News 31 Ott 2015

Minecraft: Story Mode – Episode 2: Assembly Required – Recensione

Costruire una Story Mode per un gioco anti-storia come Minecraft è indubbiamente un progetto che richiede fantasia e creatività. Qualcuno potrebbe ora dissentire sull’assenza di una trama nel gioco originale, ma sinceramente non vedo come l’andare nell’End per uccidere un drago di cui non si sa nulla possa essere una storia articolata e longeva.

Su di questo si basa tuttavia la prima parte di Minecraft: Story Mode, i cui 4 (o 5?) eroi leggendari si sono addentrati proprio nell’End per sconfiggere il drago e terminare così la loro missione. Ogni leggenda ha però un suo declino e l’inevitabile pausa di riflessione, destinata a terminare in litigi tra i membri del team e allontanamenti vari.

Anni dopo, il protagonista Jesse si ritrova immerso in una questione ancora più grande insieme ai suoi amici, ad alcuni membri leggendari del team e ad un misterioso nemico di nome Ivor, capace di evocare un Wither, ma anche di perderne il controllo, condannando il mondo a distruzione certa.


ATTENZIONE: da questo punto in poi potrebbero esserci spoiler legati alla trama, dunque leggete a vostro rischio e pericolo.


 

Minecraft: Story Mode – Ep. 2 – Assembly Required

Piattaforma: Xbox One, PS4, PC, Xbox 360, PS3, iOS, Android, Wii U, PS Vita

Genere: Avventura grafica

Sviluppatore: Telltale Games, Mojang

Publisher: Telltale Games

Giocatori: 1

Online: Assente

Lingua: Completamente in Inglese

Versione Testata: Xbox One

Se in principio la trama poteva rivelarsi lenta e poco interessante, con il colpo di scena finale e la relativa scelta da prendere si è accesa una luce di speranza per il futuro del gioco. L’Episodio 2 si è dimostrato infatti più sensato del primo, poiché ora c’è un obiettivo chiaro da raggiungere, contornato ovviamente da alcuni misteri legati ai personaggi incontrati e alla minaccia incombente. C’è da dire comunque che la scelta finale dell’Episodio 1 non si rivelerà poi così influente sulla trama, poiché in entrambi i casi tutti e due gli eroi ricercati finiranno per incontrarsi nella nostra base operativa.

C’è dunque un miglioramento nella linea narrativa del gioco, che passa da “confusionario” a “minimamente sensato” e rende più piacevole l’avventurarsi nella sua storia. Nonostante questo, va però detto che la lunghezza di questo episodio è ampiamente insufficiente, con circa 1 ora di gameplay intervallato da pause per prendere appunti e controllare alcuni obiettivi sbloccati. Spero vivamente che questo non sia il compromesso per ottenere una narrazione accettabile e che non si ripeta con i prossimi episodi.

C’è dunque un miglioramento nella linea narrativa del gioco, che passa da “confusionario” a “minimamente sensato” e rende più piacevole l’avventurarsi nella sua storia

La storia comunque continua ad essere improntata ad un pubblico giovane o molto giovane, ma le battute e le freddure si fanno sempre più frequenti e portate a doppi sensi di facile lettura per chi ha qualche anno in più sulle spalle e una buona conoscenza dell’inglese. I riferimenti vanno infatti verso meme e cultura popolare dell’internet, soprattutto quando un personaggio parla di una “F-bomb” che difficilmente farà ridere i bambini, ma di sicuro susciterà qualche sorriso negli adulti.

Un ragazzino dunque potrebbe non badare a queste sottigliezze, ma sentendo i dialoghi con più malizia si possono notare giri di parole più subliminali e creati ad hoc per mantenere all’oscuro una certa fascia d’età, lasciando dunque che anche gli adulti si possano divertire. Questo è sicuramente un buon modo per rendereMinecraft: Story Mode maggiormente appetibile anche a chi non conosce il gioco originale ed è capitato in questo titolo per casualità o poiché i propri figli hanno sbriciolato i gioielli di famiglia pur di averlo.

Si comincia anche a toccare una nota sentimentale, fattore già comune alle altre storie di Telltale Games e di indubbio impatto, soprattutto se si fanno paragoni con The Walking Dead. A proposito di quella serie, uno degli aiutanti principali di Minecraft: Story Mode sembra proprio avere un’infezione ad un braccio, proprio come accaduto [SPOILER, ndE] al povero Lee Everett. Si spera che non vada a finire nello stesso modo, anche se un’amputazione in Minecraft risulterebbe ovviamente meno brutale rispetto a quella in The Walking Dead.

In generale, la linea adottata nell’Episodio 2 è di transizione verso un seguito che potrebbe rivelarsi piuttosto interessante, in base alle scelte adottate. Resta ben chiaro il concetto che non ci si troverà davanti ad una varietà di finali pari a The Walking Dead, poiché le decisioni prese durante il gioco finiscono per essere solamente elementi secondari della narrazione, fini a loro stessi: che si vada a destra o a sinistra, prima o poi ci si ricongiungerà comunque con il resto del team, un po’ come successo per la ricerca di Ellegaard e Magnus.

Si comincia anche a toccare una nota sentimentale, fattore già comune alle altre storie di Telltale Games

Il comparto grafico non cambia di una virgola rispetto all’episodio precedente, mantenendo l’alta risoluzione e la cura dei dettagli, come sempre migliori rispetto al gioco originale e usciti quasi da un rendering HD di Minecraft.Una nota positiva si può applicare alla musica utilizzata, che assume sfumature simili alla colonna sonora diInception durante i dialoghi presso la base operativa dei nostri eroi: non si può ovviamente parlare di plagio, poiché i toni sono comunque diversi dall’originale. Si tratta ad ogni modo di un’armonia molto consona alla situazione.

Non ci sono notizie riguardo alla localizzazione, per un gioco che continua ad essere totalmente in inglese. Dal punto di vista del marketing e delle vendite, una tale decisione è discutibile, soprattutto sul terreno italico dove le lingue straniere sono meno importanti della capigliatura di Balotelli. Ci sono però persone e famiglie che ci tengono a crescere i loro bambini con la consapevolezza che esistono centri abitati anche oltre le Alpi e l’Oceano Atlantico e proprio queste persone potrebbero trovare in Minecraft: Story Mode un ottimo modo per insegnare ai figli un po’ di inglese, senza dimenticare anche la moralità delle proprie decisioni.

In conclusione…

Dopo questo Episodio 2 ci si aspetta sicuramente un seguito migliore in fatto di lunghezza, poiché 1 ora di gioco è veramente poco rispetto alle altre creazioni di Telltale Games e anche al primo episodio.Prosegue invece in una buona direzione la narrazione, prima deludente e ora tuttavia accettabile per il contenuto proposto.

L’obiettivo di una serie animata ad episodi è infatti quello di instaurare nel giocatore la voglia di continuare e di sapere cosa succederà prossimamente: Minecraft: Story Mode, nonostante i suoi limiti dovuti alla creazione da zero della trama, è riuscito a farlo nei miei confronti, spezzando lo scetticismo che si era creato durante il primo episodio.

Non si tratta ovviamente di un capolavoro, ma se lo si vede con gli occhi di un bambino e si studiano bene i dialoghi con la malizia di un adulto, si può trovare un po’ di sano divertimento e la voglia di continuare la visione. Mi aspetto ovviamente che l’offerta del gioco aumenti sempre di più nel tempo, fino ad arrivare adun finale degno di Telltale Games e Minecraft.

Voto: 7/10

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