Ci troviamo oggi a recensire un prodotto di una oramai vetusta (e blasonata) Software House italiana. Milestone, avente sede a Milano, da metà degli anni ’90 infatti ci delizia con prodotti di pregevole fattura di stampo, a seconda dell’occasione, più o meno simulativo. Giunta al successo con gli episodi 07/08 di MotoGP e con la serie di SBK, entrambe improntate ad un forte realismo simulativo, la software house milanese si è ritagliata uno spazio di tutto rispetto nel mondo dei racing games sia in ambito PC che console.
Eccoci dunque al cospetto di MUD, “simulatore” (a breve capirete il perchè delle virgolette… NdDix@n) di motocross che vanta, oltre ad una serie impressionante di tracciati e veicoli, la possibilità di potersi fregiare della licenza ufficiale FIM.
Lo ameranno: Gli appassionati del motocross e i patiti di arcade smaliziati ed immediati.
Lo odieranno: I giocatori alla ricerca di realismo simulativo.
E’ simile a: la serie MX, Pure, Excite Bike.
Titolo: MUD: FIM Motorcross World Championship
Piattaforma: Xbox 360, Playstation 3, PC
Sviluppatore: Milestone
Publisher: Black Bean
Giocatori: 1
Multiplayer: Multiplayer Competitivo Online 2- 12 Giocatori
Lingua: Italiano
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Come detto in precedenza Milestone ha sfornato uno dopo l’altro, negli ultimi anni, dei piccoli capolavori di giocabilità nell’ambito motociclistico: giochi come MotoGp o SBK hanno letteralmente rivoluzionato il modo di concepire il termine simulazione in detto segmento andando, de facto, a creare i presupposti per un predominio assoluto anche effettuando significative variazioni nel genere di riferimento.
MUD: FIM Motocross World Championship (che da ora chiameremo MUD per brevità… NdDix@n) è per l’appunto il risultato di un processo di ibridazione che vede preferire, alla assoluta precisione simulativa degli altri due brand made in Milestone, un gameplay immediato di puro stampo arcade innestato però su un comparto fisico di matrice simulativa: è dunque riuscita la Milestone, con questo esperimento, a regalarci l’ennesimo prodotto di qualità? Scopriamolo insieme!
GAMEPLAY
Essendo MUD un gioco dalla netta vocazione arcade il sistema di controllo risulta essere semplice, immediato e schematico. L’accelerazione è demandata alla pressione del grilletto destro (RT) ed il freno al corrispettivo sinistro (LT). Al pulsante A viene assegnata la gestione dello “scrub”, una sorta di salto la cui corretta esecuzione garantirà un bonus sotto forma di Turbo Boost (maggiore sarà la precisione dello stesso, maggiore sarà l’accelerazione ottenuta), e a quello X l’utilizzo di una “bevanda energetica” (il beverone di fantozziana memoria NdDix@n…) che fornirà una spinta immediata, di durata variabile a seconda delle caratteristiche del pilota utilizzato, atta a guadagnare vantaggio in occasione di uno sprint al fotofinish!
In fase di partenza sarà possibile dopo (molta) pratica, temporizzando il rilascio del freno motore, effettuare una partenza perfetta che ci permetterà, con una certa dose di bravura(e di fortuna… NdDix@n), di ottenere un ulteriore bonus realizzando uno “holeshot” (passando davanti agli altri piloti sotto il primo checkpoint del circuito); concludere una gara in prima posizione ci garantirà un numero di crediti di gioco tanto maggiore quanto più alto sarà il livello di difficoltà selezionato e se il pilota utilizzato sia, o meno, “specializzato” nella tipologia di gara appena conclusa. Questi crediti di gioco serviranno per acquistare una serie di oggetti tra cui caschi, trick e modificatori vari che ci permetteranno di aumentare, se debitamente equipaggiati, il punteggio bonus ottenuto in caso di vittoria o piazzamento nelle gare di li a seguire.
Modalità di gioco
La schermata iniziale ci presenta tre scelte: Modalità Ufficiale, MUD World Tour e Xbox Live, di cui parleremo nel box apposito.
Modalità Ufficiale: Questa modalità contiene tutta una serie di gare aventi come comune denominatore l’utilizzo della licenza ufficiale FIM. Le scelte a nostra disposizione variano tra Gara Veloce (Gara secca senza qualifiche), Campionato di categoria MX1 o MX2 (comprendente tutte e 12 le gare del circuito FIM, con qualifiche e una/due sessioni di gara a seconda della scelta operata dal giocatore) e Monster Energy FIM MXoN, modalità che ci porterà ad impersonare un totale di 48 piloti (di 16 nazioni e 3 categorie differenti) per dimostrare il predominio assoluto del giocatore indipendentemente dal pilota, dalla moto e dalle caratteristiche degli stessi.
MUD World Tour: La modalità MWT rappresenta una innovazione per quel che riguarda questo genere di videogames: contrariamente alla modalità ufficiale non avremo a che fare con piloti facenti parte del circuito FIM ma con quattro anonimi personaggi che andremo a sbloccare avanzando in questa modalità. Fiore all’occhiello di questa sezione è la possibilità di far progredire, con modalità pseudo-RPG, i nostri alter-ego virtuali acquistando potenziamenti sotto forma di abilità, caschi, trick e target specifici di classificazione che ci faranno guadagnare un buon numero di crediti di gioco da investire, ovviamente, per potenziare ulteriormente i nostri piloti.
