Chiunque abbia giocato nella proprio vita, anche solo una volta, con i titoli di Mario, Donkey Kong o The Legend Of Zelda, non può che stravedere per Shigeru Miyamoto, attuale direttore della Nintendo. I fan della grande “N”, compreso me, non possono che intravederlo come “secondo papà” e ringraziarlo ancora ed ancora per averci permesso di stravolgere il nostro tempo libero, di occupare momenti di noia e di sognare. Ha cominciato a lavorare con i videogiochi prima ancora dell’immortale NES e attualmente sta lavorando su Pikmin 3, in uscita sul Wii U, la console sul mercato con più punti interrogativi e accuse.
Le accuse principali a sfavore dell’ultima fatica della Nintendo sembrano voler etichettarla come la “terza incomoda” della next-gen. La grafica “too old” (troppo vecchia) fa storcere il naso e molti non osano neanche confrontarla con le nuove PS4 e Xbox One. Miyamoto vuole cominciare a puntualizzare proprio su questo. La storia insegna! Il Nintendo DS e il Wii sono sempre state console graficamente datate, fin dalla loro nascita, rispetto alle controparti della Sony e Microsoft, ma hanno saputo farsi spazio e definirsi come leader nel mercato, offrendo una quantità di titoli impressionanti e divertenti per tutte le età. La portatile veniva criticata per la presenza dei due touch screen, in quanto difficili da gestire (ovviamente riuscì a sorprendere tutti quanti), mentre il Wii veniva malvisto per i suoi comandi scomodi, rivelatosi con il passare del tempo innovativi ed emulati dalle altre console (vedere il Move e il Kinect).
Bisogna portare pazienza per il Wii U, conferma Miyamoto, come è già successo ai suoi predecessori, e a quanto pare sta per essere messa molta carne al fuoco. Bisogna dargli del tempo! Da qui a fine anno sono attesi molti titoli, tra i quali The Legend of Zelda: The Wind Waker HD, Pikmin 3, New Super Luigi Wii U e Rayman Legends.
La vera rivoluzione generazionale non si trova nelle console, ma in chi le gioca!
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