Naruto to Boruto: Shinobi Striker
04 Set 2018

Naruto to Boruto: Shinobi Striker – Recensione

Le leggende narrano di uno spirito malvagio dalle fattezze di una gigantesca Volpe a Nove Code, in grado di spianare intere montagne e provocare enormi cataclismi semplicemente muovendone una. Per far fronte a una minaccia così imponente, le persone non potevano fare altro che affidarsi all’aiuto dei ninja. Uno, soltanto uno, addirittura al costo della sua stessa esistenza, riuscì ad imprigionare lo spirito. Il ninja in questione era il Quarto Hokage.

In soldoni questo è l’inizio di Naruto, uno degli shōnen più riusciti del nuovo millennio, con una strada tutta in salita. Un percorso così ambizioso intrapreso anche da moltissime software house che negli anni hanno confezionato videogiochi dedicati ai ninja del Villaggio della Foglia, e non solo.

Chiusa una piacevole quanto apprezzata parentesi con la saga degli Storm di CyberConnect2 (a proposito, qui trovate la nostra recensione della Trilogy per Switch), per Naruto e suo figlio Boruto – da scavezzacollo è diventato anche un papà responsabile – è arrivato il momento di provare una strada diversa, puntata sul gioco online, in cui è fondamentale fare squadra con gli altri giocatori.

Ci teniamo a precisarlo fin da subito: questa esperienza ninja è esclusivamente devota al multiplayer online, che potrebbe non essere propriamente apprezzata da coloro che preferiscono dilettarsi nelle modalità single player che le scorse iterazioni hanno offerto loro. Naruto to Boruto: Shinobi Striker si pone un obiettivo importante fin da subito, ovvero quello di espandere l’universo degli esperti di ninjutsu in battaglie 4vs4 all’ultimo kunai, permettendo a tutti i ninja in erba di diventare dei veri e propri Hokage.

Non vi nascondiamo di aver nutrito qualche dubbio su questa nuova formula, che risulta assai rischiosa e decisamente coraggiosa e potrebbe far storcere il naso a coloro che hanno amato alla follia gli Ultimate Ninja ma far avvicinare tanti nuovi adepti che prediligono le battaglie multigiocatore.

A questo punto non ci resta altro che verificare con mano se il fascino dell’opera di Masashi Kishimoto è stato catturato in tutta la sua pura essenza, e se questa nuova formula riesce a infrangere, con un shuriken bello affilato, i cuori degli appassioni di Naruto.

Naruto to Boruto: Shinobi Striker
Ce la farò, diventerò un grande shinobi!

Konoha, Il villaggio della Foglia, è pronto ad accogliere i più grandi allievi ninja che si siano mai visti su piazza, provenienti da tutti i villaggi del paese. Questo incontro così importante è stato organizzato in vista del campionato mondiale per decretare il più forte di tutti, ovvero colui che sarà in grado di ottenere anche una certa stima dall’Hokage.

Ovviamente prima di presentarvi al Villaggio della Foglia e sfoderare tutto il vostro immancabile carisma, dovete decidere a tavolino l’aspetto da dare all’alter ego. Dopo aver scelto il villaggio di appartenenza (tra i cinque principali proposti) e il sesso del protagonista, vi ritroverete in un editor tutto sommato generoso che vi permetterà di dare vita a colui che incarnerà le tecniche letali che vorrete scagliare.

Dopo aver realizzato un tipo quanto più bizzarro possibile, o perché no, perfettamente in linea con la saga di appartenenza, sarete pronti ad esplorare in lungo e in largo il villaggio governato dall’alto dal settimo Hokage, il sogno realizzato da un ragazzino scavezzacollo, ricco di ambizione. Come avrete capito l’hub di gioco è ambientato esattamente nella timeline di Boruto, il figlio prediletto di Naruto, e durante le vostre passeggiate potrete fare la conoscenza non solo di altri novellini shinobi, ma anche di tutti i protagonisti che avete avuto modo di amare da quasi venti anni a questa parte.

