Creare nuove IP non è mai facile, sopratutto nel sempre più affollato contesto odierno. I giocatori vengono distratti dalle convenienti soluzioni free-to-play e chi decide di rimanere fedele ai vecchi modelli di consumo rimane spiazzato. Ne è un esempio lo studio svedese Mojang che, dopo l’enorme successo riscosso dalla sua punta di diamante Minecraft, è costretto ad assistere al ridotto entusiasmo dimostrato verso il suo nuovo progetto Scrolls.
Il titolo strategico di carte collezionabili è attualmente in fase beta a pagamento e, dopo un iniziale interesse dimostrato dagli utenti, si è assestato sulla magra cifra di trecento giocatori al giorno. Per questo motivo Jakob Porser, co-fondatore di Mojang, ha rilasciato delle dichiarazioni in cui esprime la possibilità di passare al modello free-to-play.
“Non intendiamo chiudere le porte al free-to-play se è ciò che serve ad attirare più utenti. è così che funziona il genere delle carte collezionabili al giorno d’oggi, potrebbe essere già diventato un elemento talmente integrante che risulta difficile da modificare”.
In effetti al momento l’attenzione è tutta per la nuova IP Blizzard Heartstone: Heroes of Warcraft che vede un uscita dal processo di sviluppo sempre più vicina e un invitante modello di micro-transazioni. Per Mojang è una sfida difficile, ma le carte sono ancora tutte sul tavolo. Attualmente stanno migliorando la componente single player di Scrolls, oltre a programmarne una versione per il mercato mobile.
[hr]
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