Monster Hunter World
22 Ago 2018

Monster Hunter World – Recensione PC

A circa 7 mesi dalla sua uscita su console, è giunto il momento per il monumentale Monster Hunter World di approdare anche sugli esotici lidi PC, una vera novità per la storica serie (almeno al di qua del mondo) che, tra generazioni, spin-off ed episodi sia portatili sia per home console, è in circolazione da ben 14 anni.

Nonostante il suo tasso di difficoltà sopra la sua media e le sue meccaniche dure da digerire, ai limiti dell’estenuante, il mix di azione, RPG e bestie pantagrueliche targato Capcom ha sempre avuto uno zoccolo duro di fan in Occidente, ma è solo con questo capitolo, tra la sua natura multipiattaforma e mirate smussature studiate per renderlo più moderno e godibile, che si può parlare di vero successo, di critica, ma soprattutto di vendite, la base per un futuro ancor più radioso.

Impossibile quindi, dopo PS4 e Xbox One, non pubblicare anche una versione per PC, un mercato in continua crescita e con un’utenza particolarmente attenta, ma come si comporta in ambito master race il buon Monster Hunter?

Continuate a leggere per scoprirlo.

Monster Hunter

Inutile dire che la sostanza, la carne al fuoco, è la stessa identica vista e giocata su console, motivo per cui vi invitiamo a leggere la nostra approfondita e altrettanto mastodontica recensione della versione PS4 Pro a cura di Alessandra Borgonovo, limitandoci ad una rapida panoramica su trama e meccaniche di gioco. Nel processo di modernizzazione della serie, con la quinta stagione (di cui Monster Hunter World è l’apripista), ci sarà infatti anche una trama un po’ più corposa e meglio presentata rispetto al passato, che si dipanerà attraverso cutscene, ma soprattutto dialoghi, senza mai realmente entrare nel dettaglio, offrendo bensì il minimo indispensabile.

Certo è che la Gilda ha inviato il protagonista, un cacciatore della Quinta Flotta (che potrete creare da zero grazie al potente editor), a studiare, ancor prima di prenderle a randellate nelle gengive, le creature del Nuovo Mondo, offrendo supporto alla Commissione di Ricerca che segue, cattura ed elimina i mastodontici bestioni di cui pullula il misterioso quanto affascinante (e pericoloso) mondo di gioco. Inutile dire che gli accenni di trama serviranno per lo più a giustificare gli Incarichi, tra obbligatori e facoltativi, divisi a loro volta in differenti tipologie di missione, da quelle in cui va eliminata la preda a quelle in cui va invece catturata, o dalla semplice raccolta di specifici materiali.

La carne al fuoco è la stessa identica vista e giocata su console

Materiali necessari per altro all’upgrade di armi e armature, la principale forma di crescita e sviluppo del proprio personaggio, scevro com’è dai classici livelli di esperienza in senso stretto (riservati semmai alla conoscenza di questo o quell’animale, e potenziati trovando e analizzando tracce, orme, e sì, anche escrementi): è così che Monster Hunter World (ma anche i suoi predecessori) rapisce il giocatore, spronandolo a partire per l’ennesima caccia dell’ennesima creatura, spesso vista e rivista, con il solo scopo di poter potenziare un elmo, o una delle numerose tipologie di armi, sempre a disposizione, anche sul campo di battaglia, e intercambiabili, ognuna con specifici pro e contro, da quelle rapidissime, a distanza, a quelle più lente ma devastanti, tra martelli, spadoni, e chi più ne ha più ne metta.

E le missioni, progredendo nell’avventura, diventeranno via via più lunghe ed estenuanti, con creature sempre più potenti da massacrare per lunghe mezz’ore, inseguendole per le vaste mappe, tutte liberamente esplorabili, senza caricamenti, e dalla struttura molto più verticale e complessa, un netto passo avanti rispetto ai compartimenti stagni del passato. Per quelle più ostiche, oltre al fido Feline che ci offrirà supporto sempre e comunque, morale e non, sarà possibile andare a caccia in compagnia di altri giocatori, amici o meno, con buona pace dei lupi solitari: nulla vi vieterà di vivere le vostre gesta in completa solitudine, ma fidatevi, prima o poi vi troverete costretti a chiedere una mano al primo cacciatore a disposizione, a meno che non siate particolarmente in gamba.