Ogni incontro sarà determinante per la crescita professionale dell’avatar perché, dopo aver soddisfatto alcune delle richieste di personaggi come Gaara o Sasuke, avrete l’enorme opportunità di ritrovarveli come allenatori. C’è molto da imparare dai maestri che hanno affrontato l’ultima guerra e diventare dei “ninja del futuro”, anche perché se non lo farete nelle battaglie testa a testa ne prenderete così tante da trasformarvi in un pnigiri.

Fatto sta che dopo ogni incontro sbloccherete diverse missioni di allenamento VR che sono fondamentali per l’addestramento. Queste ultime sono classificate in base al grado di difficoltà e possono essere affrontate sia in modalità solitaria che in co-op insieme ad altri giocatori, da fiancheggiare e aiutandosi a vicenda nelle situazioni più disparate. In sostanza vi ritroverete dinnanzi a missioni di protezione, in cui dovrete difendere le mura cittadine prima che i cattivoni le buttino giù, oppure di salvataggio proteggendo i ninja feriti da attacchi continui e salvar loro la vita con delle medicine.

Come se non bastasse potreste anche ritrovarvi ad affrontare delle mini boss battle, scontrandovi direttamente con alcuni dei personaggi iconici: ad esempio una delle richieste è quella di sconfiggere Gamakichi (la rana invocata per sbaglio da Naruto durante il combattimento con Gaara).

Naruto to Boruto: Shinobi Striker è un gioco cooperativo basato sulla strategia e sulle alleanze

Vi chiederete, ma se le vicende sono ambientate nella timeline di Boruto come è possibile farsi addestrare e scontrarsi con tutti i personaggi iconici? Per dare un senso al tutto i ragazzi di Soleil hanno ben deciso di creare un addestramento di realtà virtuale, che vi consente di instaurare una certa affinità anche con maestri tratti da altre ere di Naruto.

Ci siamo soffermati sull’aspetto dei maestri poiché la formazione in Naruto to Boruto: Shinobi Striker è fondamentale, non solo per far la felicità dei mentori ma perché vi servirà per apprendere e sbloccare le loro tecniche e poterle poi assegnare al vostro avatar. Scegliete con attenzione chi dovrà formarvi perché ogni maestro è specializzato solo in un tipo di stile tra attacco, distanza, difesa e cura.

E qui entra in gioco il sistema di combattimento differenziato in base alla classe. Per farvela facile, prima di scendere in campo dovrete inevitabilmente optare per lo stile di combattimento più adatto alla situazione. Saranno presenti fasi in cui sarà determinante lavorare sull’attacco al fine di infliggere ingenti danni negli scontri ravvicinati, oppure scegliere un approccio basato sulla difesa per proteggere i compagni sotto attacco e permettergli di frantumare quante più mascelle possibili.

Naruto to Boruto: Shinobi Striker, ed è importante focalizzarsi su questo aspetto, è un gioco cooperativo basato sulla strategia e sulle alleanze. Una squadra che utilizza tutti e quattro i ruoli, e che si fiancheggia e si aiuta nelle situazioni più svariate, otterrà quasi sicuramente una vittoria netta; al contrario, un team costituito da ruoli simili avrà la peggio in mazzate all’ultimo sangue.

Naruto to Boruto: Shinobi Striker
Si tratta di un serpente piccolo piccolo, che problemi potrebbe dare?

In tutte le nostre prove sono state rare le occasioni in cui è filato tutto liscio, soprattutto in quelle partite giocate con shinobi casuali, poiché ognuno era preso nel mazzolare senza sosta l’avversario (maggiormente con il ruolo Attacco), scoprendo a spese di tutta la squadra che quella strategia non può per niente funzionare. Al primo impatto il titolo potrebbe sembrare alquanto caotico, ma in realtà basteranno poche partite per capire che il gameplay è stato studiato in modo ragionato. La migliore scelta di gioco è quella di organizzarsi con amici e creare il proprio team per trarne la migliore esperienza sul campo.

