Non è un mistero che il franchise di Mortal Kombat sia rinato nel’ultima decade, e il debutto di Mortal Kombat 11 lo scorso anno ha messo la ciliegina su una torta già di per sé assai appetitosa. Eppure per Ed Boon e soci non sembrava ancora abbastanza, nonostante l’aggiunta nel corso dell’anno di ben 6 nuovi personaggi (Terminator incluso).
E così, come un fulmine a ciel sereno (forse quello di Raiden), Warner Bros. Interactive e NetherRealm Studios hanno presentato Aftermath, la prima grande espansione della serie che include una nuova storia cinematografica, tre nuovissimi combattenti giocabili (Sheeva, Fujin e RoboCop) e una serie di pacchetti skin.
È un dato di fatto: il titolo si differenzia dagli altri competitor per una modalità storia dai tratti cinematografici che abbiamo sempre elogiato, nonostante gli alti e bassi del caso. In questi termini, in Mortal Kombat 11: Aftermath vedremo il ritorno del supercattivo per eccellenza, lo stregone Shang Tsung, che sarà al centro delle vicende narrate.
Mortal Kombat 11: Aftermath è una buona espansione che rende il titolo ancora più completo e variegato. Ma forse il prezzo del biglietto della stessa (39,99 €) “penalizza” i fan più fedeli.
Mortal Kombat 11: Aftermath riprende le vicende narrate proprio lì dove si erano interrotte, con il nuovo custode pronto a ripristinare il tempo. Ma qualcosa va storto e, suo malgrado, è costretto a chiedere l’aiuto di improbabili alleati e ad affidarsi a quella vecchia canaglia di Shang Tsung. Senza incorrere in inutili spoiler, vi diciamo che Aftermath aggiunge 5 capitoli storia basati su raggiri e tradimenti per un’esperienza che si aggira intorno alle tre ore.
Si tratta di un contenuto avvincente, che conferma la sua bontà all’interno di una struttura basata esclusivamente sul combattimento, cosa non facile da realizzare soprattutto con la spigolosa tematica dei viaggi nel tempo. Questo è stato possibile anche grazie a una recitazione e ad animazioni facciali all’altezza delle aspettative, in particolare dello stregone, interpretato dal bravissimo Cary-Hiroyuki Tagawa. I personaggi al centro della storia sono ovviamente quelli già presenti nel pacchetto Aftermath con qualche altra aggiunta rilasciata negli scorsi mesi con il kombat pack. Anche in Mortal Kombat 11: Aftermath sono presenti finali multipli che mettono, a nostro modesto parere, un punto fermo per l’arrivo di un probabilissimo dodicesimo capitolo.
Aftermath è una buona espansione che rende il titolo ancora più completo e variegato
Oltre alla storia, il DLC Aftermath ci ha dato modo di dilettarci anche con tre nuovissimi personaggi, portando il roster a ben 34 se abbiamo fatto bene i compiti a casa. Un numero davvero interessante, importantissimo quando si parla di picchiaduro, che permette ai giocatori di affinare le proprie tecniche scegliendo tra una schiera di kombattenti molto diversificata.
Sheeva e Fujin, due protagonisti di Mortal Kombat 11: Aftermath, sono vecchie conoscenze degli appassionati, anche se a dirla tutta la Shokan è sempre stata molto amata dai fan di lunga data (soprattutto perché è della stessa specie di Goro). Tocca dire che è stato davvero piacevole utilizzarli in combattimento, diversi sotto molti punti di vista e moveset, ma estremamente appaganti e completi. Discorso diverso per RoboCop, molto più lento rispetto ai colleghi ma dotato di di un armamentario capace di sopperire questa lacuna.
Bisogna altresì riconoscere che i ragazzi di NetherRealm Studios hanno un talento naturale nel saper inserire personaggi crossover tratti da universi cinematografici (e non solo). Basti pensare che nel pacchetto completo di Mortal Kombat 11: Aftermath sono presenti: RoboCop (con tanto di voce di Peter Weller nella versione anglosassone), Terminator, Spawn e Joker.
In termini di durata, Mortal Kombat 11: Aftermath si finisce in una manciata di ore
Ludicamente parlando non è cambiato molto, dunque vi rimandiamo alla nostra primissima recensione per scoprire i dettagli del caso. A pensarci bene però l’ultimo aggiornamento ha introdotto, oltre a una serie di miglioramenti tecnici, anche la possibilità di eseguire un “Armor Breaking Move”, una manovra che sostanzialmente spezza il ritmo delle combo dell’avversario dando la possibilità di passare al contrattacco. Ovviamente questa implementazione cambia un po’ le carte in tavola e può creare qualche difficoltà nell’apprendimento soprattutto nelle prime partite, e ancora non sappiamo esattamente quale impatto possa avere sulla scena competitiva.
Qualche altra aggiunta c’è stata anche in relazione alla personalizzazione, che consente di poter creare un personaggio ancora più completo e assai potente. Questo grazie agli incavi dei pezzi dell’attrezzatura, sbloccabili completando torri o aprendo cofanetti nella krypta, che ora diventano più facili da gestire e possono arrecare anche danni elementali. Con l’ultimo update sono state anche aggiunte (e qui a titolo gratuito per tutti) le amatissime stage fatality e le iconiche friendship, segno distintivo dell’intramontabile MKII.
Tuttavia il prezzo del solo DLC Aftermath lo abbiamo trovato un po’ caro per i possessori di Mortal Kombat 11, per coloro che hanno precedentemente acquistato il Kombat Pass o la Premium Edition. Discorso diverso per le nuove leve che potranno far loro “la complete edition” a un prezzo molto invitante (59,99 €). Purtroppo non è prevista un’edizione pacchettizzata dalle nostre parti, tuttavia da GameStopZing si può acquistare il gioco completo e recuperare a parte tutte le espansioni.
Il re dei picchiaduro brutali e fuori dagli schemi conferma nuovamente la sua bontà ludica e narrativa con Mortal Kombat 11: Aftermath. NetherRealm Studios ha confezionato un’espansione interessante portando il roster a 34 personaggi grazie alle tre new entry. Il punto di forza è sicuramente la modalità storia che ci proietta già ad un nuovo e accattivante capitolo (questa volta su quella tanto sospirata next-gen). Certo, in termini di durata è davvero breve e si finisce in una manciata di ore. Al netto di qualche dubbio relativo al bilanciamento dei kombattenti e qualche ritocco al combat system, riteniamo che questo update arricchisce maggiormente uno dei miglior picchiaduro di questa generazione. Tuttavia il prezzo di lancio del solo Aftermath non è proprio invitante per i contenuti offerti, soprattutto per i già possessori del gioco base. |