News 01 Mar 2012

Max Payne 3 – Anteprima

Abbiamo provato l’ultimo codice disponibile di Max Payne 3 ed eccovi le nostre impressioni!

Versione provata: Xbox 360

Pochi giorni fa, abbiamo potuto toccare con mano due livelli dell’attesissimo Max Payne 3, il terzo capitolo della serie che ha rivoluzionato il mondo degli action/TPS. Dopo ben 9 anni di assenza dal panorama videoludico, Max torna alla ribalta, più “incazzato” e combattivo che mai. Molti tra i nostri lettori, ignoreranno totalmente l’impatto che questo brand ebbe sull’industry nel 2001, anno di pubblicazione del primo capitolo: grazie ad un mix esplosivo, creato da un’atmosfera noire e da un ritmo intenso, Max Payne cambiò il genere action, introducendo per la prima volta i soliloqui (stabilendo dunque un’intimità inedita con il personaggio), il bullet time e introducendo il concetto di “azione cinematografica” nei videogiochi. Remedy Entertainment utilizzò poi questo senso d’intimità con il personaggio principale, nel più recente Alan Wake il survival/thriller, approdato da pochi giorni su PC dopo la relase esclusiva su Xbox 360, risalente a Maggio 2010.

Rockstar era il distributore del titolo, oltre che il direttore creativo del gioco: gli studios di Vancouver hanno ereditato il brand direttamente dal team di Remedy, mantenendo inalterata la struttura del gameplay, basata sull’azione spettacolare, la narrazione cinematografica e il bullet time.
Ammetto che la notizia del passaggio di consegne tra le due SH, mi lascio in un primo momento perplesso. Le mie paure erano principalmente legate ad un unico pregiudizio: Rockstar vuol dire sandbox, Gta e Red Dead Redemption. Fortunatamente, le mie paure sono scomparse dopo aver dato un’occhiata alla prima cutscene. Max è sempre noire nell’anima, anche se non vive più a New York….

GAMEPLAY

Prima di tuffarci per le strade di San Paolo, è necessario fare un piccolo passo indietro per parlare del background dell’ex agente della DEA.
Dopo i fatti narrati nel secondo capitolo, ritroviamo Max nella sua New York, sempre piovosa e cupa. Per ovvi motivi, Max non può rientrare nelle file della Polizia e si ritrova a passare le sue giornate facendo spola tra il suo fatiscente appartamento e il suo bar di fiducia. Il nostro protagonista è uno spettro, rispetto alla sua immagine di uomo duro e sicuro dei suoi mezzi: la sua dipendenza dai painkillers lo sta spingendo sempre più in basso, spingendolo a perdere il controllo della sua vita. Max non ha più nulla da perdere, visto che ha già perso tutto. Fortunatamente, Max incontrerà Raul Passos un suo ex compagno all’epoca dell’Accademia di Polizia che gli offrirà un lavoro come bodygard per la famiglia Branco, composta da industriali e politici.

La San Paolo ricreata da Rockstar, è decisamente realistica e dettagliata. Il team di sviluppo ha riprodotto in maniera fedele la città, sfruttando i suoi ossimori, come le barricate che dividono le ville con piscina dalle favelas con un solo muro, ricreando dunque il clima di tensione sociale che aleggia tra le strade della metropoli brasiliana. Max si ritroverà dunque a dover proteggere la famiglia Branco dalle street gang ritrovandosi in un contesto sconosciuto, senza conoscere il portoghese, in balia della sua dipendenza dai farmaci e rincorso dagli spettri del suo passato.

Visto che non c’è mai limite al peggio nella vita di Mr. Payne, Fabiana Branco (moglie di Rodrigo) viene rapita dai componenti del Comando Sombra, una street gang dedita al traffico di sostanze stupefacenti. Dopo una breve riunione negli uffici di Rodrigo, Max e Raul dovranno recarsi allo stadio dei San Paolo Galatians per consegnare alla gang il riscatto pattuito. Come un fulmine a ciel sereno, un misterioso cecchino interferirà nello scambio, sparando all’impazzata al centro del campo, ferendo Max ad una spalla e permettendo ai componenti della gang di fuggire all’interno della struttura con il denaro.

Una volta all’interno dello stadio, inizieremo a riprendere confidenza con i comandi di gioco. Potremo scegliere tra tre diversi tipi di aiming, ovvero Soft Lock, Free Aim e Hard Lock. Il Free Aim ci permetterà di effettuare delle combo spettacolari, sfruttando il tradizionale Bullet Time, unito al più realistico Shoot Dodge basato sul motore Euphoria di Rockstar, già visto in Gta e Red Dead Redemption.

Fortunatamente, Max dovrà ricaricare la sua energia utilizzando i Painkillers a differenza degli shooter moderni. Una volta entrati all’interno dello stadio, dovremo avventurarci nella ricerca degli antidolorifici e delle armi, per prepararci alla battaglia. L’arsenale di Max, sarà simile a quello di John Marston: sarà accessibile premendo la croce direzionale e ci permetterà di equipaggiare tre armi contemporaneamente, scegliendo tra l’arma singola oppure impugnando due pistole o Uzi.

