Marvel vs. Capcom: Infinite

  • pegi12
  • data-di-uscita19/09/2017
  • editoreCapcom
  • sviluppatoreCapcom
  • generePicchiaduro
  • Piattaforma Games PC PS4 Xbox One

Los Angeles – Il ritorno di Marvel vs. Capcom è un evento abbastanza importante nella scena dei picchiaduro competitivi: dopo un’assenza di quasi dieci anni, il titolo crossover più famoso del mondo è pronto a tornare ancora una volta sulle nostre console, e porta con sé il roster più variegato che il brand abbia mai visto. Il peso di questo comeback è una spada di Damocle che grava su Capcom: dopo un terzo capitolo da dimenticare, la serie ha bisogno di tornare in grande stile per riconquistare il suo stesso pubblico. Le premesse per una buona riuscita ci sono tutte: Ultron, la malvagia intelligenza artificiale dell’universo Marvel, ha trovato il modo di convincere Sigma, l’antagonista della serie Mega Man, ad unirsi per formare un’unica, invincibile creatura sintetica che ha il solo scopo di unificare la vita: Ultron Sigma. Il risultato di questa fusione è un evento chiamato la convergenza, che ha devastato ed unito i mondi di Marvel e Capcom creando nuove ambientazioni, come l’inquietante Xgard.

Abbiamo avuto modo di mettere le mani sulla modalità storia di Marvel vs. Capcom Infinite, realizzata con l’ausilio del versatile Unreal Engine. A farla da protagonista sono anche qui le gemme dell’infinito, sei potentissimi artefatti in grado di alterare la realtà ed il tempo stesso. La storia parte ottantotto giorni dopo la convergenza: Ultron Sigma, con l’ausilio delle gemme, ha già conquistato quasi tutto il multiverso. A separarlo dal dominio totale rimane un manipolo di eroi provenienti da entrambi i mondi, i quali hanno imbastito una feroce ma inutile resistenza al dominio dell’androide. Stiamo parlando di Arthur, Capitan America, Capitan Marvel, Chris Redfield, Chun-Li, Dante, Doctor Strange, Iron Man, Rocket Racoon ed il dio del tuono Thor, tutti presenti nel variegato roster di gioco. Nemmeno i poteri combinati degli Avengers e degli eroi Capcom sembrano avere effetto su Ultron Sigma, ma a mali estremi corrispondono estremi rimedi, e Captain America ha l’idea che potrebbe salvare il mondo: liberare il Titano pazzo Thanos, colui che ha usato per primo le gemme dell’infinito.

marvel vs. capcom infinite

Per evitare fastidiosi spoiler eviteremo di addentrarci troppo nella trama del nuovo picchiaduro di Capcom, concentrandoci principalmente sulle novità proposte dal gameplay di Infinite. La nostra prova è stata piuttosto esaustiva, ed abbiamo avuto modo di testare le capacità di diversi personaggi. La grossa novità che risalta immediatamente all’occhio di un videogiocatore più esperto è la nuova meccanica dedicata alle gemme dell’infinito. Potremo infatti equipaggiare i nostri lottatori con una  delle sei preziose pietre: ognuna di esse controlla una specifica porzione dell’universo stesso: lo spazio, il tempo, la mente, la realtà, l’anima ed il puro potere. Ad ogni gemma dell’infinito corrisponde una barra (infinity bar) che si ricaricherà, come di consueto, quando malmeneremo il nostro avversario. Ogni pietra può essere utilizzata in qualunque momento attingendo dalla barra dedicata: per esempio, equipaggiando la gemma che controlla lo spazio e premendo L1, potremo rinchiudere l’avversario in un parallelepipedo fatto di energia pura per breve tempo, in modo da potergli poi scatenare addosso tutta la nostra forza.

La gemma può inoltre scatenare la potentissima Infinity Storm, una mossa speciale dagli effetti devastanti utilizzabile solamente con la pressione dei grilletti laterali. La profondità del nuovo capitolo di Marvel vs. Capcom è assolutamente fuori dubbio: nonostante il gioco vuole essere più “user friendly” rispetto a Street Fighter V, controparte più “seria” ed adatta al gaming professionistico, basta dare un’occhiata all’elenco mosse di ogni lottatore per rendersi facilmente conto della cura e della profondità che Capcom ha infuso in questo titolo. Tuttavia è la semplificazione che salta subito all’occhio, e la più grande differenza rispetto alle iterazioni passate è la presenza di due soli combattenti nel proprio team di combattimento. Durante un match potremo effettuare un veloce switch fra uno e l’altro premendo il tasto R1: questa semplificazione riduce sicuramente il caos a schermo ed ha anche il grosso pregio di aumentare la frenesia di gioco e favorire il concatenamento di combo ed hyper, rendendo il titolo più spettacolare, più veloce e incredibilmente divertente.

Per aiutare le nuove leve ad adattarsi al meglio nel mondo rigoroso e spietato dei picchiaduro, i ragazzi di Capcom hanno introdotto un’altra feature in grado di livellare ulteriormente la curva di apprendimento necessaria per padroneggiar più o meno decentemente le capacità dei nostri eroi. In poche parole, attivando il sistema di controllo semplificato dalle opzioni di gioco potremo concatenare combinazioni di pugni e calci premendo un solo tasto. Anche l’esecuzione delle potentissime Hyper viene assolutamente facilitata con questo schema di controllo. C’è da dire che trattandosi appunto di un’opzione, questa feature può essere disattivata in qualunque momento.

Più spettacolare, più veloce e incredibilmente divertente. 

Come potrete facilmente intuire, questo modo di rivoluzionare i controlli di gioco porterà non pochi problemi nei match e nelle competizioni online, dati gli scarsi requisiti richiesti per portare a termine anche le più difficili delle combo. Inoltre, c’è da considerare una grossa incognita legata al bilanciamento del gioco: se è vero che le gemme dell’infinito rappresentano un modo nuovo di rinfrescare il gameplay di un genere quantomeno conservatore, è altrettanto vero che le capacità devastanti che questi artefatti introducono potrebbero potenzialmente rompere da un momento all’altro tutti gli equilibri dei match, rovinando l’esperienza competitiva e costringendo sicuramente gli sviluppatori a mettere mano più e più volte al codice di gioco.

In ConclusionE3

Nonostante questi legittimi dubbi, la nostra prova di venticinque minuti con Marvel vs. Capcom Infinite è stata senza dubbio una delle più divertenti e frenetiche esperienze di tutta la fiera: il crossover più iconico fra i fighting games sembra essere tornato ai suoi antichi splendori, proponendo un gameplay rinnovato da elementi ben realizzati e particolari. La presenza di una story mode in giocatore singolo curata e profonda ci ha inoltre piacevolmente sorpreso: la trama sembra essere piacevole da vedere e da giocare, grazie a sequenze dal taglio cinematografico che ricordano da vicino le pellicole dei più blasonati film Marvel. Il combat system semplificato farà inoltre la gioia delle nuove leve, che potranno finalmente avvicinarsi ad un picchiaduro “serio” senza schiantarsi contro una curva di apprendimento praticamente verticale. Marvel vs. Capcom Infinite è un titolo da tenere sicuramente d’occhio, che ha saputo stupire ed attirare l’attenzione su di sé come pochissimi altri titoli presenti in fiera.

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