa e dell’accelerazione.
Dulcis in fundo le battaglie con i boss: vi chiederete, come si può affrontare una boss battle in un gioco di tennis? Di primo acchito si potrebbe pensare ad un incontro con regole classiche, mentre qui si è ragionato proprio in termini dei Super Mario canonici. Capiamoci meglio: ogni boss vi metterà dinnanzi ad una battaglia dal sapore tennistico, cercando in tutti i modi di spezzare le vostre racchette, ed esponendo i punti deboli dopo averlo debitamente sfiancato. Per farlo dovrete scagliare slice, colpi piatti, colpi potenti, top spin ma soprattutto ragionati impatti – come scopriremo più avanti – nell’area stella. Oltre al numero di racchette che vi manderanno K.O. in men che non si dica qualora non siate tempestivi nel modo giusto, la vostra energia è rappresentata dal tempo. Nel caso mancaste la palla perderete secondi preziosi che potrebbero addirittura vedervi stesi a terra con un rammarico gigantesco. Le Boss Battle risultano essere molto ingegnose e studiate nel modo giusto, spiazzando letteralmente come farebbe un buon rovescio in backspin.
Mario Tennis Aces nella sua Modalità Avventura colpisce nel segno, con una campagna tutto sommato divertente e appagante. Certo non che duri molto, infatti riuscirete a finirla in 6/7 ore di sessioni massicce, ma tutto sommato non importa, offre qualcosa di fresco e originale e soprattutto che mancava da fin troppo tempo. Forse lo sblocco di divise e accessori, anche semplicemente per un mero aspetto estetico piuttosto che ruolistico, non avrebbe comunque guastato.
Mario Tennis Aces introduce elementi di gameplay davvero innovativi in una formula di per sé già vincente
Il titolo introduce degli elementi nel gameplay davvero innovativi in una formula che di per sé era già vincente. Durante i vari scambi con gli avversari l’energia cresce, anche quando si effettuano con successo i colpi caricati e i sopracitati blocchi, ma soprattutto se si esegue con particolare successo il colpo tecnico. Quest’ultimo è davvero molto particolare, e sicuramente può fare la differenza qualora lo si riesca a padroneggiare nel modo più congeniale: in pratica permette di raggiungere una palla lontana con un balzo facendo schizzare notevolmente l’energia, ma potrebbe essere anche un’arma a doppio taglio poiché un singolo errore costerebbe la perdita di un punto o un inutile dispendio di forze. Il vigore accumulato vi consente di effettuare colpi mirati all’interno dell’area stella, con un mirino simile a quello di un cecchino, e dirigere l’impatto in un punto preciso del campo: in questo modo oltre ad essere più accurato potrebbe anche danneggiare la racchetta del malcapitato; ma occhio, l’avversario potrà comunque rispondere con un tempismo perfetto. Dopo aver caricato al massimo l’indicatore avrete la possibilità di scagliare un colpo speciale, una vera e propria cannonata che se lo sfidante non riuscirà a bloccare vedrà il suo polso spezzarsi in due con tanto di racchetta in frantumi.
Gioca un ruolo determinante anche la scelta del personaggio che differisce per abilità individuali. Alcuni possono essere letali nella battuta delle palle veloci, altri adottare uno stile basato sulla furbizia in cui lo slice ha un effetto a dir poco strabiliante, oppure optare per un tipo difensivo che riesce a coprire un’area molto più ampia. Insomma è molto forte quel senso di strategia che può far capovolgere letteralmente le sorti dei set. Come avrete capito, Mario Tennis Aces è studiato nei minimi particolari e padroneggiare le varie tecniche con cura, almeno agli inizi, potrebbe creare dei problemi non indifferenti qualora siate abituati semplicemente con i comandi standard. Ma niente paura, vi basterà un po’ di allenamento e farete sicuramente piangere i vostri avversari sotto un pubblico molto attento di spettatori.
Le possibilità in questa iterazione tennistica sono moltissime e di certo non sono limitate esclusivamente alla Modalità Storia. In Mario Tennis Aces ritornano gli immancabili tornei al fine di decretare colui che deve inesorabilmente sollevare il trofeo Fungo, Fiore o Stella dopo aver letteralmente schiacciato i tre avversari in match all’ultimo uomo. Inutile dire che la difficoltà è crescente e nell’ultima competizione dovrete diventare dei veri e propri esperti di colpi speciali per far sì che l’avversario non vi sottometta al suo volere: questo è positivo perché vi consente di migliorarvi in modo incredibile e rendervi dei veri e propri fuoriclasse. È tutto gestito molto bene, non c’è che dire, anche in relazione al numero consistente degli addetti ai lavori in campo e del pubblico: l’unico nostro rammarico è dato dal fatto che sono presenti solo tre tornei e tutti costituiti da 3 incontri (anche se il numero di giochi e partite sono variabili). Probabilmente questa scelta è dettata anche dal fatto che Nintendo voglia puntare moltissimo sui campionati online: noi restiamo speranzosi che possa aumentare il numero di competizioni per quel che concerne la modalità offline.