Vi abbiamo parlato dei maestri e delle missioni VR, ora spostiamoci nel vivo della battaglia multiplayer, a cui è possibile accedere direttamente dalla Magione dell’Hokage. Siamo stati catapultati nel Campionato mondiale dei ninja in piena attività, senza nascondervi che, nelle prime battaglie, ce le hanno date di santa ragione. Ma questo è assolutamente normale dato che occorre sbloccare ed equipaggiare tecniche sempre più letali da combinare al proprio stile di combattimento.

Il torneo attivo nel momento della nostra prova è stato un “quattro contro quattro”, in cui l’obiettivo è portare a zero l’indicatore della squadra avversaria picchiandola per bene. Si tratta di partite classificate suddivise in 25 ordini diversi, da D5 a S1: l’ordine migliora nel caso in cui otteniate punti battaglia e inevitabilmente diminuisce se verrete sconfitti. Prima di cimentarvi in questa modalità vi consigliamo di padroneggiare molto bene il vostro alter ego in battaglie veloci, al fine di prendere dimestichezza con il mondo di gioco e creare la vostra strategia. In alternativa, potrete utilizzare uno dei maestri sbloccati tra i venti disponibili con il proprio move-set preimpostato.

Al momento in cui vi scriviamo siamo riusciti a provare solo la Battaglia Base, in cui lo scopo principale è quello di mantenere il controllo di almeno 2 delle 3 aree di barriera. Probabilmente l’intenzione generale è quella di rilasciare le restanti due, Battaglia Bandiera e Battaglia Barriera, nei prossimi giorni per mantenere attiva l’attenzione da parte della community.

Un’esperienza inedita nella storia dei videogiochi dedicati all’astuto ninja

Naruto to Boruto: Shinobi Striker è un picchiaduro atipico in cui si interagisce in perfetta armonia con lo scenario, tra arrampicate sulle pareti e salti chakra, per poi concludere con attacchi ravvicinati e l’uso dei vari attrezzi. La combinazione degli attacchi non si distacca dal sistema di combattimento dei musō: potrete alternare calci e pugni per poi concludere con un’arte ninja, che va ad infliggere danni decisamente più sostanziosi di un colpo semplice.

Qui ci ricolleghiamo alle abilità che vi abbiamo citato poc’anzi, ovvero quelle che avete sbloccato dai maestri. Anche se risultano essere particolarmente letali, l’uso delle stesse può mostrare il fianco del personaggio facendolo ritrovare catapultato nel vuoto. Ricordate quindi di usarle con saggezza, anche in base alla classe, e aspettate il momento giusto poiché richiedono del tempo per ricaricarsi.

E, dulcis in fundo, è presente l’immancabile Tecnica Suprema. Già, quella che si va a caricare dopo aver “mazzolato” bene bene i vostri rivali di armi: una volta al massimo potrete scagliarla e fare molto male a tutti coloro dinnanzi al vostro cammino.

Le missioni e le battaglie online che affronterete non solo vi faranno crescere di livello, alzando l’asticella della reputazione, ma potrebbero anche offrirvi in dono delle preziose pergamene da far valutare all’emporio di Tenten. Queste ultime vanno a sbloccare parti di equipaggiamento (per dei vantaggi in battaglia), titoli personalizzati e armi all’ultimo grido, nel caso abbiate un bel colpo di fortuna.

Naruto to Boruto: Shinobi Striker
Un giorno diventerò l’ottavo Hokage…

Abbiamo fatto tante partite, e a parte qualche momento disorientante all’inizio, ci si abitua abbastanza facilmente al ritmo di gioco, anche se per perfezionare ogni ruolo occorre molta cura e dedizione. Trattandosi di un elemento altamente soggettivo, non è esclusa la possibilità di avvertire a volte un certo senso di disorientamento e frustrazione quando gli attacchi e le contromosse non vanno in porto.

Forse definire Naruto to Boruto: Shinobi Striker un videogioco adatto a tutti ci sembra un po’ eccessivo. Il titolo percorre il sentiero già tracciato abilmente da Dragon Ball Xenoverse e Xenoverse 2, ovvero: crea il tuo avatar, personalizzalo e fallo crescere di livello. E, inutile nasconderlo, funziona, accidenti se funziona, ed è quello che vogliono i giocatori e su cui gli sviluppatori stanno puntando moltissimo negli ultimi tempi.