Anche in questo caso avremo a che fare con la classica Gara Veloce (che ci sarà utile per prendere confidenza con le piste ivi contenute), Eventi, vero e proprio fulcro di questa modalità, a sua volta suddiviso in Gara Classica, Gara a Checkpoint, Gara ad eliminazione, Testa a testa e Trick Battle (il tripudio del freestyle: trampolini disposti in arene sempre diverse che ci permetteranno di sbizzarrirci in acrobazie e trick sempre differenti) e, per concludere, Monster Energy Trick Battle, a tutti gli effetti una palestra per “prender confidenza” con i trick che mano a mano acquisteremo nella sottosezione Negozio dei Trick.
Comparto Tecnico
Particolare attenzione, vista la natura ibrida del titolo (metà arcade, metà simulazione), merita il comparto tecnico per provare a comprendere fin dove (e come soprattutto) si siano spinti quei geniacci della Milestone. Il gioco, vista la sua natura tipicamente arcade si lascia giocare sin da subito anche dai neofiti che nulla hanno mai avuto a che fare con il mondo delle motociclette o del motocross: in breve tempo riuscirete a padroneggiare la vostra moto nei circuiti più accidentati o nell’esecuzione dei trick più disparati, alla ricerca del perfect score, senza problema alcuno anche alle difficoltà più elevate.
Discorso a parte merita la fisica di gioco! A dispetto della sopraccitata immediatezza di gioco Milestone non si è limitata ad impacchettare un prodotto godibile ai più, rimanendo dimentica dei trascorsi simulativi che tanta gloria le hanno portato, riuscendo invece a fondere perfettamente questi due elementi: il terreno che reagisce dinamicamente ai salti o al passaggio dei piloti deformandosi e cambiando l’esperienza di gioco al giro successivo, il diverso grip ottenuto dalle moto a seconda della tipologia di superficie (fango, sabbia, etc etc etc…), la riuscita (o la mancata riuscita… NdDix@n) di un salto a seconda della disposizione del peso del pilota (risultante in una maggiore o minore inclinazione verso l’alto della ruota anteriore) sono solo alcune delle chicche che il team milanese ha inserito in MUD, chicche che vanno ad impreziosire l’esperienza di gioco rendendola facile, schematica ma, al contempo, incredibilmente appagante: well done Milestone!!! Un difetto che debbo, ahimè riscontrare, è una eccessiva semplificazione delle dinamiche di collisione: realismo sacrificato sull’altare dell’arcade che però fa storcere il naso risultando, a fronte della sopraccitata perizia tenuta dal team di sviluppo, una nota stonata in una sinfonia d’insieme del resto molto gradevole.
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GRAPHIC & SOUND
Pur raggiungendo un livello grafico tutto sommato soddisfacente MUD non riesce ad eccellere in questo aspetto, presentando una alternanza nella resa grafica dei circuiti a volte disarmante. A fronte di sfondi ben realizzati si assiste, in nome del cambiamento in tempo reale del circuito a fronte del comportamento dei piloti, ad una scarnezza nella definizione del terreno assolutamente non in linea con gli standard della attuale generazione. Ben realizzati invece i modelli poligonali delle moto e le animazioni dei piloti che, seppur vagamente legnose, risultano gradevoli e piacevolmente implementate in un quadro d’insieme di medio livello: molto buone invece le arene dei trick!
Il comparto sonoro merita invece una menzione d’onore: alternando pezzi rock ad altri più sfacciatamente heavy metal accompagna alla perfezione la frenetica azione di gioco mai risultando inappropriata o fuori tema. Well done!!!
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ONLINE & REPLAY
La pletora di scelte presenti in MUD e l’accuratezza con cui è stato realizzato il gameplay di questo gioco sono una garanzia di qualità! La parola frustrazione mal si adatta a questo italianissimo prodotto: l’estrema varietà dei circuiti e delle modalità proposte vi terranno incollati allo schermo per ore ed ore… garantendovi una incredibile longevità ed un fattore di rigiocabilità altissimo! Se a tutto ciò si va ad aggiungere una modalità online che promette di fare scintille (si, perchè al momento della recensione i server di gioco non erano ancora attivi), questo gioco rischia di rimanere in pianta stabile nelle vostre console per molto molto tempo… attenzione… il rischio di contrarre assuefazione e dipendenza è altissimo!
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IN CONCLUSIONE
MUD: FIM Motorcross World Championship giunge a portare una ventata di freschezza e spensieratezza nel mondo dei racing game motociclistici facendosi largo con una naturalezza senza precedenti nel panorama videoludico contemporaneo.
Una giocabilità ai massimi storici, unita ad una assoluta mancanza di ripetitività e ad un motore fisico di tutto rispetto, rendono questo gioco, complice anche il prezzo ridotto cui viene venduto, un acquisto consigliatissimo a tutti, appassionati o meno del genere. Se sarete disposti a scendere a patti con una qualità grafica non al livello delle attuali produzioni vi consiglio caldamente di dare una chance a questo prodotto che, vi ricordo, è interamente frutto del lavoro di un team italiano.
Buon divertimento!
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