Interessante anche la modalità a due giocatori, che permette di scontrarsi in match testa a testa (a schermo condiviso) semplicemente con una coppia di Joy-Con. I match possono essere inoltre disputati anche in Modalità Swing con regole classiche: ogni giocatore impugna il Joy-Con come se fosse una vera e propria racchetta per scagliare cinque tipi di colpi diversi. Il movimento è perfetto e non abbiamo notato rallentamenti riguardo a questo caratteristica che risulta essere interessante, proiettandoci in un certo senso all’epoca del Wii. Inoltre in questa modalità, qualora non siate d’accordo con la decisione dell’arbitro, potrete contestare il punto e magari avere anche ragione: ma se così non fosse, non mangiatevi la racchetta!
Se avete terminato il vostro viaggio e disputato tutti i tornei contro la CPU, allora potreste anche gettarvi in ambiziosi incontri nella modalità online. Qui verrete messi dinnanzi una scelta: affrontare avversari umani in un testa a testa (ovvero in solitaria) per aggiudicarvi il maggior numero di vittorie, oppure buttarvi nel gioco a squadre, il 2vs2, anche in compagna di un amico sulla stessa console.
Il titolo regala momenti di allegria, spensieratezza e del sano agonismo che non guasta mai
Mario Tennis Aces nei prossimi mesi si arricchisce di due nuovi personaggi giocabili: Calamako – nel suo esordio in un titolo sportivo – e Koopa. Potrete sbloccarli gratuitamente ed anticipatamente nei tornei online nelle date prestabilite (alla fine della competizione diventeranno accessibili a tutti). Questo dimostra la volontà dell’azienda nel supportare questo gioco, che potrebbe essere non solo il miglior compagno dell’estate, ma anche un ottimo titolo online se implementato nel modo giusto (auspichiamo anche in un arrivo di altri protagonisti selezionabili).
Arrivati alla fine siamo rimasti davvero contenti di questa esperienza, e ci abbiamo passato sopra un gran numero di ore cercando i migliorarci match dopo match. Ci sono delle caratteristiche che secondo il nostro punto di vista potevano essere incrementate: un numero più consistente di tornei, personaggi sbloccabili, mini giochi da poter disputare (anche a turni) in compagnia degli amici e non relegati esclusivamente alla modalità storia. Ma nonostante tutto la cura dei dettagli è assolutamente encomiabile e si respira molto più tennis in questa incarnazione decisamente colorata che non in altre produzioni. Anche se su TV il gioco brilla, in modalità portatile è tutta un’altra storia: sì, perché Mario Tennis Aces è, passateci il termine, una vera e propria goduria quando lo impugnerete tra le mani. La sua natura così prettamente arcade lo rende più che perfetto da giocare sotto l’ombrellone o mentre si sta viaggiando. In linea di massima non abbiamo riscontrato rallentamenti o altro che potesse indurci a pensare che ci sia stato qualcosa lasciato al caso. Un titolo perfetto per chi è alle prime armi con il genere, ma soprattutto per chi vuole essere ricordato negli annali del Regno dei Funghi per le elevate abilità agonistiche.
Se qualcuno ci chiedesse consiglio su un gioco sportivo da acquistare su Nintendo Switch, risponderemmo senza alcun indugio Mario Tennis Aces. Sì, perché il titolo di Camelot è fatto con amore, un amore viscerale che riesce a racchiudere tutto il fascino e le personalità degli abitanti del Regno dei Funghi sotto un’unica racchetta. Non è semplice riuscire ad innovare una formula di per sé già vincente, ma in questa produzione sembra che si sia fatto un passo in avanti per la serie. Il primo punto di forza è senza dubbio il ritorno della Modalità Avventura, un viaggio intorno ad un’isola in cui affrontare sfide e avversari semplicemente a colpi di racchetta, dove ognuno non ha altro in testa che il tennis (come giusto che sia). Il suo tallone d’Achille potrebbe essere rappresentato da una longevità piuttosto contenuta e da un numero un po’ esiguo di mini giochi, ma ciononostante regala momenti di ingegno ed originalità. Alla fine non dobbiamo dimenticarci che Mario Tennis Aces, nonostante la sua formula colorata e i suoi eccentrici protagonisti, è pur sempre un titolo basato su uno sport che non sta vivendo momenti felici dal punto di vista videoludico negli ultimi anni. Proprio per questo motivo ci sentiamo di consigliarlo perché regala momenti di allegria e spensieratezza ma anche del sano agonismo che non guasta mai. Che voi giochiate online o in locale con gli amici non dimenticate di raggiungere un unico obiettivo: “Gioco, Partita e Incontro!” |