Il palco virtuale dell’E3 2021 è stato l’occasione per Eidos Montreal di presentare l’inaspettato Marvel’s Guardians of the Galaxy, un gioco che come da titolo coinvolgerà i Guardiani della Galassia in un viaggio dal quale dipenderà il futuro dell’intero universo. Circa tre settimane fa ne abbiamo parlato un po’ più nel dettaglio in un’anteprima, oggi invece siamo qui per riportarvi la chiacchierata avuta con Mary DeMarle, Senior Narrative Director, e Patrick Fortier, Senior Gameplay Director. Un’intervista che ci porta direttamente nel cuore dello sviluppo, scoprendo come i Guardiani hanno preso vita tra le mani di Eidos Montreal ma soprattutto in che modo riescono a essere sempre gli stessi che abbiamo imparato ad amare tra cinema e fumetto. Buona lettura!
GameSoul: Durante la presentazione mi ha molto colpito la scelta di creare un gioco story driven ma con scelte multiple durante alcune conversazioni o situazioni specifiche. Siamo nei panni di Peter Quill, abbiamo il compito di guidare (o quantomeno provarci) la nostra squadra nel corso del viaggio. Come si evolveranno queste opzioni di dialogo nel corso del gioco?
Mary DeMarle: Uno degli aspetti su cui abbiamo lavorato molto in Marvel’s Guardians of the Galaxy è stato il cosiddetto “Banter System” (beffa, canzonatura, n.d.a.). I Guardiani sono sempre assieme e durante le fasi esplorative parleranno tra loro, coinvolgendo anche Peter, e nel farlo capiterà che i giocatori siano messi di fronte a determinate scelte. Starà dunque a loro scegliere se dirottare il dialogo in una o nell’altra direzione, oppure chiamarsi fuori rimanendo in silenzio e lasciandoli continuare: quale che sia la decisione, i compagni se la ricorderanno in futuro – ad esempio, scegliendo di tacere è possibile che i Guardiani si stizziscano, ritenendo Peter troppo occupato per dar loro retta. Questo è il primo livello, quello più evidente, di come possono evolversi i dialoghi. Ci sono poi decisioni che non solo avranno un impatto più in là nel tempo ma influenzeranno direttamente il gameplay: pensate alla scena in cui Drax vuole lanciare Rocket dall’altro lato per aprire un passaggio e voi dovete decidere cosa fare. Se scegliete di lasciare in pace Rocket, dovrete trovare un modo per aggirare l’ostacolo e più in là arriverete a un punto dove l’aiuto di Rocket sarà indispensabile per passare: in questo caso lo farà volentieri. Se invece decidete di farlo lanciare dall’altro lato del dirupo, lui vi aprirà la strada nell’immediato ma in futuro, quando vi ritroverete di nuovo bloccati e avrete bisogno del suo aiuto, sarà talmente furioso con voi che si rifiuterà, obbligandovi a cercare un altro modo per passare.
Patrick Fortier: Abbiamo voluto sviluppare un sistema che ruotasse attorno alla capacità dialettica di Peter, o quantomeno a quel suo modo di fare che lo porta a cercare di cavarsi dai guai con le parole: ne viene dunque fuori una continua battaglia di ingegno in cui bisogna cercare di trarre il massimo da ogni situazione, imparando a fronteggiare persino gli imprevisti come ad esempio uno de Guardiani che si intromette all’improvviso in una conversazione. Il fatto che ciascuno abbia una propria personalità li mette in condizione di agire in maniera molto più reattiva, costringendo magari i giocatori a ripensare la loro strategia in virtù di un intervento inaspettato.
Mary DeMarle: Dalla più semplice alla più complessa, ogni situazione è pensata per alterare il percorso di Peter e della sua squadra, arrivando persino a determinare alcuni fattori nella battaglia finale. Vi troverete a prendere decisioni lungo tutto il corso del gioco, indipendentemente dal fatto che la storia prosegua lungo binari stabiliti.
GameSoul: Parlando del gameplay, alla fine di ogni combattimento si è visto una sorta di indicatore dell’esperienza. Possiamo aspettarci qualche elemento GdR, come ad esempi alberi delle abilità?
Patrick Fortier: Sì, dipende dall’efficienza dei giocatori durante le battaglie. In base a quella riceveranno un determinato quantitativo di esperienza, che a sua volta sbloccherà dei punti con i quali comprare abilità per i Guardiani. Stiamo comunque parlando di un action adventure fortemente incentrato sulla narrazione, non aspettatevi complesse meccaniche GdR né una gestione dei personaggi approfondita come potrebbe essere per un tipico esponente del genere. A mano a mano che prenderete confidenza con il sistema di combattimento e migliorerete i Guardiani (Peter compreso), imparerete anche quali sono le vostre necessità e a regolarvi di conseguenza. Ogni Guardiano ha le proprie peculiarità, le proprie classi se così vogliamo definirle: Drax è un picchiatore, perfetto per infliggere un gran numero di danni e stordire i nemici; Gamora è un’assassina, più portata a infliggere colpi letali al momento giusto; Rocket se la cava dalla distanza; Groot invece è quello che potremmo definire un tank, più votato alla difesa e al contenimento dei danni. A modo loro, tutti si combinano con Peter ma starà ai giocatori capire, con la pratica, quando è il momento giusto per farli intervenire con le rispettive abilità.
GameSoul: Ultima domanda. Nel nostro peregrinare lungo la galassia, potremo effettivamente guidare la Milano?
Patrick Fortier: Domanda difficile… La Milano è come un sesto Guardiano, la casa di questa disfunzionale famiglia di improbabili eroi, e vi passerete sicuramente molto tempo. Per quanto riguarda il gameplay vero e proprio, diciamo che abbiamo in mente qualche soluzione ma non possiamo discuterne al momento. Diciamo solo che all’interno di un gameplay principalmente composto da filmati, esplorazione e combattimento troverete delle soluzioni… insolite che cambieranno un po’ le carte in tavola e riusciranno a sorprendervi. Come si dice, aspettatevi l’inaspettato.
Insomma, sembra proprio che ci sarà da divertirsi questo autunno e come potrebbe essere altrimenti, con i Guardiani della Galassia al timone? Se volete rispondere alla chiamata e unirvi a loro, i pre-order sono disponibili a questo link.
Marvel’s Guardians of the Galaxy arriverà su PS4, PS5, Xbox One, Xbox Series X/S, Switch e PC il 26 ottobre. Fateci sapere cosa ne pensate sul nostro gruppo Facebook.
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