Monster Hunter World

Il gioco, insomma, è quello, fantastico, già immesso sul mercato circa sette mesi fa, arricchito dai continui e costanti aggiornamenti che ne hanno sistemato i problemi di bilanciamento, e dagli eventi a tempo, utili a rimediare qualche armatura unica e particolare. Ma come gira su PC? Se, da possessori di console, avete rinviato l’acquisto per godervelo al meglio su PC, ci duole dirvi che, dal punto di vista puramente grafico, le differenze sono pressoché minime, in particolare rispetto a PS4 Pro e Xbox One X, con l’aumento di risoluzione che aumenta di pari passo anche la definizione dell’immagine, senza scendere a compromessi con la fluidità della stessa (almeno quello!).

Non a caso, i due aspetti realmente positivi della versione PC di Monster Hunter World sono proprio la maggiore stabilità del frame-rate, in primis, ma anche la sua ottima scalabilità, che nonostante i requisiti un po’ esosi, soprattutto in termini di CPU (tra i minimi c’è l’i5-4460 da 3.20 GHz), risulta godibile, con i dovuti limiti, anche su PC meno potenti. Se su console bisognava sacrificare la pulizia visiva nel nome della stabilità del frame-rate, o viceversa, ma con la costante sensazione di aver comunque sacrificato una delle due in ognuna delle opzioni a disposizione (sulle sole Pro e X), con un buon PC lo si riesce a giocare senza scendere troppo a compromessi.

I due aspetti realmente positivi della versione PC di Monster Hunter World sono proprio la maggiore stabilità del frame-rate e la sua ottima scalabilità

Ci si può affidare ai pre-set grafici oppure smanettare con le impostazioni, regolando V-Sync, LOD, qualità di riflessi dell’acqua e delle ombre, persino il movimento del fogliame, rendering volumetrico e occlusione ambientale, ma le vere differenze le noterete principalmente nella stabilità degli fps, che potranno essere bloccati a 30 e 60, o sbloccati del tutto. Se per godervi Monster Hunter World in 4K e a 60fps vi servirà un uber-PC esagerato, d’altro canto possiamo garantirvi che riesce a girare decentemente anche su un PC più vecchio.

Lo abbiamo testato con un i5 760 da 2.80 Ghz, una GTX 980Ti e 16 GB di Ram, e a 1080p con 30 fps fissi non abbiamo riscontrato problemi, notando qualche lieve incertezza con il cap a 60, ma nulla di realmente drastico (salvo nei momenti più concitati, in grado però di far singhiozzare anche le specifiche più potenti). Oltre a questo, segnaliamo il mancato supporto ai 21:9 – tanto nei menu quanto in-game – e dei problemi di connettività che, a distanza di quasi due settimane dal D1, persistono. Gran parte dei problemi che lo hanno colpito al lancio sono stati risolti tramite patch, quindi la speranza è che Capcom riesca a risolvere il tutto quanto prima. Buona la compatibilità con mouse e tastiera, ma l’utilizzo di un controller è caldamente consigliato.

Conclusioni

Monster Hunter World è un gioco fantastico, indipendentemente da dove lo giochiate, e salvo qualche incertezza tecnica su cui Capcom sta ancora lavorando, su PC ve lo potrete godere sicuramente con meno compromessi rispetto alle controparti console: oltre a girare su macchine meno recenti, vi permetterà di godere di un’immagine più pulita e gradevole, senza rinunciare alla fluidità dell’azione, grazie alla stabilità del frame-rate garantita pressoché ovunque.

Non aspettatevi però chissà quale stravolgimento estetico: il team sembra essersi focalizzato più sulle performance che sull’aspetto puramente visuale, un fattore sicuramente da tenere conto, ma che influirà poco sul giudizio dei cacciatori, a cui interessa di più poter menare fendenti senza rallentamenti di sorta, che notare la più infima squama o piuma di questo o quel bestione. Qualche mancanza la si nota (come il supporto ai 21:9 o i problemi di connessione), ma non è nulla che una patch non riesca a risolvere.

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