Una volta entrati in conflitto con i nemici, capire,o da subito che non sarà possibile utilizzare un sistema difensivo alla Gears of War: le coperture ci serviranno soltanto per pianificare i nostri attacchi, oppure per rifiatare per pochi istanti. Sarà possibile sparare a 360°, tramite la pressione del tasto RS, ma il modo più rapido per uscire dai guai sarà quello di utilizzare lo Shoot Dodge combinato al bullet time, lanciandoci al centro dell’azione.
La meccanica melee è dunque il frutto di un interessante mix di vecchie e nuove features e la risoluzione dei conflitti a fuoco, sarà possibile soltanto mettendo in pratica quanto abbiamo potuto imparare nei vecchi capitoli della serie e dagli action movie.

Più spettacolari saranno le nostre azioni e prima risolveremo le situazioni più difficili. Se dovessimo però subire un colpo critico, avremo la possibilità di colpire l’avversario salvandoci da un altrimenti inevitabile game over. Il bullet time si attiverà in maniera automatica e se il nostro colpo andrà a buon fine, spenderemo automaticamente un painkiller per sconfiggere la morte.

Il ritmo del livello dello Stadio, sarà spezzato dopo aver raggiunto la postazione utilizzata dal cecchino. Una vera e propria orda di nemici armata fino ai denti, si muoverà sugli spalti e dovremo proteggere il nostro compagno Raul, utilizzando un fucile di precisione. Il sottoscritto ha fallito ripetutamente la sequenza, dopo una partenza assolutamente perfetta. Purtroppo sarà necessario anticipare leggermente il tempo, rispetto ad altri shooter per poter uccidere gli avversari. Amenità a parte, dopo aver superato questa sequenza, ci ritroveremo catapultati al capitolo successivo, senza tempi di caricamento.

Il taglio cinematografico del titolo, passa anche da questo piccolo dettaglio: come in un telefilm, ci ritroveremo con un flashback nella fredda New York per assistere alla scena dell’incontro tra Raul e Max. Nel condominio di Max, potremo vedere la cura dei dettagli inseriti nel gioco: ogni appartamento esplorabile, ci racconterà qualche dettaglio sulla vita dei suoi abitanti. Nel corso di una sparatoria, entrando nell’appartamento di un anziano (che aiuterà Max e Raul) ritroveremo appesi alle pareti, svariati ritagli di giornale che compongono insieme a delle foto, un tabellone simile a quello utilizzato dalla polizia nei telefilm, che porterebbero ad una cospirazione. Anche un personaggio non implicato direttamente nella storia ha una sua precisa caratterizzazione e nell’ambiente attorno a noi, riusciremo a comprendere meglio i personaggi, semplicemente entrando in contatto con i loro effetti personali. Ovviamente, non stiamo parlando di un sandbox e quindi il motore Rage dà il meglio di sè per quanto riguarda la gestione delle texture, presentando le nuove implementazioni aggiunte negli ultimi anni e l’Euphoria risulta ancor più spettacolare. Ad esempio, l’appartamento di Max è decadente (ed è dunque una metafora della sua situazione emotiva), sporco e squallido. Il Rage completa il quadro generale, grazie alla sua ottima fattura che enfatizza al meglio i dettagli.

Invece, nel breve livello ambientato in una Favela, ritroveremo Max alla ricerca di un misterioso personaggio. Max si è rasato i capelli, ha deciso di riprendere il controllo della sua vita e come se non bastasse ha una taglia che pende sulla sua testa. Max dovrà cercare di restare il più possibile in incognito, ma ovviamente l’azione si farà bollente all’interno di un club. Vi basti sapere che l’azione vista all’interno dello stadio era soltanto un assaggio. La sfortuna che contraddistingue il personaggio, ci porterà all’interno di un’intensa sparatoria all’interno della Favela, condita da un “Max versus the world” nell’attesa che gli altri componenti della security della famiglia Branco, arrivino in suo aiuto. Nel momento in cui l’azione si è fatta davvero intensa grazie ad un ritmo incessante dell’azione, una schermata con il titolo del gioco ha bruscamente interrotto la mia sessione di prova…

IN CONCLUSIONE…

Max Payne 3, si presenta come mix di features old school unite alle sapienti mani di Rockstar con la supervisione dei Remedy, attualizzando (senza snaturare) le basi fondamentali del brand. Chi come il sottoscritto, avesse consumato i primi due capitoli su PC, dovrà aspettare il 1 Giugno per poter mettere le mani su questo nuovo capitolo, mentre i possessori di Xbox 360 e Playstation 3 avranno più fortuna, dovendo attendere soltanto fino al 18 Maggio. Questa scelta da parte di Rockstar è dovuta al fatto che l’utenza hardcore meriti una maggior attenzione nella cura dei dettagli, che per quanto abbiamo potuto vedere è decisamente maniacale, con un’accezione decisamente positiva del termine.

Ovviamente, non sappiamo ancora perché Max cambierà il suo look per purificarsi e riprendere il controllo della sua esistenza: attorno a questo mistero, ruota infatti la trama del gioco e ovviamente i ragazzi di Rockstar non si sbilanceranno e starà ai giocatori, scoprire i fatti pad (o tastiera alla mano).
Nell’attesa di maggiori news, vi ricordiamo che Max Payne 3 sarà disponibile per Xbox 360 e Playstation 3 a partire dal 18 Maggio e che a breve, arriveranno delle succose news, riguardanti il multiplayer del gioco! Stay tuned!

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