Ruote giganti, fango, trick incredibili
Milestone è sinonimo di racing game già da diversi anni, un genere che è quasi diventato una prigione per il team milanese e che nel corso di sequel e progetti su licenza è stato esplorato in lungo e in largo. Pur senza il capolavoro capace di convincere completamente critica e pubblico, la software house ha continuato e continua a rivolgersi a nicchie di mercato piuttosto ricettive alle loro proposte.
Tra questi sparuti ma vivaci gruppi di appassionati, ci sono sicuramente gli amanti del fango e delle corse su sentieri impervi e sdruccevoli. I vari Monster Energy Supercross, gli MXGP, del resto, sono lì per dimostrare che, quando c’è da sporcarsi mani e scarponi, Milestone non si tira certo indietro.
Così, con l’esperienza accumulata attraverso esperienze di questo genere, è sorto Monster Jam Showdown, che in qualche modo rappresenta la perfetta crasi del curriculum dell’azienda nostrana: fango e melma, certo, ma su quattro ruote. Anzi: su quattro gigantesche ruote. Monster Jam Showdown, difatti è un racing game con i monster truck, mezzi famosi per il diametro fuori parametro degli pneumatici.
Il gioco porta la firma di Milestone sin dal menu principale, schermata che, pur contando poche voci, introduce sia al multiplayer online, su ci spenderemo qualche parola in seguito, sia alla campagna in single player, indiscutibilmente la portata principale di Monster Jam Showdown.
Poco a sorpresa, si tratterà di vincere una competizione dopo l’altra, al volante di un Monster Truck che potrà essere sostituito lungo il tragitto, non appena ne sbloccherete uno che soddisfa maggiormente il vostro gusto estetico. Guidabilità e statistiche dei mezzi, difatti, sono uguali per tutti quelli presenti nel gioco, fattore che abbatte un po’ la profondità del gameplay, ma che in realtà si interseca perfettamente con lo spirito del gioco.
Monster Jam Showdown, che potete ovviamente acquistare sullo shop online di GameStop, vuole essere trasversale il più possibile, ponendo i videogiocatori, anche online, tutti sullo stesso piano. L’unica distinzione, ravvisabile in single player, è nel livello di difficoltà selezionato, parametro che stabilisce l’aggressività degli avversari controllati dalla CPU e, soprattutto, il grado di manovrabilità dei mezzi stessi.
Alla prima accelerata, si ha la conferma che non ci sia un particolare rispetto delle comuni leggi della termodinamica
In teoria, infatti, i monster truck hanno ruote sterzanti posteriori e anteriori indipendenti, caratteristica che gli consente una guidabilità estremamente puntuale su ogni tipo di terreno e di eseguire derapate al limite del possibile. Giocando con le opzioni, attivando e disattivando aiuti alla guida, si può naturalmente optare per un sistema di controllo più classico e assistito dal software. Al contrario, nella configurazione che consigliamo per godervi appieno l’esperienza, alle due levette analogiche sarà affidato il direzionamento dei due treni di gomme, feature che caratterizza piacevolmente il gameplay di Monster Jam Showdown.
Nota a margine necessaria: al contrario di altre produzioni di Milestone, come la serie MotoGP per esempio, qui non c’è alcun interesse verso la simulazione. L’anima del gioco è dannatamente arcade e basta completare una gara per accorgersene.
Alla prima accelerata, si ha la conferma che non ci sia un particolare rispetto delle comuni leggi della termodinamica, tra salti incredibili, un utilizzo sconsiderato del boost e trick che mettono in dubbio l’esistenza della forza di gravità.
Sebbene il track design non esageri particolarmente, presentando piste che potrebbero effettivamente essere create nel nostro pianeta e con la nostra fisica, ogni gara classica è un tripudio di sportellate, di derapate infinite, di sorpassi in volo, di incidenti catastrofici, per quanto senza alcun reale danno per le vetture coinvolte.
La campagna principale enfatizza all’estremo la spettacolarizzazione delle gare al volante di un Monster Truck, tanto più che c’è altro, al di là delle più classiche gare. Verrete per esempio coinvolti in circuiti ad eliminazione, in cui viene eliminato l’ultimo in classifica giro dopo giro; in duelli uno contro uno; in scenari in cui accumulare più punti possibile eseguendo trick di ogni genere, stando ben attenti all’indicatore delle combo; in autentiche cacce al tesoro e in una modalità che ricorda da vicino il caro e indimenticato Destruction Derby.
Online fino a otto partecipanti possono sfidarsi per tagliare per primi il traguardo
Anche da questo punto di vista Milestone non si è inventata nulla, ma complice la buona varietà di gare in ballo, la tipologia di mezzi coinvolti e l’atipico sistema di controllo della doppia trazione, il tutto assume un retrogusto inedito, estremamente speziato.
La modalità Showdown, tra l’altro, è in grado di garantire una buona longevità, al netto che alla lunga la formula tende a ripetersi fin troppo. Gli sbloccabili che è in grado di elargire sono tanti e vanno da decorazioni con cui abbellire la targhetta in cui è scritto il vostro nome, a nuovi mezzi. Inoltre, i biomi in cui sono ambientate le gare presentano diverse condizioni atmosferiche capaci di regalare ulteriore brio alle gare. Le tempeste di sabbia diminuiscono sensibilmente la visibilità. Piste completamente ghiacciate costringono a dosare attentamente il gas in curva, solo per fare un paio d’esempi.
Se non bastassero oltre cento mezzi da sbloccare e altrettanti eventi di cui si compone la modalità single player, ad aumentare ulteriormente la longevità del gioco ci pensa poi il multiplayer. In locale potrete affrontare in compagnia di un amico la modalità Showdown o sfidarvi in gare testa a testa. Lo split-screen, in questo senso, è una piacevole aggiunta rispetto a quello che ormai, purtroppo, è lo standard per qualsiasi produzione, di qualsiasi genere. Online fino a otto partecipanti possono sfidarsi per tagliare per primi il traguardo. Nulla di trascendentale, anche qui, ma è un buon modo per intrattenersi piacevolmente.
Graficamente il titolo tiene fede al gameplay: in linea con le produzioni Milestone, nel bene e nel male. Il comparto tecnico risparmia sui dettagli del tracciato e dei mezzi, per garantire un buon frame rate che comunque ogni tanto inciampa. Il colpo d’occhio è tuttavia soddisfacente, ma non aspettatevi di vedere impegnati come si deve gli hardware della generazione attuale.
Conclusioni
Laddove Milestone in passato ci ha offerto produzioni ben realizzate, ma spesso prive di mordente, Monster Jam Showdown è un racing arcade dal sapore vagamente atipico, consigliato agli appassionati di quattro ruote in cerca di qualcosa di diverso.
Pur non distinguendosi in nulla, il titolo offre un buon quantitativo di contenuti, un sistema di guida scalabile e comunque caratteristico, nonché una compagna in singolo solida e un multiplayer online con un netcode sufficientemente solido.
Non sarà un gioco capace di entrare nella storia del medium, ma è una buona simulazione di corse a bordo dei giganteschi Monster Truck.
Guida i Monster Truck di Monster Jam Showdown, acquistandolo da GameStop!
Good
+Il sistema di guida è caratteristico e ampiamente scalabile a piacimento+La modalità in singolo è ricca di contenuti+Split-screen, ormai rarissimo, molto graditoBad
-Graficamente poco esaltante-Alla lunga il gioco tende un po’ alla ripetizione
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