Hokuto Okamoto, produttore di Dragon Quest XI: Echi di un’Era Perduta, ha parlato del problema della censura nei videogiochi, che molto spesso colpisce i titoli giapponesi per questioni di rating. Infatti, per non incorrere in fastidiosi PEGI 18 o ESRB M o addirittura A, i publisher attuano dei tagli ai contenuti più “maturi”. Non è il caso di Dragon Quest XI.
Il produttore è stato piuttosto chiaro nel dichiarare che nessun contenuto sarà sottoposto a censura. Ovviamente Dragon Quest non è una serie che ospita particolare violenza o scene di sesso esplicito, ma può fare leva su alcune situazioni ironiche, come nel caso del Puff Puff: una particolare mossa in grado di immobilizzare i nemici per alcuni round e che fa esilaranti comparse anche al di fuori delle battaglie (una delle più memorabili è forse quella dell’ottavo capitolo che potete ammirare a fondo news). Anche le Magic Slot, basate sul popolare gioco del pachinko giapponese saranno portate in occidente, anche se gli europei potrebbero avere qualche difficoltà a comprenderle da subito.
Insomma, Dragon Quest XI: Echi di un’Era Perduta il 4 settembre porterà su PS4 e PC (abbiate pazienza utenti Switch) l’esperienza completa giapponese nei nostri lidi fin da subito, a differenza di quanto fatto da altri videogiochi.
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