Colonia – Perché stravolgere qualcosa che funziona? Deve averlo pensato BigBen Interactive e la sua divisione interna, Nacon, che a poco meno di un anno è pronta a lanciare sul mercato il successore del suo Revolution Pro Controller (di cui trovate la nostra dettagliata recensione a questo link ), il controller per gli eSport. Il “2” nel nome lascia intendere chissà quale rivoluzione, ma in realtà il controller apparirà molto familiare ai possessori della prima versione: design e materiali, del resto, sono gli stessi (e non mancano i classici pesetti), anche se questa volta ci saranno numerose colorazioni all’appello, simili a quelle dei Dual Shock 4 regolari (blu, rosso, oro, argento e mimetico) . Ciò non toglie che, in realtà, di novità ce ne sono eccome, seppur più nascoste alla vista, ma non al tatto e al feeling in-game.
La prima, la più importante, è che oltre ad essere compatibile con PS4, la piattaforma di riferimento (essendo stata la stessa Sony a commissionarlo, nel tentativo di contrastare l’Elite Controller di Xbox One), sarà possibile utilizzarlo anche su PC. Una soluzione, forse, poco utile in ambito eSport, dove i Pro Gamer, su PC, tendono a preferire per ovvi motivi la letale combinazione mouse+tastiera; una mano santa, invece, per quei giocatori che ne usufruiranno in privato, anche solo per poter personalizzare al massimo le proprie sessioni di gioco, in primis dal punto di vista dei controlli, dato che il numero di titoli pad-friendly si è moltiplicato negli ultimi anni. Di conseguenza, alle due modalità standard presenti sul primo Pro Controller (Pro Control e Advanced) se ne aggiunge una terza, specifica per l’utilizzo su PC, come sempre regolabile tramite software.
Anche quest’ultimo ha ricevuto un trattamento rinvigorente, ora più semplice, dall’interfaccia rivisitata completamente e molto più user-friendly, e soprattutto, compatibile con Mac, una grave pecca per quegli utenti Apple impossibilitati a modificare i settaggi con il primo Pro Controller. A proposito di pecche, mancheranno all’appello le (comodissime) macro, e la giustificazione proposta dal team ci è parsa sensata: nelle competizioni sono bandite, e non ha senso acquistare un controller per gli eSport, salvo poi vedersi bannare da un torneo per colpa dello stesso. In compenso, sarà possibile configurare delle shorcut (da sfruttare sempre nella sfera privata, e non nelle competizioni), e si potrà programmare la croce direzionale oltre che nelle tradizionali 8 direzioni, anche nelle sole 4, per aumentare la precisione in base alle proprie necessità e al gioco. E programmabili sono anche gli stick (comprese zona morta e curva di risposta) e i trigger.
Infine, cambia anche il tipo di cavo: alla luce di alcuni problemi riscontrati con la versione precedente (in quanto numerosi utenti, convinti di poterlo sganciare, lo hanno letteralmente scardinato), con il 2 Nacon ha deciso di adottare un comune cavo USB Type-C, fugando così ogni dubbio. Si è rivelato comunque resistente e ben agganciato alla periferica, che, per mantenere al minimo l’input lag, deve rinunciare alla comodità del wireless.
Manca ancora una data ufficiale (ma si parla di settembre: restate sintonizzati per conferme o smentite!), mentre il prezzo è stato già stabilito: 129 euro, 20 in più rispetto al predecessore.
Dopo aver amato il primo Pro Controller, non possiamo che attendere con trepidazione di poter mettere le mani sul Revolution Pro Controller 2 e dedicargli un’attenta recensione, quando sarà finalmente in commercio. Stay tuned!
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