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Espansione di gioco o Pay to Win?
Tanto tempo fa c’erano videogame nudi e crudi, che oltre ai contenuti su supporto fisico non avevano altro: si inseriva la cassetta o il disco ottico e basta, si iniziava a giocare. Poi al tutto si sono aggiunte due caratteristiche concatenate tra loro: Internet e il massiccio sviluppo dell’industria dei videogames. Forse solamente coloro che sono considerati “vecchi” all’anagrafe videoludica potranno capire effettivamente come le esperienze di gioco siano cambiate radicalmente nel tempo, in quanto la carriera dei “neofiti” sia iniziata già pronta, servita e senza troppa difficoltà.
Sempre di più sui forum di mezzo mondo però si parla animatamente di un altro aspetto, una di quelle cose che “si amano o si odiano“, senza avere una via di mezzo: le microtransazioni in-game. Prima ancora di approdare su console, questi acquisti con moneta reale e sonante erano un’esclusiva del mondo PC gaming, soprattutto per quanto riguarda i titoli RPG e annessi, ma si sa che se è vero che il PC fa scuola, lo fa nel bene e nel male. Largo quindi a potenziamenti dalla durata limitata, bonus vari ed elementi che portano vantaggi sugli altri giocatori o sulla storia stessa.
Precisando però che non stiamo parlando di DLC a pagamento, spesso confuso con l’argomento trattato oggi, vi chiediamo dunque: cosa ne pensate delle microtransazioni in-game? Sono utili, oppure no?
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