Le riserve le abbiamo però nel lungo periodo: le tre modalità che mette in campo, unite alle missioni relative alla progressione del personaggio, basteranno a mantenere sempre costante e crescente l’attenzione nel tempo? Per come stanno le cose il gioco esclude una fetta di fan particolarmente affezionata al single player – con annessa modalità storia – che non predilige il “solo” multiplayer online. A parte qualche fugace dubbio, funziona bene e fa tutto quello che su carta aveva promesso, avendo dalla sua anche un netcode piuttosto stabile.

Il titolo esclude una fetta di fan particolarmente affezionata al single player

La scelta di affidare il brand nelle mani di Soleil non ci è dispiaciuta, perché lo stile grafico non è male e lo stesso vale per la riproduzione dei vari iconici luoghi dell’anime di Naruto, ma c’è ancora un po’ da lavorare. Purtroppo le arene non sono poi molte e alcuni elementi sono riprodotti in modo forse un po’ troppo frettoloso. Abbiamo riscontrato dei piccoli cali di framerate quando sono presenti tanti PNG a schermo e alcune compenetrazioni, con nemici che, improvvisamente, venivano scagliati oltre il muro dello scenario. L’esperienza online è stata abbastanza gradevole, poche disconnessioni e un matchmaking discreto, a parte alcuni caricamenti eccessivi tra una partita e l’altra.

Alcuni dubbi ci sono, questo è innegabile, ma parliamo anche di un progetto tutto nuovo e che inserisce per la prima volta in un videogioco di Naruto la creazione di un proprio alter ego. Chissà, magari in futuro gli sviluppatori potrebbero pensare anche ad un modalità single player da affiancare ad un già studiatissimo comparto multiplayer in un auspicabile “Shinobi Striker 2”.

Se siete fan sfegatati di Naruto dovreste dare almeno una possibilità a questo videogioco, che tutto sommato risulta piacevole. Ma se non digerite completamente il multiplayer online in ogni sua forma, allora beh, statene alla larga!

Conclusioni

Naruto to Boruto: Shinobi Striker è una pura esperienza da picchiaduro multigiocatore che incarna l’opera di Masashi Kishimoto in un’esperienza inedita nella storia dei videogiochi dedicati all’astuto ninja. Fin dai primi minuti ritroverete alcune delle caratteristiche che sono già state sperimentate in altre produzioni, come la creazione dell’avatar personalizzato e l’apprendimento di nuovissime abilità dai maestri (qualcuno ha detto Dragon Ball Xenoverse 2?).

Il combat system riproduce fedelmente le caratteristiche dei personaggi iconici e vi sentirete dei veri e propri shinobi sul campo di battaglia. Essendo però di base un prodotto destinato solo alla cooperazione e alla competizione online non possiamo consigliarlo a tutti, soprattutto a coloro che proprio non riescono a mandare giù questa peculiare caratteristica.

All’atto pratico vi troverete dinnanzi a un gioco capace di intrattenervi per diverse ore, anche se con il passare del tempo potreste trovarlo un filino ripetitivo (soprattutto se avete livellato molto). Nutriamo qualche dubbio sul supporto nel lungo periodo, che speriamo possa essere sopperito con aggiornamenti costanti ed eventi mirati. Sul campo di battaglia potrebbero inoltre presentarsi momenti di confusione che possono interrompere il ritmo di gioco, un elemento inevitabile per un progetto del genere.

Naruto to Boruto: Shinobi Striker permette di vivere in prima persona l’esperienza da ninjutsu nei panni dell’alter ego, in cui per diventare dei veri maestri shinobi occorre spalleggiare, supportare i compagni e contrattaccare al momento giusto per rispedire i novellini al loro villaggio di appartenenza. Un esperimento coraggioso e assai rischioso, che esclude alcuni giocatori ma che potrebbe anche convincere chi non ama moltissimo il multiplayer.